Pace, mi chiamo Stefania e vorrei raccontarvi in breve la mia testimonianza.
Sono nata in una famiglia cristiana evangelica e quindi fin da bambina ho ricevuto degli insegnamenti basati sulla parola di Dio. Io non reputavo un privilegio, il fatto di essere nata e cresciuta in una famiglia di credenti; anzi per me era un peso avere dei genitori che servivano il Signore e che basavano le loro scelte sulla volontà di Dio. Nonostante ciò, avendo un carattere abbastanza accondiscendente, ho sempre accettato tutto senza creare scontri in famiglia.Fin da bambina credevo nell’esistenza di Dio, nella sua bontà, nella sua misericordia e sapevo di trovarlo sempre, come un aiuto pronto nelle difficoltà. Godevo anch’io delle benedizioni che il Signore manifestava nella mia famiglia.
Durante la mia adolescenza il mio rapporto con Dio continuava in maniera abbastanza meccanica: credevo in lui, lo pregavo, andavo in chiesa. Nelle difficoltà lo cercavo, nei momenti di benessere lo tralasciavo. Pensavo che per essere salvati bastasse solamente credere che Gesù fosse il Cristo Signore, morto per i miei peccati e risuscitato dai morti il 3° giorno; ma non mi rendevo conto che il mio rapporto con Dio si stava basando semplicemente su uno credo mentale.
Nella pratica io non avevo un rapporto personale con Dio. Non alimentavo la mia comunione con Lui attraverso la preghiera e la lettura quotidiana della Bibbia. Cercavo la salvezza, ma con le mie forze. Chiedevo a Dio di cambiare il mio carattere, ma poi cercavo di migliorare da sola. Confessavo i miei peccati, ma con frasi generiche. Nella realtà non ero salvata e lo si vedeva dal fatto che in me non c’erano cambiamenti: non c’era il frutto della salvezza.
Solo il giorno in cui in ginocchio ho confessato i miei veri peccati, quelli del mio cuore, quelli intimi che solo io conoscevo ho realizzato la presenza di Dio in me. Nella Bibbia infatti c’è scritto:
“Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati.”
(Romani 10:9-10)
Non mi bastava più avere una conoscenza teorica di Dio, volevo sperimentare la Sua presenza in me e il Signore è stato fedele!
Egli si lascia trovare da tutti quelli che lo cercano con tutto il cuore e porta a compimento l’opera che ha iniziato in loro.
Stefania Baio
Tratto da: http://www.adimodena.it/
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