I testimoni di Geova sono pazzi? Loro forse no, ma i loro capi probabilmente si. La storia della Watch Tower, la società religiosa che guida l’organizzazione mondiale dei testimoni di Geova, racconta come i suoi “premier” fossero tutte persone strane, anormali e caratterizzati da personalità ambigue e ideologie folli.
Il primo fu Charles Taze Russell, fondatore e primo presidente della Watch Tower, che nel 1870 si mise a studiare la Bibbia spinto da una crisi mistica, da una problematica emotiva e da una insana passione per le profezie. Un mix micidiale per una mente umana. La sua presunzione di conoscere la verità assoluta lo portò, mediante calcoli cervellotici ricavati dalla Bibbia, a dire che la fine del mondo sarebbe giunta nel 1914. Per dimostrare quanto lui e i suoi seguaci fossero “normali”, credevano che in quell’anno sarebbero stati rapiti da Dio e portati in cielo per regnare con Cristo. Non successe niente e questo spinse alcuni di loro a scappare da quella gabbia di matti.
Russell, però, non era solo un folle visionario con una fede dissennata. No, lui era anche un esperto di pratiche esoteriche. Un personaggio legato alla Massoneria che, oltre a mescolare in un unico pentolone le credenze cristiane con le ideologie massoniche, si vantava addirittura di aver conferito con il Grande Architetto dell’Universo, cioè con Dio in persona, che lo aveva incaricato di divulgare la verità biblica ai popoli della Terra.
Russell morì nel 1916 e il suo posto fu preso dall’avvocato Joseph Rutherford, che i testimoni dell’epoca riferirono essere un personaggio irascibile, megalomane e, soprattutto, dedito all’alcool. Un’abitudine che sarà alla base di molte sue scelleratezze da ubriaco. Un uomo talmente “normale” da diffondere insegnamenti biblici che rasentavano il ricovero clinico. Come quando sostenne che nel 1918 Cristo era entrato nel tempio celeste per una opera di purificazione interna. Lui, umano tra gli umani, si arrogava la pretesa di sapere cosa succedeva in cielo.
Rutherford non fu da meno di Russell in quanto a previsioni apocalittiche fuori da ogni logica umana. Fissò la data della fine dei tempi per il 1925 e, per dimostrare quanto fosse mentalmente stabile, fece costruire una sontuosa villa in California per ospitare i patriarchi del Vecchio Testamento che-secondo lui- sarebbero dovuti ritornare per mettersi a capo dell’umanità. Non tornò nessuno e quella villa, costruita con i soldi dei fedeli, diventò la sua dimora. Una villa principesca che lo coccolava mentre lui sfidava il nazismo standosene a distanza di sicurezza, mentre i fedeli tedeschi subirono indicibili sofferenze, rinchiusi nei campi di prigionia e sottoposti a torture e uccisioni.
Rutherford morì nel 1942 e, come terzo presidente della Watch Tower, subentrò Nathan Knorr, un personaggio dinamico e autoritario che cominciò a giocare con la vita dei fedeli, “sacrificandoli” a ideologie religiose che rasentavano l’aberrazione. Fu lui, nel 1956, a introdurre per la prima volta l’ostracismo verso i fuoriusciti, una pratica di isolamento sociale che la psicologa anti-setta Lorita Tinelli ha definito disumana e devastante sotto il profilo psicologico. Una regola che, nel corso degli anni, ha disintegrato intere famiglie e rovinato la vita a molti fedeli con casi drammatici finiti sulle cronache quotidiane tra suicidi e cure presso i centro onlus.
Inoltre, Knorr introdusse anche il divieto delle emotrasfusioni per i fedeli. Una pratica prima consentita e poi, improvvisamente, proibita. Un veto che, secondo dati sanitari, ha causato oltre trentamila morti tra i fedeli dagli anni Cinquanta a oggi, compresi i bambini figli di testimoni di Geova, sacrificati dai loro genitori a ideologie religiose anacronistiche e mal interpretate. Numeri che hanno spinto qualcuno a parlare di un genocidio avvenuto nelle fila dei testimoni di Geova nell’indifferenza delle istituzioni pubbliche. Ovviamente, nemmeno lui perse il vizietto delle profezie, fissando l’inizio del Regno di Cristo per il 1975 e fallendo miseramente.
Knorr morì nel 1977 e, come quarto presidente della Watch Tower, giunge Frederick Franz, l’eminenza grigia del movimento, il teologo del gruppo. Franz di comportò da vero dittatore. Impresse all’organizzazione un’impronta di stampo orwelliano, con la libertà individuale annullata e un controllo assoluto esercitato sui fedeli tramite gli “anziani” locali. Un regime totalitario in cui il Corpo Direttivo si arrogava la pretesa di regolare ogni aspetto della vita dei fedeli, ordinando loro come dovevano comportarsi anche quando mangiavano o dormivano.
Una testimone di Geova racconta come Franz fosse un personaggio strano, egocentrico, autoritario, completamente disconnesso dalla realtà, tanto da farneticare frasi senza senso, come quando affermava che lui sarebbe morto un venerdì 13. Un ritratto di Franz avvalorato anche da un giornalista delle rivista americana Time che, dopo aver intervistato Franz, disse privatamente a un collega di essere abbastanza sicuro che Franz fosse un folle.
Che la Watch Tower fosse un movimento guidato da gente settaria e fanatica che non avevano alcuni rispetto per i diritti altrui, lo confermò Raimond Franz, un ex membro del Corpo Direttivo che, nel 1983, pubblicò un best-seller di cinquecento pagine, Crisi di Coscienza, in cui denunciava il clima da totalitarismo assoluto che vigeva nell’organizzazione, i metodi autoritari e antidemocratici dei capi, le inquisizioni minuziose sui fedeli, le occulte registrazioni di conversazioni e di telefonate, i processi a porte chiuse senza alcuna difesa da parte degli inquisiti, le scomuniche per qualche sospetto o per qualche critica di troppo, i dissidenti presentati come criminali e indemoniati.
Dopo la dipartita di Frederick Franz, la Watch Tower è rimasta senza un vero un capo carismatico. La gestione dell’organizzazione è passata nelle mani del Corpo Direttivo nelle cui fila non mancano personaggi dalle idee farneticanti. Come Stephen Lett il quale ha detto che i bambini non testimoni di Geova devono essere considerati nemici di Dio. Sembra che il resto del Corpo Direttivo si sia reso conto della boiata detta da Lett e che abbia cercato di porre rimedio. Ma qui c’è poco da rimediare, perché la storia dei testimoni di Geova ha dimostrato come la Watch Tower sia stata fondata e diretta da gente con personalità malate e con idee anche più malate.
Mario Barbato
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