Genesi 23:17 Così il campo di Efron, che era a Macpela di fronte a Mamre, il campo con la grotta che vi si trovava, tutti gli alberi che erano nel campo e in tutti i confini all’intorno, 18 furono assicurati come proprietà d’Abraamo, in presenza dei figli di Chet e di tutti quelli che entravano per la porta della città di Efron. 19 Subito dopo, Abraamo seppellì sua moglie Sara nella grotta del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nel paese di Canaan. 20 Il campo e la grotta che vi si trova furono assicurati ad Abraamo, dai figli di Chet, come sepolcro di sua proprietà.
Nello sviluppo della vita capita di subire anche la perdita di persone care, sia fisicamente che nelle relazioni, ma non devi permettere ai grandi dolori e alle grandi delusioni di fermare il tuo cammino verso la realizzazione delle promesse divine.
Il tuo viaggio non è una passeggiata ma il Signore sta fortificando le tue mani e anche il tuo cuore è saldo contro le frecce nemiche, sentirsi improvvisamente soli è una esperienza sconosciuta ma che non sempre si può evitare ma proprio in questi momenti sperimenti che Dio ti è vicino.
La conquista di Canan inizia con l’acquisto di una tomba e di un campo, c’è un prezzo da pagare, Sara gli aveva partorito un figlio da viva e ora gli sta partorendo Canan con la sua morte; infatti i Cananei non avrebbero mai venduto niente ad Abramo per paura che lui prendesse possesso del paese, ma non pensavano che una tomba …!
Da una tomba iniziò la conquista di Canan e da una tomba iniziò la conquista del Regno.
Abramo acquistò una tomba perché l’uomo è destinato alla terra, Gesù non acquistò nessuna tomba perché egli era destinato al cielo.
Oggi la conquista per il Regno richiede ancora gli stessi elementi, una tomba vuota che attesta che Gesù è risorto e che non sarai mai solo, e un campo come simbolo di coinvolgimento totale nell’espansione del Regno, solo chi troverà questi due fondamenti potrà iniziare la grande conquista, la realizzazione delle promesse ricevute.
Alzati se il tuo cuore è triste e amareggiato, i grandi dolori non devono rubarti gli scopi di Dio, le grandi ferite e le grandi delusioni guariscono solo davanti al Sepolcro, perché è lì che sentirai: Egli non è qui, è vivo!
Risplendi.
Tino Di Domenico
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