Il conflitto in Siria è casuale?

La lunga guerra civile in Siria, iniziata al tempo della c.s. “Primavera Araba” del marzo 2011, dura da ben sette anni, a conferma che le profezie bibliche riferite alla città di Damasco si stanno adempiendo: infatti, la capitale della Siria è diventata un ammasso di edifici e strade (Isaia 17:1-2) resi simili a degli “scheletri”, per via dei bombardamenti condotti dallo stesso esercito siriano alleato del regime di Assad, e degli Stati che appoggiano il presidente dittatore quali Russia e Iran (antica Persia).

Il governo siriano, pur di mantenere il suo potere, non cessa le ostilità né si ferma davanti alle stragi di donne e bambini (vedi recente eccidio di duemila abitanti a Gutha, periferia di Damasco), tant’è che il suo presidente Bashar Assad continua a contrastare il dissenso interno nel suo paese con feroce determinazione, nonostante il suo viso giovanile non sembri tradire la spietatezza del suo cuore che lo ha portato sinora a compiere efferati delitti contro un popolo che, alla fine, appartiene alla sua stessa etnia e cultura. Oltremodo, non è casuale l’alleanza fra Siria e Iran, perché se la Siria da un lato sostiene e finanzia alcuni gruppi terroristici nemici giurati di Israele (es. Hezbollah o partito di Dio), dall’altro Mahmoud Ahmadinejad, ex presidente iraniano, non smette di minacciare e oltraggiare gli ebrei, a garanzia che ambedue i popoli sono ostili al Dio di Mosè.

Naturalmente, Assad gode del sostegno russo e della Cina in ambito Onu senza i quali “favori” sarebbe stato destituito già a suo tempo, ragion per cui lo scenario di guerra attuale in medioriente presto darà vita agli eventi ultimi descritti nelle scritture perché proprio la Siria (Assiria) sarà al centro della cronaca mondiale, al di là del conflitto odierno: Damasco, la medesima città nominata in Isaia, in futuro “non sarà più abitata”! E vedendo la distruzione in città, ciò si sta compiendo davvero. Chi lo poteva immaginare qualche anno addietro? Pertanto, è ora che la Chiesa smetta di guardare verso sé stessa e ponga orecchio, invece, ai solenni avvertimenti di Dio sull’odio antisemita latente che spingerà, un giorno, molte nazioni a scendere in guerra contro Israele partendo proprio dalla Siria e dall’Iran, cioè esattamente dalla terra dove – non a caso – scorre l’Eufrate, ossia il grande fiume dove stanno “legati” i quattro angeli (dèmoni) di Apocalisse 9:14-15 pronti per esercitare il giudizio della sesta tromba. E quali nazioni sono attraversate da questo fiume, oltre che dal suo affluente Tigri? Iran, Turchia, Siria e Iraq, tutti Stati arabi che aspirano ad islamizzare l’intero territorio e che, di certo, non amano il popolo di Dio.

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com

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