IL DOLCE PROFUMO DELLE PRIMAVERE DEGLI ANZIANI

“Non c’è più rispetto per gli anziani!” Quante volte abbiamo sentito persone anziane deplorare il contegno dei giovani, le cui mancanze erano da attribuire al rispetto?

La comparazione delle generazioni era ed è uno dei temi più discussi dagli adulti, tuttavia dobbiamo ammettere che nell’epoca attuale il rispetto verso gli anziani è considerato poco e da poche persone. Il rispetto non è solo un modus vivendi, ma è un attributo di buona educazione ed un dovere sociale. Purtroppo, nella società contemporanea  il ruolo dell’anziano è sempre più marginale e spesso ritenuto fastidioso o anticamente superato.

Nella Bibbia il rispetto per le persone anziane è considerato come parte integrante del proprio timore di Dio,  del proprio adempimento di amore per Dio. In una società in cui gli anziani vengono allontanati dalle famiglie e collocati in case di riposo, un credente compiace  Dio  anche distinguendosi mentre si relaziona amorevolmente con le persone  più anziane:

“Àlzati davanti al capo canuto, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il SIGNORE“  Lev. 19:3.

Nelle Sacre Scritture leggiamo che i capelli bianchi conferivano onore a chi raggiungeva una certa età: a quei tempi erano associati a saggezza, quindi ad una grande esperienza di vita. Proprio il bagaglio di esperienza dell’anziano, ritenuto  fondamentale,  era “una miniera d’oro” per i figli e per i nipoti. L’anziano era colui che aveva la saggezza per istruire gli altri.

Contrariamente al giorno d’oggi, in un mondo che continua ad evolversi a ritmi vertiginosi, l’anziano si sente e viene effettivamente escluso perché  le proprie conoscenze acquisite sono ritenute inutili per le nuove generazioni. Negli ultimi decenni il grande sviluppo tecnologico e l’aumento del grado di istruzione medio ha contribuito a ribaltare la posizione dell’“attempato nonno” rispetto ai nipoti che recepiscono maggiori informazioni specialmente tramite gli strumenti tecnologici.

Anche tra coloro che credono in Dio c’è il pericolo che le nuove generazioni non sentano più il bisogno di chiedere consigli alle persone più anziane, relegando queste ultime ad un ruolo di secondo piano. D’altra parte è sicuramente più facile cercare le informazioni su wikipedia o in un commentario biblico online, piuttosto che chiedere ad un credente più anziano. Tuttavia, occorre ricordare che, a differenza di altre materie, la conoscenza di Dio non si acquisisce  dai libri ma attraverso un cammino di fede improntato sulla messa in pratica degli insegnamenti contenuti nella Sua Parola. In questo senso, un uomo e una donna che hanno camminato con Dio per tanti anni, benché possano avere una cultura limitata, hanno sicuramente molto da trasmettere ai giovani.

 “Capelli bianchi sono una corona d’onore; la si trova sulla via della giustizia” Prov.16:31

100 ANNI NELLA CASA DI BETH-SHALOM

Eccoci qui riuniti (giovanissimi ,  giovani , anziani e saggi ) intorno alla nonna di tutti, anche dei non più sbarazzini. Un giorno importante  per lei  ed incredibilmente  intenso come tutti i giorni della sua vita.  Una vita spesa nel e per il Signore, la matriarca di tre generazioni, la prima pietra miliare di un  percorso sofferto ma fedele e degno di testimonianze.

Rosa, ospite della Casa per Anziani dell’Associazione Beth-Shalom, intrattiene tutti noi e racconta con il suo marcato accento calabrese la sua storia, la sua conversione a Cristo. Dispensa come un fiume in piena versetti ed esortazioni a tutti i presenti, benedice noi ed incalzando raccomanda “Giovani non lasciate il Signore, Lui è tutto, nessuno può farne a meno…”.

In  viaggio da un secolo senza mai arretrare o arrendersi, pioniera nella vita e nella famiglia, Rosa ha sostenuto tante battaglie, di cui l’ultima sconfitta l’ha inflitta al Covid-19. Completamente guarita, stretta nel suo scialletto rosa, è tornata a casa dall’Ospedale vittoriosa e gioiosa.

La nostra  allegra presenza è un piccolo contributo di amore e di ringraziamento, lei non immagina neanche quanto possa essere significativo il suo apporto di grande ricchezza per tutti noi. Donne e uomini  come lei non potranno aiutare con i tablet o gli smartphone, ma hanno storie da raccontare che possono tenerci incollati alle sedie.

Nel parco della Casa per anziani le sorelle collocano le torte appositamente preparate per la protagonista della festa, ma lei sembra non accorgersene benché il suo sguardo attento sia vivo e lucido: mentre sorride i solchi sul viso parlano di esperienza e di saggezza. L’aria circostante intiepidendosi  profuma ed un aroma intenso, ricco e maturo abbraccia tutti noi silenziosi;  solo la voce di Nonna Rosa scandisce il passare dei minuti come una clessidra la cui sabbia cadente fluisce nel tempo ed inconsapevole conferma  che i  nonni sono  le radici dei nipoti, uno scrigno di saggezza di una memoria storica che può divenire maestra di vita.

 “La bellezza dei giovani sta nella loro forza, e l’onore dei vecchi, nella loro canizie” Prov. 20:29

Lella Francese

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