Il dott. Levatino, fa 1.200 aborti, poi perde la figlia investita da un’auto e si rende conto dell’orrore praticato

Una rinascita. È quella accaduta al dott. Anthony Levatino, un abortista convinto e praticante. Ma dopo la morte di sua figlia, investita da un’auto, egli prova orrore per quello che fa. Non pratica più aborti e si dà alla promozione ed alla tutela della vita. In un film appena uscito, recita addirittura la parte di un manager dell’industria della morte, che si converte alla vita.

Da leggere e vedere i video.

Di seguito un articolo di Calvin Freiburger, nella mia traduzione.

Con i casi estremi dell’aborto su richiesta di nuovo sotto i riflettori nazionali (negli USA, ndr), l’ex abortista Dr. Anthony Levatino è apparso su “Fox & Friends” giovedì mattina per offrire una visione in prima persona dell’argomento, con una storia che ha lasciato un profondo impatto sull’intervistatrice Ainsley Earhardt.

Levatino è un medico con certificazione OB/GYN che ha eseguito più di 1.200 aborti nel corso dei suoi 40 anni di carriera (in realtà nei suoi primi 7 anni di professione, vedi oltre, ndr), ma ha lasciato l’industria (dell’aborto,ndr) dopo la morte della figlia ed è salito alla ribalta della cronaca negli ultimi anni come sostenitore pro-vita. Ha offerto la sua esperienza ad una serie di video di Live Action (vedi in basso) che descrivono in dettaglio ciò che le procedure dell’aborto effettivamente comportano, e una testimonianza al Congresso (degli Stati Uniti) contro l’affermazione che l’aborto è medicalmente necessario.

Quando mi sono laureato alla scuola di medicina nel 1976 ero convintamente a favore della scelta (delle donne di fare aborti, ndr)”, ha detto Levatino alla Earhardt nell’intervista. “Mi sono convintamente dedicato a questo, perché questa è una scelta femminile. Ero un’ostetrico, e mi dedicavo a offrire questa pratica medica”. Ma la sua prospettiva cominciò a cambiare nel 1984, dopo che sua figlia Heather fu investita e uccisa da un’auto.

Se non hai perso tu stesso un figlio non ne hai idea, spero che non ti capiti mai. Ma cosa fai dopo un disastro? Tu seppellisci la tua bambina, cerchi di tornare alla tua vita”, ha continuato, spiegando che la sua prima procedura di dilatazione ed evacuazione (aborto, vedi il video, ndr) dopo la tragedia è stato un punto di svolta.

Un aborto fatto nel secondo trimestre è una procedura brutale e disumana. Questo è una trasmissione del mattino, quindi non posso descriverla, ma diciamo solo che lo chiamano aborto per smembramento per un motivo”, ha detto Levatino. “E iniziai quell’aborto e semplicemente fissai quello che avevo appena estratto dall’utero. Quando fai un aborto, che tu ci creda o no, devi tenere l’inventario (dei pezzi del corpo, ndr), devi assicurarti di averli tutti (i pezzi dello smembramento, ndr)”.

E per la prima volta nella mia carriera, dopo tutti quegli anni e tutti quegli aborti, ho guardato, ho guardato davvero quel mucchio di parti del corpo sul lato del tavolo, e non ho visto quel suo meraviglioso diritto (della donna, ndr) di scegliere, non ho visto quel grande medico che ero nell’aiutarla [a risolvere] il suo problema, e non ho nemmeno visto gli 800 dollari in contanti che avevo appena guadagnato in quindici minuti”, ha detto. “Tutto quello che riuscivo a vedere era il figlio o la figlia di qualcuno”.

E mi ha colpito in quel momento, che quella paziente (in senso figurato, non letteralmente) fosse venuta da me e mi avesse detto ‘ecco qui 800 dollari, uccidi mio figlio o mia figlia’. E io ero stato il tipo di persona che l’aveva guardata diritto negli occhi e senza esitazione aveva detto: ‘Certo, lo farò’,” ha confessato Levatino.

Dopo aver ascoltato la storia di Levatino in un silenzio sbalordito, Earhardt ha iniziato a parlare con la sua voce rotta dall’emozione.

Molto toccante. Sono la madre di una bambina e guardo la tua bambina Heather e penso a Hayden, e non riesco a immaginarmelo“, ha detto in lacrime.  “Alcuni di questi medici vogliono fare aborti in stato di gravidanza avanzata, e non riesco nemmeno a immaginare come sarebbe una tale cosa”.

L’intervista arriva in mezzo a un furore nazionale con i Democratici (il partito di Hillary Clinton e Obama, ndr) che spingono per leggi statali multiple che legalizzerebbero gli aborti in gran parte essenzialmente liberi fino alla nascita, e che si oppongono a leggi nazionali che richiederebbe cure mediche di base per i neonati che sopravvivono all’aborto.

Levatino farà l’apparizione nel prossimo film Unplanned, che racconta la storia della conversione a pro-vita dell’ex manager di Planned Parenthood (la multinazionale americana dell’aborto, ndr) Abby Johnson (del quale abbiamo parlato qui). Egli interpreta l’abortista che mette in pratica la “procedura che cambia la vita di Abby”, secondo i registi Chuck Konzelman e Cary Solomon.

Sabino Paciolla | sabinopaciolla.com

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