Il fanatismo religioso dei testimoni di Geova

Dicono che l’uomo sia un animale ragionevole, ma nei testimoni di Geova questa ragione viene messa da parte per lasciare spazio a un fanatismo cieco e irrazionale. Sono persone degne di rispetto, ma resta un mistero come facciano a credere a tutte le narrazioni fantasiose propinate da un manipolo di uomini americani. Sarà il desiderio e la speranza di trovare una terra promessa, ma su questi sentimenti la Watch Tower ci specula in maniera biasimevole.

I testimoni di Geova si vantano di essere l’unico canale di Dio sulla Terra. Ma non hanno mai fornito una prova di questa presunta investitura. Gesù Cristo almeno compiva miracoli per dimostrare che era il Messia. I testimoni di Geova invece vendono solo libri e riviste spacciandole per verità assoluta. Dicono di basarsi sugli insegnamenti della Bibbia. In realtà si basano sugli insegnamenti della Watch Tower che modifica le dottrine a seconda della convenienza del momento.

Il loro fanatismo è palese quando predicono la fine del mondo. Russell fissò la data per il 1914. Ebbe solo il tempo di vedere il fallimento della sua previsione prima di morire due anni dopo mentre viaggiava su un treno. Il suo successore, Rutherford, era convinto che la fine sarebbe giunta nel 1925. Fece anche costruire a San Diego di California la villa di Beth-Sarim per accogliere il ritorno dei patriarchi del Vecchio Testamento. Non ritornò nessuno e la villa diventò la sua dimora. Knorr, terzo presidente della Watch Tower, per poco non disintegrava l’organizzazione con la sua previsione per il 1975. Mentre l’ultimo presidente, Franz, si limitò a dire che probabilmente non saremmo giunti all’anno 2000. Siamo giunti lì e anche oltre.

I fallimenti escatologici non li hanno scoraggiati, perché tutto il loro impianto dottrinale si basa sulla fine dei tempi. Solo che hanno smesso di fissare nuove date e si limitano a parlare del disastro mondiale in modo generico, rivestendo i messaggi biblici di nuovi significati, riaprendo la selezione degli eletti che andranno in cielo, inventandosi fantasiose sovrapposizioni generazionali che serve per procrastinare l’Apocalisse in un futuro sempre più lontano. E in attesa di giardini paradisiaci dove leoni e agnelli scorrazzeranno amichevolmente tra loro, i fedeli continuano a contribuire per alimentare le finanze di un movimento più simile a una multinazionale commerciale che a una organizzazione religiosa.

I testimoni di Geova hanno assunto le stimmate da tribunale inquisitorio. Giudicano, condannano, sentenziano, pontificano. Apostrofano i governi politici con prediche che sono ai limiti della sedizione e poi si lamentano se la Russia si rompe le scatole e li mette al bando. Bollano le altre religioni del mondo con titoli calunniatori e diffamatori. Denigrano i media che fanno luce sul loro operato. Si sentono autorizzati a parlar male di tutti, ma nessuno può parlar male di loro, perché partono subito denunce e querele. I testimoni di Geova non ci stanno a essere criticati e i dissidenti devono essere eliminati per via giudiziaria.

I testimoni di Geova non ammettono mai i propri errori. Devono salvaguardare una verginità che è andata ormai perduta. Hanno derubricato la pedofilia a semplice peccato di imperfezione umana. Negano sempre tutto. Gli anziani hanno insabbiato i casi di pedofilia? È una fake news. I tribunali hanno condannato la Watch Tower a risarcire le vittime degli abusi sessuali? È una fake news. Le ricerche affermano che hanno un’origine massonica? È una fake news. Per loro gli unici articoli che dicono il vero sono quelli che parlano bene di loro. Il resto sono tutte menzogne orchestrate dai mezzi di informazione.

Quando poi si sentono con le spalle al muro, allora si arrampicano sugli specchi. Un quotidiano scopre che la Watch Tower si è associata alle “sataniche” Nazioni Unite? Non potendo negare l’evidenza, liquidano tutto come un errore fatto in buona fede da un loro funzionario. Perché i testimoni di Geova quando sbagliano non lo fanno mai intenzionalmente, lo fanno sempre in buona fede. Per autoassolversi dai loro errori usano il parametro del confronto con altre religioni. Abbiamo 5 pedofili? La Chiesa Cattolica ne ha 20. Trattiamo la donne come esseri inferiori? L’Islam fa peggio. Siamo accusati di plagiare le menti dei fedeli? L’Opus Dei fa la stessa cosa. Puntano il dito contro altre religioni e tutto è a posto.

Il loro fanatismo raggiunge vette da codice penale quando negato le trasfusioni di sangue ai fedeli. Non sono poche le vittime di questa deriva. Si parla di 30.000 morti dagli anni ’50 a oggi. I pochi casi di sangue infetto, che hanno provocato danni alla salute di chi è stato trasfuso, sono il loro cavallo di battaglia contro le trasfusioni di sangue, dimenticando che milioni di persone sono state salvate dalle provvidenziali emotrasfusioni. Pensate cosa sarebbe successo se questi pazienti avessero seguito i testimoni di Geova!

La legge da tempo sta indagando sulla pratica dell’ostracismo dei testimoni di Geova. È stata perfino presentata una interrogazione parlamentare. Ci si chiede come sia possibile tollerare un movimento che va contro i principi democratici e costituzionali rovinando le famiglie a causa di questa pratica inumana. Sempre più associazioni che si occupano delle vittime delle sette stanno lanciando l’allarme sulle problematiche mentali riscontrabili tra i testimoni di Geova. Le politiche del corpo direttivo stanno generando parecchi problemi di natura psicologica e sociale. Ma i testimoni di Geova non hanno alcuna intenzione di riformare le loro politiche, perché finché queste servono per tenere buoni i fedeli e rimpinzare le casse della Watch Tower tutto va bene. Con la loro propaganda su un fantomatico conflitto universale chiamato Armagheddon stanno seminano un terrorismo psicologico molto pericoloso.

La mentalità dei testimoni di Geova sembra essere lobotomizzata. Basta discutere con un testimone di Geova infatti per notare che fa continui riferimenti ai versetti biblici. Segno che il loro pensiero è stato cancellato per essere riformattato dal pensiero unico della Watch Tower, che dice loro cosa devono dire e come lo devono dire. La loro personalità è annullata. La loro volontà è sminuita. Il loro senso critico è atrofizzato. I loro pensieri sono codificati entro schemi prestabiliti, come se recitassero un copione. Un copione scritto dal corpo direttivo e imposto come modello di pensiero, pena richiami e puniscono verso chi mostra di avere un pensiero libero e non conforme a un movimento tra i più fanatici del mondo.

Mario Barbato

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