Il Grande fratello ci guarda! OptimEyes: al via la pubblicità che ti riconosce!

382e450511033fca8534a8e0e526766bLa pubblicità apre le porte o OptimEyes, che con un sistema di riconoscimento facciale per individuare la tipologia di consumatore nella sua vita outdoor. Pochi giorni fa è stato annunciato il lancio di OptimEyes, un nuovo sistema progettato dalla Amscreen dell’imprenditore britannico Lord Sugar che, grazie a tecnologie innovative basate sul riconoscimento facciale create in partnership con Quividi, permetterà di riconoscere i consumatori per età e sesso.Ma non si parla solo di informazioni che, riflettendo sull’importanza del conoscere i consumer insight, le abitudini di vita dei consumatori, risulterebbero datate e non sufficienti a fornire nuove ed interessanti notizie sull’audience.

Lord Sugar, dopo aver condotto il programma “The Apprentice”, conosciuto in Italia come il reality di Briatore, ha deciso di sviluppare questo nuovo sistema che fornirà dati importanti alle aziende sui propri consumatori. Il sistema verrà probabilmente inserito in schermi sui quali girano le pubblicità, in luoghi come aeroporti, stazioni, ospedali e banche, con camere interne che permetteranno di individuare: Numero di spettatori possibili, Numero di spettatori reali, Età e sesso del visitatore, Luogo e Ora.

Ecco la spiegazione del sistema fornita da Amscreen: “Quali sono i risultati di questa analisi? Indubbiamente il vantaggio principale risiede nella possibilità di personalizzare lo spot da mandare in onda a seconda della tipologia di utente che si trova nei pressi dello schermo, offrendo al consumatore una pubblicità personalizzata e mirata, almeno per i criteri sopra elencati; calcolare e quantificare il flusso e la tipologia di utenti presenti ad un determinato momento in un determinato luogo, uno screening dell’audience in tempo reale e puntuale; effettuare un’analisi post della campagna ma altrettanto pre, testando quale tipologia di creatività riscuote maggior successo per il consumatore, attraverso, ad esempio, l’analisi dei tempi di permanenza di quest ultimo davanti allo schermo in quel momento preciso e via discorrendo.

 OptimEyes risulta un sistema efficace, sotto certi punti di vista, che sfrutta le nuove tecnologie e l’analisi del consumatore nei suoi comportamenti outdoor, quando si muove in giro per la città, quando è immerso nella propria vita e quando, casualmente, potrebbe essere attratto proprio da quella pubblicità. In effetti, da un punto di vista logico, sarebbe ingenuo non creare dei sistemi di analisi che riescano a valutare il comportamento del consumatore anche in luoghi pubblici e di movimento.

 E’ altrettanto vero che, a primo impatto, questo nuovo modo di entrare nella vita delle persone possa risultare inquietante, quasi come il grande occhio di cui l’Orwell di “1984″ ha parlato ormai un bel po’ di anni fa. Ma il nostro essere seguiti e scrutati è ormai cosa risaputa. Già Google, che mentre navighiamo qui e li sul web, ci ripropone annunci pubblicitari in base alle nostre ricerche, ha fatto scuola su come il grande occhio ci guardi già da tempo. La domanda è sempre la stessa: come potrà il consumatore tutelare la propria privacy in questo mare magnum di pubblicità?

(fonte insidemarketing)

A nostro avviso tutti questi sistemi messi in piedi per riconoscere e per individuare la tipologia di consumatore si basavano su una conoscenza di natura egoista, infame, malvagia e sicuramente con finalità di lucro.

Per i veri figli di Dio, invece, la facoltà del conoscere non ha soltanto a che fare con la nostra testa o ragione, ma anche con il nostro cuore; ed è proprio questa la “conoscenza” che intende la Bibbia. Ci sorprenderà leggere il seguente verso nel libro della Genesi al capitolo 4: «Or Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino». E al verso 25: «E Adamo conobbe ancora sua moglie, ed essa partorì un figliuolo, a cui pose nome Seth».

 
Si capisce, dunque, che la Bibbia si serve del verbo “conoscere” quando parla dell’unione sessuale tra l’uomo e la donna.
“Conoscere”, qui, significa, di conseguenza, pure “amare”!
E ciò non vale soltanto per la Bibbia, ma anche per la nostra vita in generale.
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