Il mondo è in mezzo a noi o siamo noi nel mondo, ma non appartenente ad esso?

Una volta facevo parte di un coro Gospel, “I 5 ragazzi ciechi dell’Alba-kirky”, (prima eravamo in 6, ma uno è stato miracolosamente guarito!).

Anche se di nome, (sotto la categoria “Gospel”), di Vangelo, ne aveva ben poco, dato che tutti gli sforzi ed il tempo dedicato era per abbagliare e “conoscere” il gentil sesso…

Conoscendo però il Signore, mi son accorto che anche se rappresentavamo, (qualcuno di sicuro contesterebbe), le voci angeliche in un messaggio divino all’umanità, le nostre motivazioni, obbiettivi e frutti erano ben diverse dal messaggio Gospel che annunciavamo così spettacolarmente.

Ecco perché il sesto non poté più far parte di tale coro, (io), e recuperando la vista datogli dal vero Gospel, (Vangelo vero), ha lasciato quel gruppo molto simpatico ed attraente, (anche se faceva della beneficenza e spronava gli ambienti più depressi a rialzarsi nel nome di Gesù).

Per un tempo ero illuso che nel rimanere avrei fatto la differenza testimoniando ed essendo d’esempio, ma alla fine i 5 ragazzi ciechi avevano sempre la meglio di quell’uno che ha cominciato a vedere, ed anche vedendo, quando ero insieme agli altri, tutti mi prendevano per non vedente…

Questa settimana ho scoperto una parola nuova: “Massonvangelico”! Oltre alla parola nuova, ho scoperto una realtà di persone che si dichiarano apertamente appartenenti a delle società ed organizzazioni segrete, ma si considerano ugualmente Cristiani ed Evangelici!
La massoneria e l’influenza di altre società segrete all’interno di un cristianesimo di forma, (come il Cattolicesimo), la conoscevo già, (basta vedere l’azione e l’effetto dei Gesuiti nella storia della Chiesa Cattolica Romana), ma scoprire quest’infiltrazione tra gli “Evangelici”, devo ammettere, mi ha lasciato un po di stucco.

Le parole di Paolo alla chiesa di Efeso fanno chiarezza: “Il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti… (Efesini 6:12), così ci ricorda subito che il nostro combattimento non è contro le persone stesse che si dichiarano massoni, adulteri, ladri, avari, bugiardi, omosessuali, ecc. in mezzo alle nostre comunità, ma dobbiamo affrontare gli spiriti dietro queste persone che pur dichiarandosi credenti, altresì non rinunciano ad essere attivi in questi peccati, dando prova che in realtà non sono nati da Dio, ed hanno un disperato bisogno della potenza vivente, efficace e liberatrice del Vangelo per davvero nelle loro vite.

Infatti, le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze, affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo… (2 Cor 10:4,5).

Quando la luce penetra nel buio, le ombre di chi agisce nelle tenebre pian piano diventano più nitide, fino ad illuminare ciò che proietta quell’ombra, accovacciato con occhi socchiusi negli angolini, quasi pronti ad esplodere in fiamme da tale brillantezza e purezza. Infatti, (ci ricorda Gesù, Gv 3:20), chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate, così capiamo che la luce nella quale credono di operare, non è la luce dell’Evangelo, ma è un altra luce, la luce demoniaca di Satana che ha abbagliato l’umanità da secoli, (2 Cor 4:3,4/Ef 2:2), e non per niente si chiama Lucifero, (angelo di luce).

Quando l’Apostolo Paolo, scrivendo alla Chiesa di Corinto abbina la Parola dichiarata di Dio stesso attraverso Mosè, Isaia ed Ezechiele, (tre testimoni), in Es 29:45, Ez 37:26, Is 52:11 e Is 43:5,6, per ricordare loro, (e di conseguenza anche noi): “Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c’è tra la giustizia e l’iniquità? E quale comunione c’è tra la luce e le tenebre? E quale armonia c’è fra Cristo e Belial? O che parte ha il fedele con l’infedele?” (2 Cor 6:14,15), un discepolo di Gesù, è chiamato ad obbedire questo?

La risposta per il credente è ovviamente si, ma la domanda più difficile è: Se il mondo è entrato nella mia organizzazione evangelica, (su quella Cattolica la domanda neanche si applica essendo un organizzazione corrotta fino al midollo), ma riguardo a delle denominazioni evangeliche che non sono corrotte fino al loro succo, (vediamo l’esempio delle lettere di Gesù alle chiese in Apocalisse, dove un richiamo al ravvedimento ed un avviso al seguire di nuovo il Signore è ancora valido per un tempo), cosa deve fare il singolo credente; rimanere in esse, o uscirne fuori?

Mi piace la risposte del Signore attraverso il Profeta Isaia. Paolo cita proprio lui per il suo ragionamento, ma ne cita solo una parte. In Isaia 52 dove cita il vrs 11: “Perciò «uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò,” il versetto seguente è : “Poiché voi non partirete in fretta e non ve ne andrete fuggendo, perché l’Eterno camminerà davanti a voi, il DIO d’Israele sarà la vostra retroguardia!”

Il discorso del Signore attraverso Isaia, è rivolto al ricordo della liberazione dell’Eterno del popolo d’Israele dall’Egitto, e così si riferisce al peccato, essendo il riferimento ed una immagine dimostrative riflessa dell’opera compiuta di Gesù sulla croce nel nuovo testamento. “Risvegliati, risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion; indossa le tue splendide vesti, o Gerusalemme, città santa!” (Is 52:1) Questa è l’introduzione meravigliosa dell’Eterno nella sua Parola a riguardo…

“Poiché non entreranno più in te l’incirconciso e l’impuro. Scuotiti di dosso la polvere, levati e mettiti a sedere, o Gerusalemme; sciogliti le catene dal collo, o figlia di Sion che sei in cattività! Poiché così dice l’Eterno: «Voi siete stati venduti per nulla e sarete riscattati senza denaro». Poiché così dice il Signore, l’Eterno: «Il mio popolo discese anticamente in Egitto per dimorarvi; poi l’Assiro l’oppresse senza motivo. E ora che cosa faccio io qui?», dice l’Eterno, «mentre il mio popolo è stato portato via per nulla? Quelli che lo dominano lo fanno gemere», dice l’Eterno, «e il mio nome è continuamente bestemmiato tutto il giorno. Perciò il mio popolo conoscerà il mio nome, perciò comprenderà in quel giorno che sono io che ho parlato: “Eccomi!”». (Isaia 52:2-6).

Il credente non è mai stato chiamato a gestire una fuga propria dall’Egitto e dal peccato! Il credente viene liberato dall’Egitto e dal peccato dalla Parola dichiarata dell’Eterno nei suoi confronti!

Ecco perché: “Quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero di buone novelle, che annunzia la pace, che reca belle notizie di cose buone, che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Il tuo DIO regna!». Ascolta! Le tue sentinelle alzano la voce e mandano insieme grida di gioia, perché vedono con i loro occhi l’Eterno che ritorna a Sion. Prorompete insieme in grida di gioia, o rovine di Gerusalemme, perché l’Eterno consola il suo popolo e redime Gerusalemme. L’Eterno ha messo a nudo il suo santo braccio agli occhi di tutte le nazioni; tutte le estremità della terra vedranno la salvezza del nostro DIO. Partite, partite, uscite di là, non toccate nulla d’impuro! Uscite di mezzo a lei, purificatevi, voi che portate i vasi dell’Eterno! Poiché voi non partirete in fretta e non ve ne andrete fuggendo, perché l’Eterno camminerà davanti a voi, il DIO d’Israele sarà la vostra retroguardia.” (Isaia 52:7-12). Questo è il contesto completo. E’ il Signore che ci separerà dall’Egitto, dal peccato e dall’empio, attraverso la luce della Sua Parola! VOI NON PARTIRETE IN FRETTA E NON VE NE ANDRETE FUGGENDO, perché l’Eterno camminerà davanti a voi, il DIO d’Israele sarà la vostra retroguardia!

Il discepolo non fugge, il discepolo segue. Fuggire da qualcosa, è ben diverso da seguire un altra. Non si diventa santi fuggendo, chiudendo gli occhi, ignorando il mondo attorno a noi, ma lo si diventa sempre di più, seguendo tranquillamente il nostro Capitano, con occhi ben aperti, e dichiarando a voce alta la Sua Verità!

E’ per questo che Paolo conclude il discorso della separazione dal peccato di 2 Cor 6:14-18, con l’inizio del capitolo successivo: “Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio.” (2 Cor 7:1).

Non saremo noi a fuggire dalle denominazioni corrotte, ma saranno le tenebre al loro interno che fuggirà davanti alla luce della Parola del Signore! E’ proprio in Isaia 59, che il profeta si ricollega al resto del passo in Efesini 6: “La rettitudine si è allontanata e la giustizia è rimasta lontana, perché la verità è venuta meno sulla piazza e l’equità non può entrarvi. Così la verità è scomparsa, e chi si ritrae dal male si rende una facile preda. L’Eterno ha visto questo e gli è dispiaciuto che non vi sia più rettitudine. (Is 59:14,15), ma…

Egli ha visto che non c’era più nessuno e si è stupito che nessuno intercedesse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto e la sua giustizia lo ha sostenuto, si è rivestito di giustizia come di una corazza e si è posto in capo l’elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta e si è ricoperto di gelosia come di un manto. (vrs 16,17)… così; quando l’avversario verrà come una fiumana, lo Spirito del SIGNORE lo metterà in fuga. (vrs 19).

Chi è ingiusto continui ad essere ingiusto, chi è immondo continui ad essere immondo, chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo continui ad essere santo. Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere che egli ha fatto. Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine, il primo e l’ultimo». Beati coloro che adempiono i suoi comandamenti per avere diritto all’albero della vita, e per entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i maghi, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna. «Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per testimoniarvi queste cose nelle chiese. Io sono la Radice e la progenie di Davide, la lucente stella del mattino». (Apocalisse 22:11-16).

Sander Steall | Notiziecristiane.com

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