Il peso del peccato

Man carrying boulder up steps
Man carrying boulder up steps

I cristiani sono strane creature. Viaggiano nel mondo per predicare l’amore di Gesù e il Suo perdono per ogni tipo e numero di peccati; dicono al pagano, al drogato, all’alcolizzato, alla prostituta: “Vieni a Gesù e sarai perdonato. Egli ha perdonato i tuoi peccati sulla croce, perciò vieni e ricevi il perdono e la guarigione di ogni tuo dolore. Avrai la pace e sarai libero da colpe”. Come risultato, peccatori che erano colpevoli di azioni sporche e malvagie vengono ferite a Cristo e vengono istantaneamente perdonati e liberati dai loro rimorsi. La cosa più difficile al mondo per il cristiano è ricevere per sé stesso lo stesso tipo d’amore e perdono che egli predica ai peccatori. Noi credenti troviamo molto difficoltoso accordare a noi stessi la medesima liberazione dai rimorsi che offriamo, mediante Cristo, a le donne di strada o agli ubriaconi. I credenti peccano contro il Signore, poi continuano a trascinarsi dietro un carico lancinante di colpa. Vogliono pagare per la loro caduta; vogliono far penitenza o provare dolore prima di venire perdonati. “Ma Signore”, sostiene il credente, “Io ho peccato con gli occhi ben aperti, lo sapevo bene. Sapevo prima di farlo che stavo infrangendo un comandamento. Come posso essere perdonato per aver contristato il mio Salvatore con tanta sfrontatezza? Ho allontanato la convinzione dello Spirito Santo e sono cocciutamente andato avanti commettendo peccato”.

Il senso di colpa è pericoloso in quanto distrugge la fede. Il nemico delle anime nostre non è per niente interessato a trasformare i credenti in adulteri, prostitute o dediti a vizi; a lui interessa solo una cosa e cioè mutare i credenti in non-credenti. Egli usa le concupiscenze del corpo per legare la mente. Satana non voleva che Giobbe diventasse adultero o dipendente dai sedativi o alcolizzato, voleva solo una cosa: che maledicesse Dio! Voleva distruggere la fede di Giobbe in Dio. Oggi è lo stesso. IL vero combattimento non è in realtà contro sesso, droga, alcol o concupiscenza, è con la nostra fede. Crediamo che Dio è un liberatore? E’ presente per soccorrerci al momento della tentazione? Sono vere le Sue promesse? Esiste la liberazione dal peccato? Dio risponde veramente alle preghiere oggi? Ci trarrà fuori dalla battaglia vittoriosi? Il piano sarà seguito dalla gioia?

Satana ti vuole così schiacciato dai rimorsi al punto di lasciare perdere la tua fede; vuole che dubiti della fedeltà di Dio. Ti vuol far pensare che nessuno si preoccupa di te, che vivrai in miseria e sconforto, che sarai sempre schiavo della tua concupiscenza, che la santità di Dio è irrealizzabile, che sei lasciato solo ad affrontare il tuo problema e che Dio non si interessa più dei tuoi bisogni e tuoi sentimenti. Se riesce a condurti al punto di disperare, allora ti sommerge nell’incredulità; la sua missione ha avuto successo. I tre semplici passi verso l’ateismo sono: la colpa, il dubbio e l’incredulità. Il senso di colpa, come un cancro devastante, può rodere progressivamente la vitalità spirituale del cristiano. Fa sì che una persona perda il controllo della vita, porta al desiderio di allontanarsi o ritirarsi dall’attività spirituale e alla fine conduce al dolore fisico e alla malattia. Come il cancro, la colpa si nutre di sé stessa fino a che tutta la vita spirituale si esaurisce. Debolezza e sensazioni di vergogna e fallimento sono i risultati finali. In tutta la nazione incontro cristiani che vagano continuamente aggravati da un insopportabile senso di colpa. Si sono autoconvinti di essere traditori del Signore, vivono in un’agonia spirituale ogni ora di veglia a causa di qualche peccato o debolezza nascosti. Non riescono a far proprio il perdono divino e vivono nel terrore del giudizio di Dio su di loro o sulle loro famiglie. Purtroppo molto pii credenti si nascondono dietro maschere di puritanesimi e vanno attorno come il fariseo del tempo di Gesù che si vantava; “O Dio, ti ringrazio che non sono come quei peccatori”. A sentirli parlare, i loro matrimoni sono senza macchia e la loro moralità è quella dei santi. Non credetelo! Abbiamo tutti peccato e veniamo meno alla santità di Dio; non c’è alcun giusto per propria capacità. Mostratemi l’anima più santa della terra e vi mostrerò che combatte con le tentazioni come qualsiasi altro credente vivo. Se un credente desiderasse curarsi dal fatto di essere troppo inflessibile nei confronti degli altri, tutto ciò che dovrebbe fare è guardare in sé stesso e di essere onesto riguardo le proprie battaglie interiori. Questo ci preserverebbe dal preoccuparci della condizione spirituale altrui.

C’è libertà dalla colpa? Può il credente affrontare infatuazioni, schiavitù e debolezze in un mondo onesto e cristiano e trovare vera liberazione dalla podestà del peccato? Continuerà Dio a perdonarci mentre la battaglia va avanti? Se quel peccato dominante continua a prevalere sul credente, continuerà Dio a perdonare fino a che non si giunga alla vittoria? La Parola di Dio dice: “…il peccato non avrà più potere su di voi” (Romani 6:14), eppure sembra che ciò non venga nella vita di tutti i giorni.

“Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così dunque, io con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato” (Romani 7:24-25).

Il problema è: dove trovare la forza per resistere alle concupiscenze del mio cuore? Si tratta solo di forza di volontà? Devo stringere i denti e dire: “Mi allontanerò semplicemente da esse, per non lasciarmi mai più trattenere in loro potere?” Dio si aspetta che io resista con ciò di cui dispongo? Possono vincere sul peccato che mi domina nel momento cruciale? Altri dicono con facilità: “Smettila! Piantalo! Allontanati da esso! Lo sai molto bene e allora che c’è di così difficile?” Sì, certo, quegli stessi individui che trovano così facile allontanarsi da tutte le concupiscenze della carne e da tutti i desideri mondani trovano quasi impossibile uscirne fuori dalla loro solitudine, dalle afflizioni, dai timori o dai combattimenti con la salute. Ogni credente su questa terra combatte battaglie interiori, nessuno ne è immune! Il modo per sbarazzarsi del senso di colpa è quello di sbarazzarsi del peccato. Sembra semplice, ma non lo è. Non puoi semplicemente lasciar cadere dalla tua mente quella “terza persona” che è entrata nella tua vita (vecchio uomo). Molti ci hanno provato, ma senza esito positivo. Non ci si può semplicemente allontanare da cose che legano. La Scrittura ti perseguita affermando: “Spogliati del vecchio uomo… Metti da parte il peccato che ti assedia… Fuggi da ogni apparenza di male… Cammina nello Spirito e non adempirai i desideri della carne”. E questo è esattamente ciò che vorresti: liberazione dal peccato.

Non devi deporre la tua colpa, il tuo peccato o la tua battaglia interiore come se si trattasse di sfilarti una giacca. Lascia perdere tutto solo mediante un’operazione soprannaturale dello Spirito Santo di Dio. Lo Spirito Santo risponde al cuore contrito che si sforza con fede di afferrare le promesse di Dio. Egli allora impartisce la Sua divina a quel vaso vuoto e una miracolosa serie di eventi comincia a manifestarsi. Improvvisamente scende sul santo di Dio un rinnovato desiderio di confessare, di arrendersi alla volontà di Dio, di diventare più simile a Gesù, di vedere le cose alla luce dell’eternità, di sperimentare una spinta ad arrendersi. Lo Spirito Santo modella il vaso arreso sul modo di pensare di Dio. Noi seguiamo cose che riteniamo essere buone, concupiamo ciò che non è nostro; ma Dio vede ben più lontano di noi e sa che cosa è meglio. Le nostre vie e i nostri pensieri non sono le Sue vie e i Suoi pensieri: Dio darà al Suo figlio arreso qualcosa di ben migliore se questi mette da parte il suo piano. Che cosa c’è fra te e Dio? C’è un peccato segreto? Concupiscenza? Dubbio? Paura? Ansietà? Qual’è la causa del tuo senso di colpa? Sii pronto a deporla con arrendimento ai piedi della croce. Celebra quivi un bel funerale: attraversa pure il processo di sofferenza e morte; poi rialzati in obbedienza e cammina nello Spirito. Dio non ti lascerà perdere, rimpiazzerà quello spazio (ora) vuoto con qualcosa di ben più eccellente, qualcosa che piaccia al Suo cuore, qualcosa che ti dia più gioia di ciò che hai lasciato. Abbandona il tuo senso di colpa, amico. Non è necessario che tu lo porti addosso un minuto di più; spalanca le porte del tuo cuore e permetti all’amore di Dio di entrare. Egli ti perdona più e più volte e ti darà la forza per vedere il tuo combattimento maturato in vittoria. Se lo chiedi, se ti ravvedi, tu sei per perdonato! Accettalo in questo momento.

David Wilkerson

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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