IL VANGELO DELLA GRAZIA: L’UNICO, IL VERO, QUELLO CHE OGGI FA TREMARE I PULPITI

Sapete perché molti ancora oggi si scandalizzano quando sentono predicare la Grazia?
Perché la Grazia non dà spazio all’orgoglio religioso, né alla performance spirituale.
La Grazia ti toglie dal centro e ci rimette Gesù.
E questo, per chi ha costruito il proprio ministero, la propria identità, la propria “giustizia” sulle opere, è un affronto.

La religione ama predicare un Dio che ama… ma solo fino a un certo punto.
Un Dio che perdona… ma solo se ti penti “bene”.
Un Dio che salva… ma solo se dimostri di meritarlo.

Ma Paolo lo dice chiaramente ai Galati (3:10):
“Tutti coloro che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione”.
Perché?
Perché “è scritto: maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica”.

Quindi attenzione:
Non è che solo alcune opere portano maledizione.
È che se scegli di vivere “per mezzo della legge”, devi rispettarla tutta, sempre, senza sbagliare mai.
E se fallisci… sei fuori.
Ecco la maledizione: una vita dove non sei mai abbastanza, dove Dio sembra vicino solo quando tu sei “a posto”.

La legge non benedice, condanna.
Non consola, accusa.
Non ti dà pace, ti schiaccia con il peso del “non hai fatto abbastanza”.
Eppure c’è ancora chi predica la Legge… con il nome di Gesù attaccato sopra.
Un Gesù travestito da controllore.
Un Gesù che dà solo se tu hai dato.
Un Gesù che benedice solo se sei allineato.

Ma questo non è il Vangelo.
È una contraffazione, un ibrido tossico.
È un messaggio che confonde i semplici e gonfia i “sapienti”.
È un vangelo manipolato che ti dice: “Sì, sei salvato per grazia… ma ora devi…”
E lì parte la lista: obbedire, dare, fare, dimostrare, confermare, mantenere, guadagnarti tutto ciò che, in Cristo, è già tuo per dono.

Come riconosci il vero Vangelo da quello manipolato?

1. Il Vangelo autentico ti parla di GESÙ, non di te.
Ti dice cosa LUI ha fatto, non cosa TU devi fare per essere amato.
Il Vangelo falso gira tutto intorno a te: la tua performance, la tua fedeltà, la tua “consacrazione”.

2. Il Vangelo autentico parte dalla CROCE, non dalla tua coerenza.
Cristo è morto per te quando ancora eri nemico, non quando eri bravo.
Il messaggio manipolato ti fa sentire in debito… e ti dice che devi “compensare” la Grazia con l’impegno.

3. Il Vangelo autentico ti fa sentire LIBERO, non in ansia.
Se dopo una predica ti senti schiacciato, in colpa, come se non fossi mai all’altezza…
quello non è Vangelo. È veleno religioso, anche se è stato servito col microfono acceso e i versetti a memoria.

4. Il Vangelo autentico ti attira al Padre, non ti spinge in un sistema.
Il falso vangelo ti lega a un pulpito, a una dottrina, a un gruppo.
Il Vangelo di Gesù ti lega solo a Lui, ti rende figlio, non membro di una corrente.

Ecco perché dico: state attenti a cosa vi fate entrare nel cuore dai pulpiti.
Perché oggi si sente di tutto:
• chi predica la Grazia… e poi ti dà una lista di cose da fare per “mantenerla”;
• chi parla di perdono… ma ti ricorda che “Dio ti può togliere la salvezza se pecchi troppo”;
• chi ti invita alla Cena del Signore… solo se sei battezzato, allineato e sotto l’approvazione del pastore di turno.

Scusate, ma chi vi ha dato il copyright sulla mensa di Gesù?
Chi ha autorizzato i guardiani del pane e del vino a decidere chi è degno e chi no?
Davvero pensate che il sangue di Cristo sia stato sparso per essere filtrato da regolamenti di chiesa?

La verità è che la Grazia smonta tutto questo teatrino.
La Grazia toglie il microfono agli orgogliosi e lo consegna ai peccatori perdonati.
La Grazia fa crollare le gerarchie spirituali costruite su apparenze.
La Grazia ti guarda negli occhi e ti dice: “Io ho pagato. Tu ricevi”.

Il Vangelo autentico non è un “equilibrio” tra Grazia e Legge.
È un’esplosione della bontà di Dio verso chi non la merita.
E se non scandalizza, non è stato ancora predicato bene.

Perciò, se qualcuno ti dice:
“Attento, quella Grazia è pericolosa, la gente poi fa quello che vuole…”
rispondi con Galati 5:1:
“Cristo ci ha liberati per la libertà; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù.”

Non tornare mai sotto.
Non accettare versioni annacquate del Vangelo.
Non lasciarti manipolare da chi predica la paura vestita da sapienza.

Gesù ti basta. La croce ti basta.
La Grazia ti basta. Il resto… è solo rumore. 

Se dopo aver letto tutto questo ti senti turbato, infastidito o stai pensando di “avvertirmi” che questa Grazia così predicata rischia di far peccare la gente… allora, forse sei solo nervoso perché la Grazia toglie potere a chi ama il controllo e mette KO l’orgoglio spirituale.
Lo capisco: quando per anni ti hanno insegnato a vivere da servo, la libertà dei figli sembra una minaccia.

Ma sappi una cosa: la forza del peccato non è la Grazia. È la Legge.
Lo ha scritto Paolo in 1 Corinzi 15:56:
“La forza del peccato è la Legge.”
Sì, proprio quella che usi per far “rigare dritta” la gente. Quindi smettiamola di accusare la Grazia di quello che solo il legalismo ha prodotto: Colpa, paura, doppia vita e ipocrisia.

Il problema non è il messaggio.
È il tuo filtro. Ed è ora di cambiarlo.

 Marcello Donadio


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