Il webmaster di Planned Parenthood si converte: abbraccia la fede e rinnega l’aborto

A maggio di quest’anno il sito ATTWN (And Then There Were None ovvero “E poi non c’era nessuno”) lo ha indicato come quitter of the month, «dimissionario del mese». E fin qui non ci sarebbe nulla di strano. Del resto siamo nel tempo del Great Resignation: le «grandi dimissioni», i licenziamenti volontari di massa esplosi soprattutto durante la pandemia.

Chi si occupa di psicologia del lavoro indica nella ricerca di una vita migliore una delle “molle” del Great Resignation. Una preoccupazione tipica, dicono gli esperti, della cosiddetta Generazione YOLO (You Only Live Once, cioè “si vive una volta sola”) formata prevalentemente da under 25 ma anche dai meno giovani della fascia di età 26-41 anni.

Matt Lorens però aveva una motivazione decisamente più impellente per abbandonare il lavoro – assai ben remunerato – che faceva da molti anni: il grido della coscienza. Per capire di cosa parliamo basta prendere visione della mission di ATTWN: «Aiutiamo le persone dell’industria dell’aborto a lasciare il loro lavoro e a riscoprire la pace e la gioia perdute».


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