In crescita i Rom evangelici in tutta Europa

1196d8cba505c311feca6ee3f26c26c3Dio tra i rom, Sogni, visioni e guarigioni suscitano nuovi credenti tra i 10-12 milioni di rom in Europa  – Biljana Nikolic aveva solo 15 anni. Una tempesta sferzava la città serba in cui si trovava. Tremava. Si appoggiò alla parete esterna di una casa, cercando di resistere al vento, mentre proteggeva il suo bambino di un mese. Fuggiva dalle violenze del suo secondo marito.Circa un anno dopo essere fuggita dal primo. Quando si accorse che suo figlio faticava a respirare si ricordò di una canzone che sua zia le cantava da bambina: “Ho un telefono che arriva in cielo, quando sono in difficoltà posso chiamare Gesù”. “Signore, so che sei qui e che questo bambino è un dono da parte tua – sussurrò – Ma ora non so cosa fare per lui. Se lo vuoi, prendilo”. 

Proprio in quel momento una donna serba aprì la porta della casa a cui Biljana era appoggiata. La invitò ad entrare. Fu solo la prima di una serie di risposte alle sue preghiere. Risposte che avrebbero cambiato la sua vita.

 Il suo primo marito, Djeno, le chiese di tornare in Croazia. Biljana, però, non trovò quello che si aspettava di trovare. Fame, miseria, elemosina. Non avevano documenti regolari e dunque non govedevano dei servizi croati. Mendicavano il pane per strada. Fino a quel giorno del 2004 in cui una donna del posto entrò in contatto con lei. Fu l’incontro che le cambiò la vita. Portandola a donare il cuore a Gesù.

 La conversione di Biljana commosse Djeno. “La notte mi svegliavo e vedevo che piangeva e pregava per me. Ho cominciato a rimpiangere tutta la sofferenza che le avevo causato”. Passo dopo passo Djeno iniziò ad amare Biljana sempre di più. Di pari passo cresceva il suo amore per Dio, finché nel 2007 accettò il Signore. Fu così che nacque un progetto comune: servire Dio tra i rom.

 I Nikolic sono stati i pionieri di una grande ondata di risveglio che ha travolto le popolazioni rom, a dispetto della condizione sociale, politica e economica. I rapporti dei media parlano di una rapida crescita di conversioni i rom in Europa che, con i loro 10-12 milioni di persone, rappresentano il popolo più numeroso privo di uno stato proprio. Ci sono oltre 70 gruppi etnici. Vivono in condizioni proibitive. Secondo un rapporto dell’agenzia per la tutela dei diritti fondamentali, soltano il 15% finisce le scuole superiori, meno del 30% ha un regolare contratto di lavoro e circa il 45% vive senza una cucina interna, un bagno, l’elettricità.

 I fattori che hanno portato a questa deriva sono molteplici. Uno di questi è la discriminazione, purtroppo presente anche in alcune chiese. Non in tutte. Il pastore serbo Mio Stankovic e sua moglie, ad esempio, negli anni 70 hanno apero le porte della loro piccola comunità, circa 30 persone, a 10.000 rom.

 Nel corso di due decenni la comunità si è moltiplicata raggiungendo i 1000 membri. Ha conservato una speciale e particolare vocazione per il ministero all’interno delle popolazioni rom. E’ stata benedetta da Dio tramite miracoli, sogni e visioni che hanno portato numerose convesioni e alla fondazione di molte comunità. 

All’interno delle comunità rom raggiunte dalla Parola di Dio si è registrato un drastico calo del tasso di criminalità e mala vita, così come la divinazione e la violenza. Sono aumentati invece frequenza scolastica e matrimoni legali.

 La trasformazione è stata constata anche dalla società civile. In caso di litigi tra rom e serbi, è sempre più frequente la richiesta di un “rom cristiano” come mediatore tra le parti.

 L’influenza si è diffusa universalmente. A dispetto di una società in declino, in ROmania le chiese indipendenti – incluse le comunità rom – crescono con un fattore del 2% annuo. A Bucarest c’è una scuola di discepolato che prepara i ministri appositamente per lavorare tra i rom. Da quando ha apero, nel 1999, molti dei suoi 50 “diplomati” sono divenuti pastori, apostoli, diaconi, responsabili dei giovani e della musica, missionari.

 Il ministero di Biljana e Djeno ha preso forma definitiva nel 2010, quando hanno sentito fortemente di andare nel villaggio di Darda. Dopo due anni, però, i risultati scarseggiavano e i due iniziarono a scoraggiarsi un po’. Nel 2012, però, Djeno ha sentito rinnovarsi la promessa di Dio. Oggi la chiesa che i due hanno fondato a Darda è pienamente funzionante e ricca di membri impegnati nel loro ministero. “Dio ha usato tutte le nostre esperienze di vita per il ministero – dice Biljana – Posso capire il mio popolo, le donne abusate, le persone rigettate, gli organi. Ciò che ho passato è stato per la gloria del suo nome e gliene sono grata”. 

Da BuonaNotizia.org

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