In te saranno benedette tutte le famiglie della terra

israele_foglia

israele_fogliaIl SIGNORE disse ad Abramo: «Va’ via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va’ nel paese che io ti mostrerò;
io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra». Genesi 12

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La Bibbia si apre con grandi eventi. Nel libro della Genesi, infatti, leggiamo della creazione del Signore, la creazione dell’ Uomo. Assistiamo poi alla caduta nel peccato, ma anche alla promessa di una redenzione.
Ma comincia il racconto anche di uno strumento particolare che Dio utilizzerà ed utilizza per proclamare i Suoi statuti, i Suoi oracoli.

La storia di un uomo, una nazione, profeti e poi il messia, la chiesa primordiale.

Davvero benedizioni spirituali incalcolabili provenienti da Israele, per scelta dell’Eterno. Ma in queste prossime righe non ci soffermeremo su tali benedizioni ma, piuttosto, anche su aspetti pratici, su benedizioni materiali (se possiamo chiamarle così) che hanno visto gli Ebrei come artefici.

A conferma della promessa di Dio per Israele espressa così: “in te saranno benedette tutte le famiglie della terra”Benedizioni riversate in moltissimi campi a beneficio di tutta l’umanità.

Gli Ebrei nel mondo (anno 2010)

GLi Ebrei nel mondo sono circa 13 milioni: il 2 per mille (0,19%) della popolazione mondiale. Circa il 40% vdi essi vivono nello Stato d’Israele, quasi altrettanti negli USA; in nessuno degli altri Paesi se ne trovano più di mezzo milione. In Italia sono 28.000.

Com’è risaputo sono sparsi per il mondo dopo la diaspora di quasi 2000 anni fa e da allora sono sempre stati una nazione senza territorio, fino alla fondazione dello Stato d’Israele il 14 maggio 1948.

Come molti altri popoli, si sono mescolati a diversi gruppi etnici; ma più di qualunque altro hanno dato alla cultura ed alle tradizioni comuni un valore essenziale.

I secoli di antisemitismo in tutti i Paesi cristiani, culminati nello sterminio nazista (Olocausto o Shoah), sono storia molto nota. I nemici d’Israle ritengono gli ebrei essere stati il male dell’umanità e provocatori delle più grandi sciagure (al riguardo leggi questo articolo). Ma nell’ultimo secolo è diventato evidente e in un certo senso “misurabile”, un fenomeno che forse prima veniva vagamente intuito: la loro straordinaria capacità di ottenere risultati brillanti nel campo scientifico, organizzativo, economico ed oggi anche militare.

Non si tratta della genialità di singoli personaggi: Marx, Freud o Einstein non dimostrano che gli ebrei in generale sono più “intelligenti” della media, così come Dante, Leonardo e Galileo non dimostrano la superiorità del cosiddetto “genio italico”.

Le proporzioni

Quello che colpisce, invece, è che un piccolo popolo, che rappresenta il 2‰della popolazione mondiale, ha ricevuto il 263‰ dei premi Nobel per le materie scientifiche, il 380‰ delle Medal of Science, il 330‰ del Wolf Prizeed il 240‰ del Kyoto Prize.

E’ come se gli italiani avessero preso 1.300 premi Nobel per la scienza, invece dei 13 effettivamente ricevuti (e la metà sono stati assegnati ad ebrei italiani).

Si potrebbero citare anche Spinoza, Mendelssohn, Durkheim, Mahler, Proust, Modigliani, Lévi-Strauss, Fromm, Chagall. Wittgenstein, Chomsky, Popper e tanti altri personaggi di rilevanza mondiale; ma l’importanza del contributo ebraico al progresso della scienza va molto al di là di questi pochi individui celebri.

Infatti, in proporzione alla loro consistenza numerica, il numero di premi che gli ebrei hanno è almeno cento volte maggiore di quello delle altre popolazioni.

Si può anche avere qualche dubbio sul modo in cui vengono assegnati i premi Nobel e gli altri premi analoghi, e le critiche non sono mai mancate: ma le dimensioni del fenomeno sono tali, che mettere in discussione qualche singolo caso non può influire sull’enormità di una simile sproporzione.

Premio Nobel

Il premio Nobel è il più prestigioso dei premi internzionali ed è attribuito annualmente, di regola a sei persone che si sono distinte in alcuni campi scientifici (medicina, chimica, fisica, economia), politici o artistici (pace, letteratura) “apportando considerevoli benefici all’umanità”.

Le premiazioni sono decise dall’Accademia Reale Svedese delle Scienze, dal Karolinska Institutet di Stoccolma, dall’Accademia Svedese (in collaborazione con l’Accademia Francese e l’Accademia Spagnola) e da una Commissione di cinque membri eletti dal Parlamento svedese.

Benchè siano soltanto lo 0,2% (2‰) della popolazione mondiale, gli ebrei hanno ricevuto oltre il 26% (263‰) dei premi. Questo significa che, in proporzione, sono stati premiati 131 volte più degli altri

Si deve però tener conto di due fatti importanti, che contribuiscono ad abbassare notevolmente la media mondiale:

  •  l’URSS/Russia e la Cina, nonostante il loro sviluppo scientifico, hanno ricevuto pochissimi premi Nobel: complessivamente 28 su quasi un miliardo e mezzo di abitanti cioè, in proporzione, 38 volte meno degli USA. Questo è dovuto probabilmente a motivi politici.
  •  le condizioni di sottosviluppo di quasi tutta l’Africa, di diversi Paesi orientali, dell’America centrale e di buona parte del Sud-America.

Kyoto Prize

Il Premio Kyoto, istituito nel 1985, è assegnato dalla Fondazione Inamori, istituita dall’imprenditore filantropo Kazuo Inamori (n. 1932) nella convinzione che “il futuro dell’umanità può essere assicurato solo quando vi è un equilibrio tra lo sviluppo scientifico e l’arricchimento dello spirito umano” Premia i settori che non sono tradizionalmente onorati dal premio Nobel, e non solo coloro che sono esponenti di spicco del loro campo, ma anche “coloro che hanno contribuito in modo significativo al miglioramento scientifico, culturale e spirituale del genere umano”.

Finora sono stati assegnati solo un centinaio di premi: meno numerosi, in proporzione agli anni di attività, dei premi Nobel.

Qui si prendono in considerazione solo i premi per le materie scientifiche; biologia, matematica, ecologia, astronomia, scienze naturali, scienze cognitive, tecnologie biologiche e mediche, ingegneria ecc.

Si potrebbe, come è stato fatto altrove, considerare ancora questi numeri per meglio evidenziare in quale maniera eclatante gli ebrei sono stati e rappresentano una tangibile benedizione per l’umanità.
Proprio come profetizzato migliaia di anni fa, quando Israele era solo una persona.
Dio benedica sempre Israele!
I dati sul premio Nobel e sugli altri premi analoghi assegnati ad ebrei sono presenti e aggiornati sul sito: Jinfo
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E quindi?

Avendo verificato come una profezia riguardante Israele sia in piena realizzazione possiamo all’ora concentrarci su un’altra profezia, anche questa riguardante Israele e il resto del mondo.
Leggiamola insieme nel capitolo 11 della lettera ai Romani

Dio non ha rinnegato il suo popolo

Dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! Perché anch’io sono israelita, della discendenza di Abraamo, della tribù di Beniamino.
Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete ciò che la Scrittura dice a proposito di Elia? Come si rivolse a Dio contro Israele, dicendo:
«Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno demolito i tuoi altari, io sono rimasto solo e vogliono la mia vita»?
Ma che cosa gli rispose la voce divina? «Mi sono riservato settemila uomini che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal».
Così anche al presente, c’è un residuo eletto per grazia.
Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia.

Che dunque? Quello che Israele cerca, non lo ha ottenuto; mentre lo hanno ottenuto gli eletti; e gli altri sono stati induriti,
Romani 11:8 com’è scritto:
«Dio ha dato loro uno spirito di torpore,
occhi per non vedere
e orecchie per non udire,
fino a questo giorno».

E Davide dice:
«La loro mensa sia per loro una trappola,
una rete,
un inciampo e una retribuzione.

Siano gli occhi loro oscurati perché non vedano
e rendi curva la loro schiena per sempre».

Avvertimento rivolto ai credenti stranieri

Ora io dico: sono forse inciampati perché cadessero? No di certo! Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta agli stranieri per provocare la loro gelosia.
Ora, se la loro caduta è una ricchezza per il mondo e la loro diminuzione è una ricchezza per gli stranieri, quanto più lo sarà la loro piena partecipazione!
Parlo a voi, stranieri; in quanto sono apostolo degli stranieri faccio onoreal mio ministero,
sperando in qualche maniera di provocare la gelosia di quelli del mio sangue, e di salvarne alcuni.
Infatti, se il loro ripudio è stato la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non un rivivere dai morti?

Se la primizia è santa, anche la massa è santa; se la radice è santa, anche i rami sono santi.
Se alcuni rami sono stati troncati, mentre tu, che sei olivo selvatico, sei stato innestato al loro posto e sei diventato partecipe della radice e della linfa dell’olivo,
non insuperbirti contro i rami; ma, se t’insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te.
Allora tu dirai: «Sono stati troncati i rami perché fossi innestato io».
Bene: essi sono stati troncati per la loro incredulità e tu rimani stabile per la fede; non insuperbirti, ma temi.
Perché se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmierà neppure te.
Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità verso quelli che sono caduti; ma verso di te la bontà di Dio, purché tu perseveri nella sua bontà; altrimenti, anche tu sarai reciso.
Allo stesso modo anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati; perché Dio ha la potenza di innestarli di nuovo.
Infatti se tu sei stato tagliato dall’olivo selvatico per natura e sei stato contro natura innestato nell’olivo domestico, quanto più essi, che sono i rami naturali, saranno innestati nel loro proprio olivo.

La salvezza futura d’Israele

Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte d’Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri;
e tutto Israele sarà salvato, così come è scritto:
«Il liberatore verrà da Sion.

Egli allontanerà da Giacobbe l’empietà;
e questo sarà il mio patto con loro,
quando toglierò via i loro peccati».

Per quanto concerne il vangelo, essi sono nemici per causa vostra; ma per quanto concerne l’elezione, sono amati a causa dei loro padri;
perché i doni e la vocazione di Dio sono irrevocabili.
Come in passato voi siete stati disubbidienti a Dio, e ora avete ottenuto misericordia per la loro disubbidienza,
così anch’essi sono stati ora disubbidienti, affinché, per la misericordia a voi usata, ottengano anch’essi misericordia.
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disubbidienza per far misericordia a tutti.

Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!
Infatti
«chi ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi è stato suo consigliere?

O chi gli ha dato qualcosa per primo,
sì da riceverne il contraccambio?»

Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia lagloria in eterno. Amen.

Tratto da: http://www.laparola.info/

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