di A.W. Tozer – “Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio” (Romani 7:19). – Se consideriamo il grande potenziale morale che Dio diede all’uomo quando lo creò a Sua immagine; quando ci soffermiamo a considerare quanto la gente, nei suoi momenti migliori, sia gentile e pronta a fare qualche sacrificio; quando osserviamo la dolcezza innocente di un bambino o consideriamo l’amore disinteressato e stupendo di una madre, non siamo per niente preparati allo shock della vita reale o alla lettura del giornale.
Quella moglie che sta in piedi con la pistola fumante in mano sopra il corpo del marito appena ucciso – può essere quella la stessa donna che ore prima aveva una faccia radiosa e distesa mentre allattava al seno il suo bimbo? Quel ragazzo che affonda il coltello nel cuore di un ragazzino dall’altra parte della città – può essere quello lo stesso ragazzo che prima di uscire di casa per unirsi alla sua banda dietro l’angolo aveva appena trascorso mezzora a giocare con la sua sorellina o a scherzare con la sua mamma? Quell’uomo che se ne sta seduto in silenzio con la faccia cupa dentro casa in attesa che arrivi il momento in cui dovrà pagare per i crimini fatti contro la razza umana – è quello lo stesso uomo che alcuni mesi fa se ne stava a letto a singhiozzare per il suo amato cagnolino ucciso da una macchina?
Sebbene la vita di una persona ordinaria non sia così drammatica e violenta come quella delle persone citate sopra, tuttavia la sua condotta è assolutamente contraddittoria. È una bandiera in balia del vento ogni giorno; è gentile e crudele, casto e carnale, onesto e disonesto, generoso e avaro; egli brama essere buono ma sceglie di fare il male, desidera conoscere Dio ma gira subito le spalle a Lui, spera di andare in cielo ma si dirige verso l’inferno. È moralmente folle.
Siamo stati tutti infettati da una sorta di follia morale da peccato. Come risultato falliamo nel fare il bene che vorremmo fare e ci ritroviamo a fare il male che invece non vorremmo fare. Solo in Cristo c’è liberazione!
Solo tu, Gesù, puoi guarirmi da questa infezione da peccato.
Fonte: http://www.chiesadiroma.it/
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