Proprio questa mattina stavo riflettendo sullo studio che porterò sui nomi di Dio e proprio mentre riflettevo su questo ho sentito forte la spinta da parte di Dio di scrivere qualcosa.
Il nome Elohim indica una pluralità e una singolarità allo stesso tempo, e, mentre la mia ragione cercava di dare un significato a questo controsenso, perché in realtà anche linguisticamente il singolare è singolare e plurale è plurale, in tutte le lingue del mondo, ma mentre stavo riflettendo questo la presenza di Dio è intervenuta e una constatazione è sorta dal mio cuore: “Dai, misura l’infinito, lo puoi misurare”? Certamente sappiamo che l’infinito non è identificabile con nessuna regola umana, ne possiamo razionalizzare tutto questo.
Pensate come la ragione può andare in tilt quando si entra in un tunnel senza ritorno, ma non vi preoccupate non ci sono entrato e neanche vi entrerete se come me ascolterete l’altra parte della riflessione che il Signore mi diede, Egli è l’infinito! Gloria a Dio! Noi cerchiamo con tutti i modi possibili di identificare Dio con i nostri metodi umani, ma Egli è l’infinito come potremo renderlo finito? Come potremo rendere umano ciò che non lo è? Dio è Dio e la nostra ragione non può afferrare Dio con la propria forza, Dio nasconde se stesso dietro la semplicità del suo essere Infinito, ecco perché i teologi acquisiscono conoscenza, ma non ne conoscono la potenza, perché si perdono nel tunnel della ragione cercando di misurare ciò che non essere misurato.
“Or senza la Fede è impossibile piacere a Dio”, si amico, si fratello, Dio stesso si rende abbordabile a gente ignorante come me, a gente che ha il cuore rotto e lo spirito contrito, cioè a gente semplice che lo cercano con tutto il cuore, abbassando le armi della ragione ed alzando le armi delle Fede, questo è l’unico modo che può misurare Dio perché è e rimarrà per sempre, “Infinitamente Dio”.
Dio vi Benedica!
Fratello Di Mattia Eliseo
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