Intervista a Magdi Cristiano Allam – Persecuzioni? La radice del male è l’Islam!

Cristiano, editorialista di Repubblica, Libero e Giornale, vicedirettore del Corriere della Sera, scrittore ed ex europarlamentare indipendente. Nato al Cairo, la capitale dell’Egitto, nel 1952. Allam è diventato cittadino italiano nel 1986. Da musulmano per 56 anni ha creduto in un “islam moderato”, fino a quando non ha ricevuto minacce di morte che l’hanno costretto a vivere sotto scorta e da lì prese il via un percorso di conversione al cristianesimo, iniziato undici anni fa, che lui stesso ha definito lungo e impegnativo.

Oggi probabilmente Magdi Cristiano è l’uomo più scortato d’Italia da che il terrorismo islamico l’ha messo in cima all’elenco dei nemici di Maometto da uccidere, per apostasia e per i suoi libri. Attraversa i mondi della nostra contemporaneità maturando certezze incrollabili; sull’islam, sui valori della famiglia, sull’immigrazione e sull’Unione Europea.

Da quando è in pensione, gira l’Italia per diffondere un’informazione verità su quel che accade nel mondo. Magdi Cristiano ha in uscita un testo destinato a far parlare molto, “Stop Islam“, un volume nel quale si propone di dimostrare come la religione islamica sia «incompatibile con le leggi laiche dello Stato, le regole di civile convivenza e i valori fondamentali della civiltà occidentale, dalla sacralità della vita, alla parità tra uomo e donna al diritto di fare libere scelte individuali». È il lavoro finale di una trilogia, iniziata nel 2017 con “Maometto e il suo Allah, ovvero l’invenzione del Corano” e proseguita con “Il Corano senza veli“, nel quale Allam racconta la vita del profeta e fornisce una guida per decifrare il testo sacro dell’islam, illustrando le sue difficili e spesso luttuose declinazioni nell’incontro con il nostro mondo.

Caro Magdi Cristiano, durante le tue conferenze in giro per l’Italia, alla luce di quello che incontri nelle chiese, nelle comunità e nelle conferenze che presiedi, cosa ti senti di dire hai fratelli che hanno bisogno di sostegno e incoraggiamento alla luce delle notizie di attentati che sono accaduti in Burkina Faso, in Sri Lanka e in altre varie parti del mondo, cosa ti senti di dire a questi a fratelli che odono notizie sui cristiani perseguitati?

Intanto voglio dire che in generale ovunque io vada in Italia sia in ambienti religiosi, cristiani sia anche in ambienti laici c’è un grande disorientamento tra gli italiani, c’è una grande preoccupazione e c’è un’informazione mistificata della realtà che genera paura e che la paura porta alla rassegnazione, quindi, sento spesso dire: “ormai non c’è più nulla da fare”; ma la rassegnazione è l’anticamera della morte interiore, perché nel momento in cui uno perde la fiducia in se stesso e si lascia sopraffare della paura finisce per subire senza reagire e sentirsi sconfitto senza combattere. Per quanto riguarda l’ambito specificatamente cristiano, dobbiamo come dire aver presente che anche in questi ambienti c’è una scarsa conoscenza della realtà dell’islam, come religione e c’è una grande confusione nel mettere diciamo sullo stesso piano ebraismo, cristianesimo e islam come se fossero, diciamo più o meno la stessa cosa, si parla di religioni monoteiste, liberate, agamitiche, celesti… mentre c’è una sostanziale differenza tra il cristianesimo e l’islam. Noi come cristiani sicuramente siamo tenuti ad amare il prossimo chiunque esso sia, quindi ad amare anche i musulmani come persona, ma senza legittimare l’islam come religione. Dobbiamo essere consapevoli che il terrorismo islamico che massacra i cristiani ma infierisce anche contro gli ebrei non è espressione della follia di una minoranza ma è parte integrante dell’islam. La violenza, l’odio e la morte nei confronti di coloro che coranicamente vengono indicati come i miscredenti, perché Allah prescrive l’odio verso i miscredenti e la loro sottomissione attraverso la violenza; ecco perché per loro, tutti i non musulmani sono miscredenti. Quindi è nel corano che c’è la radice dell’odio, della violenza e della morte nei confronti degli ebrei e dei cristiani e questo accade perché Maometto stesso è stato un uomo violento nei confronti degli ebrei e dei cristiani, ma in modo particolare nei confronti degli ebrei. Quindi di fronte agli atti di terrorismo islamico perpetrato nei confronti dei cristiani, dobbiamo essere consapevoli che quelli che perpetrano questi efferati crimini sono quelli che più di altri ottemperano letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto. Quindi, non dobbiamo sicuramente in alcun modo generalizzare o criminalizzare i musulmani come persone, ma dobbiamo essere consapevoli che la radice del male è l’islam come religione e di conseguenza dobbiamo come cristiani fortificarci dentro per affermare la verità in libertà anche nei confronti dell’islam come religione.

Alla luce delle tue affermazioni molti cristiani hanno trovato fuori luogo il gesto di Papa Francesco nel baciare i piedi ad autorità di altre nazioni; tra l’altro tu hai rilasciato delle dichiarazioni in merito a questa foto che è circolata nei social network di tutto il mondo, cosa ti senti di dire a quanti rimangono saldamente ancorati alla roccia del cristianesimo?

Papa Francesco rispetto al gesto di Gesù Cristo che nell’ultima cena lavò i piedi solo ai suoi dodici apostoli, papa Francesco è andato oltre e questo rito della lavanda dei piedi ai propri discepoli era stato diciamo fino a Benedetto XVI mantenuto. Benedetto XVI, il giovedì “santo”, lavava i piedi a dodici sacerdoti, concepiti come gli apostoli; ma papa Francesco è andato oltre, perché ha subito iniziato il rito della lavanda dei piedi nelle carceri, andando a lavare e non solo a lavare ma anche a baciare i pedi dei detenuti e tra questi detenuti ci sono dei detenuti musulmani; quindi ha completamente stravolto il messaggio di Gesù Cristo, perché, innanzitutto, Gesù Cristo si è limitato a lavare i piedi ai dodici apostoli, poi, non ha baciato i piedi; papa Francesco ha baciato i piedi. Ultimamente, ricevendo in vaticano una delegazione del sud Sudan, che sono prevalentemente animisti e in parte cristiani, papa Francesco è andato ancora oltre, perché non ha baciato i piedi dei leader del sud Sudan, ma ha baciato le loro scarpe; che è cosa ben diversa, perché la scarpa, soprattutto nelle culture orientali è sinonimo di disprezzo, quindi quando si vuole offendere una persona, si dice: “ sei una scarpa”, quando si vuole manifestare disprezzo nei confronti di una persona, gli si lancia contro una scarpa. Baciare le scarpe è stato un gesto che ha profondamente turbato quelli che hanno subito quest’atto, erano sconvolti, cioè non riuscivano ad accettare che un papa si prostri per terra come se pregasse all’islamica e baciasse le scarpe di queste persone. Io ho profondamente criticato questo gesto!

Siamo impietriti dalle notizie delle stragi che abbiamo ascoltato fino a due giorni fa di un pastore protestante che è stato ucciso insieme con altri membri della sua comunità, come si può accettare l’invito all’ecumenismo che oggi più che mai viene sventolato sia nel mondo evangelico sia in quello cattolico? Come si possono accettare e conciliare nello stesso tempo pace e amore con chi mostra posizioni d’intolleranza verso noi cristiani, soprattutto davanti a un dramma che è sotto hai nostri occhi, con un islam così settario che uccide così barbaramente?

L’ecumenismo può sussistere solo tra noi cristiani, perché Gesù Cristo unisce tutti i cristiani a prescindere poi all’appartenenza a chiese diverse; la fede in Gesù Cristo vero Dio e vero uomo è ciò che unisce tutti i cristiani. Ma non si può concepire un ecumenismo tra il cristianesimo e l’islam, non si può essere cristiani e legittimare l’islam come religione, perché l’islam non legittima né l’ebraismo né il cristianesimo. Nella preghiera che i musulmani recitano più frequentemente, e la recitano per l’esattezza 17 volte al giorno ed è la prima sura del corano (capitolo), sono 114 le sura (capitoli) del corano, negli ultimi due versetti si eleva questa invocazione ad Allah: “Dacci la retta via, la via di coloro che hai colmato della tua grazia, non coloro che sono incorsi nella tua ira, non coloro che vagano nell’errore” e fu Maometto stesso a spiegare e pertanto tutti i teologi islamici convergono su questa spiegazione che: coloro che hai colmato della tua grazia sono i musulmani; coloro che sono incorsi nella tua ira sono gli ebrei; coloro che vagano nell’errore sono i cristiani. I cristiani vagano nell’errore perché secondo l’islam sono politeisti per la fede nella trinità. Quindi, il musulmano che prega regolarmente, per 17 volte al giorno condanna di miscredenza l’ebraismo e il cristianesimo; ecco perché è sbagliato da parte dei cristiani che si legittimi l’islam come religione. Gesù ci ha portato come comandamento nuovo l’amore nei confronti del prossimo, quindi il cristiano è tenuto ad amare anche il musulmano come persona, ma non a legittimare l’islam come religione, perché o si è cristiani o si è musulmani, ma non si può essere cristiani e legittimare l’islam.

Abbiamo sentito in questi giorni di pratiche di violenza domestica, autorizzate dall’islam, da uomini musulmani contro le loro mogli; insomma, viene impartita da certi Imam una sorta di vademecum su come applicare punizioni e violenza alla propria moglie; Che opinione hai di questo barbaro comportamento che a quanto pare è riconosciuto dall’Islam?

Dobbiamo prendere atto che l’islam concepisce la donna come un essere antropologicamente inferiore. Negli ultimi anni della sua vita Maometto si recò in moschea a pregare e rientrò dalla parte posteriore, dove sostavano in preghiera le donne alle spalle degli uomini, si rivolse alle donne e disse loro: ”Ho visto in sogno l’inferno e ho visto che gran parte di chi popola l’inferno sono le donne” e le donne gli chiesero: “Perché gran parte di chi popola l’inferno sono le donne?” e Maometto rispose loro dicendo: “Perché la donna è manchevole sul piano dell’intelletto e sul piano della religione” e addusse a testimonianza di questa sua grave affermazione dei versetti del corano in cui Allah prescrive che la testimonianza della donna vale la metà della testimonianza dell’uomo; che la donna eredita la metà di ciò che spetta all’uomo; che l’uomo può sposare fino a quattro mogli contemporaneamente, più tutte le schiave che può permettersi perché la schiavitù è pienamente legittimata dal corano; che le mogli se adultere devono essere uccise e se il marito teme la loro insubordinazione deve picchiarle; e il corano precisa la modalità con cui il marito può picchiare la moglie se teme la sua insubordinazione. Quindi, non è necessario che la moglie si comporti in modo insubordinato e sufficiente che il marito tema la sua insubordinazione, così come queste mogli possono essere ripudiate a piacimento, perché essendo il matrimonio, un semplice contratto privatistico fra due famiglie, dove la famiglia dello sposo versa una dote alla famiglia della sposa, di fatto, compra la sposa, è sufficiente che il marito dica tre volte: ti ripudio, ti ripudio, ti ripudio e lei cessa di essere sua moglie e un attimo dopo la può sostituire con un’altra moglie, l’importante è che non abbia più di 4 mogli contemporaneamente. Ecco, tutto questo è, ovviamente, totalmente incompatibile con le nostre leggi laiche dello stato, con le regole su cui si fonda la civile convivenza e con i valori che sostanziano la nostra civiltà a partire dalla sacralità della vita di tutti, la pari dignità tra uomo e la donna e la liberta di scelta personale.

Durante la conferenza mondiale sulle famiglie le posizioni che sono uscite fuori sono abbastanza chiare, almeno dalla parte del mondo cristiano. In quelle settimane si è gridato allo scandalo, siamo stati accusati di essere, omofobi, oscurantisti, bigotti e medioevali; come leggi in chiave politica quest’atteggiamento nei riguardi di chi come noi si spende in difesa dei valori della famiglia naturale?

E’ una manifestazione di odio nei confronti di se stessi. Teniamo presente che l’Europa, intesa come Unione Europea, è in assoluto l’area del mondo che ha il più basso tasso di natalità; le popolazioni europee sono a rischio di estinzione perché hanno cessato di fare figli e su circa 500 milioni di abitanti dei 28 paesi membri dell’UE solo il 16% pari a 80 milioni hanno meno di 30 anni e l’Italia è il paese europeo che ha il più basso tasso di natalità. L’Italia è seconda solo al Giappone come popolazione più anziana al mondo, quindi di fronte ad una realtà che vede le popolazioni europee a rischio di estinzione se ci si volesse del bene, dovremmo assumere come priorità la crescita della natalità e dovremmo aiutare in modo massiccio le famiglie, le donne, le madri e i giovani affinché siano messi nella condizione di mettere al mondo dei propri figli. Ovviamente promuovere la cultura della vita, della famiglia e dei figli, invece, stiamo assistendo all’esatto opposto, siamo in un’Europa che concepisce l’aborto, che concepisce l’eutanasia, che concepisce la procreazione tramite l’utero in affitto come apice della civiltà; un’Europa che ha scardinato la centralità della famiglia naturale come fulcro della società e della rigenerazione della vita, imponendo che alla base si metta non più la famiglia naturale ma l’orientamento sessuale, quindi attribuendo anche a coppie omosessuali diritto al matrimonio e il diritto all’adozione dei figli, tutto questo si traduce, come dire in un’accelerazione della morte della nostra popolazione e ovviamente della morte anche della nostra civiltà.

Magdi Cristiano sappiamo che tu in queste settimane sei molto impegnato e giri l’Italia in lungo e in largo per la presentazione del tuo ultimo lavoro, cosa vuoi dire ai nostri lettori e a quanti andranno a comprare il tuo libro?

Il libro s’intitola “Il Corano senza veli” ed è una guida per conoscere correttamente i contenuti di ciò che Allah prescrive nel testo sacro dell’Islam; è un libro che si può acquistare solo on-line, attraverso il mio sito: magdicristianoallam.it. E’ un libro fondamentale per conoscere quello che è il pilastro dell’Islam e che ci serve per capire chi sono i musulmani che vivono in mezzo a noi e che popolano le sponde del mediterraneo e attorno a noi. Perché a differenza della Bibbia, il corano per i musulmani è Allah stesso che si Dea e che si sostanzia in questo testo; quindi tutto che gli prescrive deve essere ottemperato letteralmente e integralmente, ecco perché è fondamentale conoscere correttamente il corano.

Un saluto per i lettori di Notiziecristiane.com da parte tua?

Noi dobbiamo fortificarci dentro acquisendo innanzitutto una corretta conoscenza di quello che sta accadendo dentro casa nostra e attorno a casa nostra, poi dobbiamo consolidarci interiormente sul piano della fede, dei valori, dell’identità, della certezza delle nostre radici, perché solo se siamo forti dentro potremo confrontarci con il prossimo chiunque esso sia, anche in modo costruttivo, anche in modo amorevole, ma senza capitolare. Ed è solo se opereremo conformemente alla verità e in libertà, dall’esortazione di Gesù: Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” noi potremo tramandare ai nostri figli una civiltà che garantisce loro il diritto alla vita, alla dignità e alla libertà.

Pietro Proietto | Notiziecristiane.com

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