La banca della carità

Amati dal Signore, pace e benedizioni siano con tutti voi.

Ringrazio Notizie Cristiane per lo spazio che dà a tutti noi di poter esprimere richieste, esortazioni e riflessioni di tema cristiano.

Ancora una volta sono qui a supplicarvi di dare una mano a questo neo-fratello di Napoli, Gaetano, arresosi a Cristo perché gravato dai tanti problemi di questa vita, a Dio sempre sia la gloria.

Dopo l’uscita del mio precedente appello solo un fratello, Paolo (benedetto tu sia dal Signore),  mi ha contattato per fare una offerta a Gaetano.

Nessuno però, ne dalla Campania ne da altri luoghi si è fatto vivo per offrirgli un qualche genere si sostegno pratico.

So bene che a compiere i miracoli è il Signore, ma prima di questo il Signore dà a noi l’opportunità di fare del bene.

So anche che molti di voi possono essere prevenuti per prudenza e che gran parte di voi fa l’offerta alla propria chiesa ma lasciate che vi ponga una domanda:
Credete che il vostro “dovere” cristiano si esaurisca qui?

Pensate se foste voi nei panni di Gaetano, senza lavoro, senza un soldo e senza nessuno che si presti ad aiutarlo.

Certo Gaetano avrà anche fatto i suoi sbagli e forse i suoi piedi l’hanno condotto alla sua odierna situazione, ma voi, prima della conversione, eravate forse dei santi?

E’ vero, parlo tanto di voi e poco di me, ebbene, fratelli amati, anche io sono arrivato al Signore più o meno come Gaetano, ma allora trovai dei fratelli premurosi ed un pastore grande in carità che prese dal suo danaro personale per aiutare me, che per lui ero poco più che uno sconosciuto.

Non sono e non mi sento certo più di nessuno di voi, anzi, ma forse proprio perché vengo da una storia simile a quella di Gaetano che comprendo meglio le sue sofferenze e per questo non posso, non voglio semplicemente ignorarlo perché “ho già fatto quello che potevo”, non posso semplicemente dire, “pregherò per lui”, come pure prego, perché mentre sulla mia tavola c’è del pane e la mia famiglia vive tranquilla, per Gaetano c’è solo pane di afflizione e la famiglia lo ha allontanato.

Negli ultimi due anni passati mi sono dedicato al caso di una famiglia venezuelana di origini italiane, perché due anni ci sono voluti per trovare chi mi aiutasse a sostenere le spese di viaggio per l’Italia.

La cosa triste è che l’aiuto mi venne non dai fratelli, non dalle tante chiese contattate ad una ad una, ma da un paio di associazioni del mondo.

In quel caso però mi dissi che i fratelli prima penseranno ai fratelli che gli sono vicini, ma ora anche questo neo fratello Gaetano è figlio a nessuno?

Vi ricordate fratelli cari di come nella chiesa primitiva si metteva ogni cosa in comune perché non ci fosse nella comunità il ricco o il povero, ebbene questo insegnamento prezioso noi non l’abbiamo saputo preservare, ma poco male dio io perché l’uomo è avido e spesso come cristiani ci portiamo dietro ancora dei tratti del vecchio uomo.

Allora a poco serve questionare,  per avere tutto in comune ci vorrebbe una chiesa dove veramente ogni anima sia profondamente sottomessa a Cristo.

Ben venga che ciascuno conservi il suo, onde alcuni non cadano nella tentazione di mettere le mani nella cassa comune. Ma il ricco presti attenzione al povero e chi ha poco condivida una parte di quel poco con chi non ha nulla.

E’ diverso tempo che sto pensando ad una “banca” della carità per sostenere casi come questo, magari qualcuno di voi ha già pensato ad una cosa simile, nel caso mi contatti.

Vi prego, non facciamo questioni di denominazioni perché davanti a Dio siamo tutti cristiani in virtù del Nuovo patto e quindi siamo tutti fratelli in Cristo.

Rinnovo dunque il mio appello per Gaetano, una piccola o grande offerta può giungere da chiunque, mentre una proposta di lavoro sarebbe preferibile dalla Campania ma non escludo sia disposto a trasferirsi altrove. Magari anche un lavoro temporaneo sarebbe sempre meglio che niente !

Dio vi benedica grandemente.

Chi vuole può contattarmi a info@laquilaevangelica.it

Pastore Fabrizio Colapietro | Notiziecristiane.com

(Rappresentazione della parabola del ricco e Lazzaro)

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