La Cina sorveglia le religioni

La libertà religiosa in Cina è gravemente minacciata dalle misure di sorveglianza introdotte dal governo.

(ve/pt) Il governo cinese impiega telecamere di sorveglianza, tecnologie biometriche e intelligenza artificiale per sorvegliare e intimidire le comunità religiose. Lo dichiara un rapporto della Commissione del ministero degli esteri statunitense per la libertà religiosa internazionale (United States Commission on International Religious Freedom, USCIRF).
Il rapporto segnala come il governo cinese abbia installato migliaia di telecamere intorno a moschee, templi e chiese per sorvegliare chi prende parte alle funzioni religiose. Presi di mira dalle tecnologie di riconoscimento facciale sarebbero in particolare i musulmani uiguri e i buddisti tibetani.

La Cina sorveglia le religioni

Stato di sorveglianza

“Siamo turbati dall‘uso improprio della tecnologia da parte del governo cinese per creare uno Stato di sorveglianza che prende di mira in particolare le comunità religiose”, ha affermato il commissario dell’USCIRF Gary Bauer. “Chiediamo al governo degli Stati Uniti e alle imprese americane di adottare misure al fine di garantire che i progressi tecnologici statunitensi non vengano utilizzati dalle autorità cinesi per reprimere la libertà religiosa e i relativi diritti umani”, ha proseguito. “La repressione cinese della religione non è una novità, ma la capacità del governo di utilizzare queste tecnologie ha ampliato la portata e le dimensioni della minaccia alla libertà religiosa nel paese”, ha aggiunto la commissaria Tenzin Dorjee.

La Cina sorveglia le religioni

Commissione per la libertà religiosa USCIRF | Rapporto 2019

Rapporto sulla libertà religiosa

Nel rapporto annuale 2019 l’USCIRF raccomanda al governo degli Stati Uniti di aumentare le restrizioni alle esportazioni di tecnologie che hanno migliorato la capacità del governo cinese di sorvegliare comunità religiose ed etniche. L’USCIRF ha accolto con favore l’approvazione da parte del Senato statunitense dell’“Uyghur Human Rights Policy Act”, la legge sulla politica dei diritti umani degli uiguri che obbligherebbe il direttore dell’intelligence nazionale a riferire in merito al trasferimento o allo sviluppo di tecnologie utilizzate dalle autorità cinesi per sorvegliare e arrestare i musulmani uiguri. (apd)

Voceevangelica.ch

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook