La coppia come dono di Dio. Una corda a tre capi non si rompe tanto facilmente

Milano – “Una coppia si unisce in matrimonio dopo un periodo più o meno duraturo di fidanzamento. Un nuovo cammino, il giorno del sacro vincolo gli sposi assumono un’immagine del proposito di Dio agli occhi del mondo. Ed essi diventeranno una sola carne… divenendo una famiglia, un valore aggiunto agli occhi del Signore.

Non sempre sarà semplice o facile affrontare la quotidianità della vita a due ma certamente indissolubile se fede e speranza saranno punti cardinali, il dono ricevuto nel giorno delle nozze diverrà una corda a tre capi. “ Una breve premessa citata dal pastore Giorgio Bosi all’apertura del seminario svoltosi presso la Chiesa Evangelica A.D.I di Cesano Maderno guidata dal pastore Giancarlo Oppedisano, ausiliato e dalla consorte Pina Lorello

Un pomeriggio rivolto alle coppie, la cui consulenza viene offerta dal Pastore Giorgio e dalla consorte Fiorenza,impegnati da ventidue anni nella missione “Corda a tre capi”. Entrambi si adoperano nel trattare ed approfondire argomenti attuali, fornendo tramite slide, versetti biblici, spunti riflessivi in merito ai propri ruoli; uno sguardo ampio sulle relazioni interpersonali della coppia e tra genitori e figli. Una chiacchierata fra fratelli, costellata di suggerimenti e da battute ironiche che suscitando ilarità generale, mettono in risalto la quotidianità del matrimonio. Mentre i contenuti e le analisi evidenziano i pro e i contro, una complice sinergia si espande fra i presenti e i relatori, i quali non si risparmiano nel rispondere alle domande ne si ritraggono dal mettere in luce alcuni comportamenti essenziali in un legame a due.

La passione, caratteristica del pastore Bosi, sottolinea in modo inequivocabile: – ”Se Dio è la parte del matrimonio, lo si nota dall’impegno che marito e moglie impiegano nel seguire le norme divine, ognuno nel rispetto dei ruoli, secondo quanto Dio ha stabilito.

Il marito ha prima di tutto l’obbligo di provvedere ai bisogni materiali e spirituali della famiglia. (1Tim.5:8)

Rammenta il fratello Bosi: –Dio esorta a tener conto dei bisogni emotivi della moglie.”

”Mariti, continuate ad amare le vostre mogli e non siate amaramente adirati con loro”  (Col.3:19)

Parimenti la sorella Fiorenza esorta: “Le mogli siano sottomesse ai loro mariti come al Signore, perché il marito è capo della moglie come anche il Cristo è capo della chiesa!” (Ef 5:22-23)

Nel mondo attuale lo spirito di indipendenza, è divenuta una prerogativa dei legami famigliari, che logorati versano il più delle volte in separazioni. Per le donne devote, non costituisce problema essere sottomesse al loro amorevole capo, ricordando che Dio diede a Eva il ruolo di complemento del marito, ruolo che certamente Dio considera prestigioso.

“Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile”. (Gen.2:18 )

La moglie cristiana che accetta volentieri questa disposizione divina costituisce una ricchezza per il marito.

“La donna virtuosa è la corona del marito…” (Pr,12:4)

Niente è lasciato al caso, ogni aspetto viene trattato con maestria e la cura nella scelta dei versetti biblici, rafforza l’ importanza della la relazione personale e famigliare con Dio. Le coppie si scambiano sguardi colmi di intesa e complicità come se volessero dichiarare che le unioni felici pregano insieme. Consapevolmente le sorelle e i fratelli maritati hanno realizzato che la supplica rivolta al Signore di comune accordo per essere guidati, conduce a ricevere opportuni insegnamenti nell’aiutarsi a vicenda continuando ad accettarsi e a perdonarsi liberalmente l’un l’altro. (Col 3:13-15) E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.”

E’ innegabile che lo Spirito Santo non sia soltanto l’ospite d’onore ma bensì il Padrone di casa e da Perfetto Padrone di casa dispensa primizie ai propri invitati e ai coniugi Bosi che illustra:- “Quando il marito apre il proprio cuore a Dio, facendo richieste che riguardano la loro particolare situazione, la naturale conseguenza potrà essere un legame matrimoniale rafforzato !”Confida in lui in ogni tempo,o popolo;apri il tuo cuore in sua presenza; Dio è il nostro rifugio (Salmo 62:8)

In questo giorno fiumi d’acqua viva sgorgano alla presenza dello Spirito Santo, consigli che toccano il cuore di tutti. Un’aria densa di emozioni e di spiritualità cattura l’attenzione dei presenti, infondendo in ciascuno una sensazione positiva di benessere ed una spinta ad approfondire il cammino intrapreso o comunque a ricominciare con fiducia. Ed è proprio con questa sensazione dilagante che Fiorenza proseguendo confida:-” Le cose che apprezzo di più in mio marito sono i suoi consigli basati sulla Bibbia e il suo amore per l’Altissimo, che è anche più forte del suo amore per me e lo stesso è per me,io amo mio marito da più di quarant’anni ma l’amore per Dio, il mio Signore, è prioritario!

Ringraziamento e lode chiudono la sessione del seminario ma non segnano il termine della riunione che prosegue al piano inferiore, infatti una sala arredata di tavole apparecchiate degne di un matrimonio da re accoglie la fratellanza per l’Agape. Ogni portata cucinata dalle volontarie sorelle della comunità, viene servito ai commensali sbalorditi e compiaciuti per la cura certosina nella preparazione dei piatti gustosissimi. Pochi minuti dopo un microfono, appare fra le mani del Pastore Giorgio Bosi, è il momento più emozionale della serata e rivolgendosi alla sua sposa Fiorenza sciorina ringraziamenti rinnovando il suo amore per la loro unione, Fiorenza che gli è accanto, commossa commenta: “Il matrimonio è una crescita continua, un cammino in cui condividere cose belle e meno piacevoli. Mio marito ed io consigliamo di non finire la giornata nella quale avete litigato senza fare la pace, se la nostra casa è fondata sulla roccia, niente potrà abbatterla, l’amore: quell’amore regalatoci ed insegnatoci da Cristo,ci permette di consolidare il nostro rapporto.” Il microfono passa di mano e dapprima se titubanti, mariti e mogli elargiscono gratitudine, riconoscenza e amore al proprio compagno di vita. Successivamente la moglie del Pastore Giancarlo, dedica una poesia di kahlil Gibran a suo Marito che a sua volta racconta tutto d’un fiato la loro storia d’amore: un viaggio nella memoria dove ogni aspetto è un dono di Dio.In sala regna il silenzio ma è come se ogni cuore parlasse agli altri con gioia vera, con armonia profonda, che ci fa sentire la bellezza di essere insieme ed uniti, di sostenerci a vicenda nel cammino fraterno.

Lella francese | Notiziecristiane.com

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