La menzogna delle menzogne

imageSiamo convinti che per divenire esseri spirituali o più spirituali, dobbiamo “lavorare” nello spirito, esercitarlo, crescerlo.
Penso, invece, che sia come coltivare un orto, il nostro giardino interione, il nostro Eden. Riscoprire la vita spirituale (parlo a chi ha accettato il Signore) è  più che altro questione di gestione, di mettere  ordine.
Dio lo dice in Genesi “prendetevene cura” il nostro spirito è lì, è sempre stato lì.
Genesi 2:15 Dio il SIGNORE prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.
Noi siamo esseri spirituali, fatti per una parte di spirito, a immagine e somiglianza di Dio, e Dio è Spirito.
Credo che il “grosso” del lavoro consista nel togliere le erbacce dal nostro giardino, fare attenzione che non ne venga infestato. La mancanza di cure ha fatto si che tutto fosse invaso, sopraffatto da spine e rovi.
Spesso vorremmo vedere le colture fiorire, vorremmo vedere i frutti, avere intorno ordine e abbondanza, tutto ciò senza ripulire… No, così non è possibile.
La Bibbia dice molto di ciò del lavoro da fare e lo illustra come un viaggio…il popolo di Dio percorre un cammino lungo quaranta anni prima di giungere in una terra dove scorre latte e miele.
Così la via per Canaan passa nel deserto, il popolo deve guardare ogni giorno al suo cammino, va verso un luogo che non conosce guidato da una fiamma, protetto da una nuvola.
Canaan è una promessa, una meta da raggiungere, nessuno può vivere nel deserto come in un luogo dove scorre latte e miele, nessuno può portare un pezzo di Canaan nel suo cammino, il deserto è il deserto, Canaan è Canaan.
Il nostro deserto personale è la nostra carne, la nostra vita materiale, dobbiamo arrivare allo Spirito seguendo la nostra via terrena, che non è lontana da Dio, ma per un certo tempo procede parallela.
ATTENTI A NON SBAGLIARE STRADA.
Ritengo importante prendersi cura di se stessi, (cosa che non ho mai fatto) applicare sane regole di vita, non riempirsi di tutto ciò, che nel mondo, crea ” torpore”.
La menzogna è opera del Demonio, egli ci induce a pensare che tutto ciò che appartiene al mondo e alla carne non sia buono, e di questo passo è facile disprezzare la vita stessa. (non voglio essere in antitesi con l’Apostolo Paolo, che dice “considero tutto ciò spazzatura rispetto all’eccellenza di Cristo”  ha certamente ha ragione) ciò non toglie che fintanto che abbiamo un corpo è meglio prendersene cura.
Noi sappiamo che il mondo non è di proprietà del Diavolo, ma che gli abbiamo ceduto (per un tempo) la “gestione”. Il suo intento è distruggere, corrompere la nostra Anima  e per fare ciò colpisce nella carne.
La creazione viene da Dio e come ogni cosa che proviene da Dio è buona.
1Tm 4:4 Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie;
La cosa che è più esposta al mondo è il nostro corpo, la nostra carne soffre nel deserto e cerca sollievo. Prova fame, (le quaglie) sete (Meriba) e gli manca un Dio a cui rivolgersi ( il vitello d’oro).
La carne può intaccare la nostra anima, che gioisce o soffre a secondo di cosa le diamo come cibo, ma non il nostro spirito, Egli è li, vorrebbe elevarsi a Dio ma è sommerso dai rovi.
Ciò non toglie che se la gestione della carne non è abbandonata a se stessa. Ma ” supervisionata” dallo Spirito, l’anima ne godrà un piacere che proviene dallo spirito e non dalla carne.
Gv 14:21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Lo Spirito non si cresce, non si modifica, non si moltiplica poiché  egli viene dato da Dio in giusta misura.
Ma si scopre, si riscopre, si libera, si ascolta, si asseconda, si conosce. Allora si! Se ne conosce un po’, poi un po’ di più e poi ancora, ma non aumenta e non diminuisce è quanto di divino ci è stato dato perché prendessimo vita.
Così la via per Canaan passa per il deserto e nel suo tragitto fa molte tappe.
Anche la carne viene da Dio, Egli ci formò dalla terra e non c’è nulla di male in una carne priva di trasgressioni, se mai è possibile.
La carne è la sede dei sensi e i sensi come ricettori sanno darci ottime sensazioni, (ma anche pessime), sta di fatto che attraverso essi apriamo le porte alla gratificazione. Con questo la carne non è buona? No! è l’uso che ne facciamo.
Apostolo Paolo lo sottolinea ” non tutte le cose mi necessitano”
1Cor 6:12 Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla.
1Cor 10:23 Ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa edifica.
Ma il mio cammino passa da lì, dalla mia carne, ho ereditato un giardino pieno di spine e triboli.
Con la disubbidienza è entrato nel nostro orto il peccato, menzogna, cupidigia, concupiscenza, invidia, idolatria, adulterio, omicidio, ubriachezze…insomma niente di buono.
Dio il Signore dice ” Lavorerai la terra da cui fosti tratto ” ed è così che ci troviamo a coltivare il nostro spirito tra spine, rovi e erbacce infestanti, ed è così che dissodandoci un campo nuovo troveremo forse qualcosa di gran valore.
Mt 13:44 «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.
La menzogna delle menzogne è fatta proprio per ingannare coloro che cercano, per coloro che sanno dell’ esistenza di Dio, per coloro che hanno sete, per coloro che sono appena usciti dall’Egitto.
Per coloro che pensano che a Dio si possa accedere in qualche modo, attraverso la Teologia o tramite una dottrina, una disciplina, una ginnastica, una sofferenza, un ‘idolatria.
E per quanti sono convinti che ogniuna delle tante tappe nel deserto sia un punto d’arrivo.
Lì non vi è che una pace momentanea, ingannevole, soddisfa i sensi e la mente. Abbiamo trovato un fiore sotto la sterpaglia ma intorno a noi la desolazione incombe, così appagati nell’olfatto, nella vista e nel tatto smettiamo di cercare.
Giovanni Battista gridava nel deserto “raddrizzate le vie al Signore”
PURIFICARSI
La menzogna delle menzogne ci dice che la carne non serve a nulla se non a trarre piacere e gratificazione, ma la nostra carne è il nostro giardino, la nostra Anima, il nostro Spirito sono vincolati ad essa. Impinguandola di cose del mondo la renderemo tronfia e pigra, torturandola e infliggendogli ferite e pesi la stancheremo, allontanandoci dalla ricerca.
Avendone cura però ci sosterrà, vedremo moltiplicate le sue forze, avrà  desiderio e volontà di lavorare un pezzettino di orto tutti i giorni.
Quante volte a motivo della carne, perché stanchi, febricitanti o doloranti ci siamo astenuti da un Culto o da un incontro di preghiera. Sappiamo certo che sono eventi spirituali contrari all’unità  e alla crescita della chiesa, che colpiscono il fisico poiché spesso è vulnerabile.
Avendone cura però la “terra” tornerà a respirare, assorbirà l’acqua, emanerà profumi fragranti e ricomincerà  a dare frutti.
Rm 6:13 e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d’iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;
Così è possibile che lavorando tutti i giorni con cura,  la nostra vanga trovi un giorno un tesoro nascosto.
image
Francesco Blaganò | Notiziecristiane.com

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook