LA MIA TESTIMONIANZA DI COME SONO STATA SALVATA

Pace nel Signore, voglio raccontarvi la mia testimonianza di come sono stata salvata da Cristo.

Successe 27 anni fa, avevo 22 anni quando mi sono sposata, è stato un matrimonio già cominciato male. Tutto è cominciato dopo un anno di matrimonio, avevo già mia figlia, che aveva circa otto mesi… ed è successo che una sera mio marito ritornò a casa tutto fatto di droga.

Quando lo vidi rimasi scioccata, non capivo che era l’effetto della droga, e gli domandavo cosa gli fosse successo. Lui non mi rispondeva, anche perché non capiva nulla, non trovava nemmeno il tavolo con le sedie.

Poi cominciai a capire e fu lì che ci fu un crollo, non accettavo di essermi sposata con un ragazzo che nemmeno conoscevo. Caddi in depressione… ebbi un calo di peso elevato, arrivai a pesare poco più di 30 chili…mi sentivo debole, stanca e volevo morire.

Un giorno di questi che come di solito mio marito ritornava a notte fonda, cominciai a sentire una voce che mi diceva: “Vedi non hai più nessuno, colui che credevi che ti volesse bene e si prendesse cura di te si è rivelato un fallito, un buono a nulla; apro una parentesi, in tutto questo mi ero sposata da sola, senza la presenza dei miei genitori… pensate come mi sentivo, il mondo mi era crollato a dosso.

Questa voce  mi diceva ora che vivi a fare? Perché non gli fai pagare a tuo marito ciò che ti  ha fatto? Cominciai a dialogare con questa voce e dicevo: è come? La voce mi rispondeva:”fai una cosa ucciditi, così lui ti terrà sulla coscienza per tutta la vita. Risposi: Io… no! Non la lascio mia figlia nelle mani di quell’individuo, che fine farebbe? La voce mi rispose: Fai una cosa, prendi della candeggina e dagliela a bere. Io vidi la scena davanti agli occhi che mia figlia moriva ed esclamai no, non lo farò mai! Io invece essendo che ero affamata di giustizia mi feci convincere. Siccome non avevo mai fatto uso droga, presi una siringa e misi dentro detersivo per i piatti, si avete letto bene “detersivo”.

“Me lo iniettai nel braccio, non so dove e come ma lo feci, dopo un po’ mi sentivo male freddo a dosso febbre stavo malissimo… erano quasi le tre di notte sentii aprire la porta ed era lui, io misi la siringa sul comodino così quando lui la vide, non fece nulla io stavo morendo ma lui nulla”.

Forse non pensava che io potessi fare un gesto del genere, ma si sbagliava. Io vedendo la sua indifferenza dissi dentro di me, ma cosa ho fatto non vale la pena morire per un uomo così. Pregai e chiesi al Signore di perdonarmi e se mi avrebbe dato, un’altra opportunità sarei andato da Lui in chiesa. Chiesa? Si, perché mi avevano parlato di Gesù, molto prima che ciò accadesse, ed a farlo era stata mia sorella minore, convertita due anni prima di me.

Volete sapere com’è andata? ok! Gesù dopo quella preghiera mi ha guarita. Gloria a Dio… e io fui ubbidiente poi andai in chiesa, accettai Gesù come personale Salvatore e Signore della mia vita, fui liberata dalla depressione, dall’oppressione; ho amato Gesù dal primo momento che mi ha tolto dal fango.

La mia conversione è basata su ciò che ha fatto Cristo per me e dalla Sua Gloriosa Parola…

Oggi esorto anche te, se ti trovi in questa situazione o hai pensieri di suicidio, voglio dirti  che c’è ancora speranza per te, che Gesù ti tocchi e ti tolga quel macigno da dosso.

È scritto gettate i vostri pesi alla mia croce  e vedrai; accetta Gesù, invitalo a entrare nel tuo cuore e vedrai che ti sentirai piena di gioia, libera e leggera, perché tutto ciò Gesù l’ha portato Lui alla croce.  Dio ti benedica.

Giovy Forte

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