LA PEDOFILIA NON POTRA’ MAI FINIRE SE NON SI TORNA ALLA BIBBIA. NONOSTANTE GLI APPELLI DEL PAPA !!!

Con una certa (continua) frequenza si torna spesso a parlare del fenomeno della pedofilia, e in particolare del fatto che tantissimi preti cattolici abbiano abusato (per decenni e decenni) e continuino ad abusare di molte vittime, specialmente fra bambini e bambine.

La costante ricorrenza di questo crimine non può che far pensare a una realtà di ’costante recidiva’, ovvero di un continuo ripetersi di qualcosa che non può definirsi casuale, ma semmai causale.

   Eh già, quando qualcosa si ripete, sistematicamente, non si può parlare di ‘caso’, di ‘incidente’, ma di sistematica riproduzione di qualcosa che, poiché ripetuta e ripetibile nel tempo (pur cambiando i luoghi e le persone comunque sempre con la stessa metodicità), porta a riflettere sulla causa che sta a monte di tale ‘fenomeno’, la cui regolarità è ormai sotto gli occhi di tutti.

   Il continuo ripetersi di questo fenomeno, ovvero quello della violenza sessuale perpetrata da parte di preti, vescovi, cardinali e papi, come papa Giulio 3°, che tra i suoi vari e varie amanti ebbe anche il giovane diciassettenne Innocenzo dal Monte, un domestico, che poi lui stesso fece nominare cardinale. Questi erano gente obbligata – per dogma (proprio) – a non sposarsi sui minori frequentanti le loro parrocchie, non può non far chiedere (a ognuno che provi a riflettervi) se all’origine di esso non vi sia una ben precisa e determinata causa dalla quale e per la quale la pedofilia nasce come un frutto spontaneo!

   In altre parole, se si capirà che dietro la pedofilia v’è una ben precisa ragione causante si capirà anche che essa non è un incidente, una zizzania in mezzo a del buon grano, ma il frutto spontaneo di un seme corrotto volutamente seminato e piantato, dal quale sarebbe strano pensare che essa possa non nascere!

   In questi giorni i giornali (nuovamente) titolano una notizia che è già stata trattata e diffusa, quella che si riferisce all’Arcivescovo di Santiago nella bufera, poiché non denunciò a suo tempo preti pedofili

   Pertanto è lecito porsi qualche domanda in merito ad una simile questione:

  1. a) Quanto servono le scuse (quanto sono efficaci) se poi non si arriva mai a un vero rimedio?
  2. b) La ‘colpa’ degli abusi sessuali agiti da molti preti è da attribuire direttamente ed esclusivamente a loro o, piuttosto, non si deve pensare che la causa di tutto ciò dipenda da un obbligo (innaturale, immorale ed anche poco spirituale) a loro imposto e da loro accettato, senza però potere avere essi stessi davvero i requisiti per poi adempierlo davvero?

Credo che non sia da sottovalutare la relazione causale tra questi due aspetti:

  1. a) da un lato il voto di castità, che gli aspiranti preti sono costretti a fare;
  2. b) Dall’altro il fatto che, dopo aver fatto tale voto, questi stessi preti (uomini) si ritrovano con una (normale) pulsione sessuale, che li spinge a soddisfarla, nonostante il’voto’!

   Onestamente come si può negare e nascondere la palese relazione tra questi due aspetti della realtà che sta alla base (all’origine) del fenomeno della pedofilia?

   Nel Vangelo stesso troviamo e abbiamo il divino insegnamento del Signore, che dice che soltanto pochi, pochissimi, hanno davvero il dono della castità e che, quindi, potrebbero riuscire a non sposarsi (v. Matteo cap. 19 dal verso 1 al 12, con particolare riferimento ai versi 9, 10, 11 e 12).

   D’altra parte la Scrittura ci dice che gli apostoli stessi erano tutti sposati eccetto l’apostolo Paolo (1 Corinzi 9:5).

   L’apostolo Paolo, come unico avente il dono di castità fra gli apostoli, dice che sarebbe un bene avere tale dono (se davvero c’è), ma raccomanda a chi non ce l’abbia di sposarsi, dicendo che: “E’ meglio sposarsi che ardere”! (1 Corinzi 7:9)

   Ecco perché ritengo (e non credo di essere il solo) che le “scuse” del papa siano inutili e non valgano a niente (in quanto inefficaci).

   Nel caso del cosiddetto ‘voto di celibato’ molti preti (uomini) incappano nella professione di una promessa che non potranno mantenere, non avendo realmente il dono della castità.

   D’altra parte chi ha imposto il voto del celibato è stato papa Gregorio VII che decretò che i sacerdoti non dovessero sposarsi è andato contro la Scrittura, dato che, come abbiamo poc’anzi visto, la Bibbia non obbliga nessuno che senta di servire Dio a non sposarsi (come gli apostoli che, appunto, erano sposati; o come il sommo sacerdote stesso nell’antico testamento, che aveva anch’egli l’indicazione di sposarsi).

   E, così, anche nel nuovo testamento la Scrittura raccomanda ai vescovi di essere mariti di una sola moglie, dato che se non fossero in grado di governare bene la propria famiglia  (moglie e figli) non potrebbero neanche aver cura della chiesa di Dio (1 Timoteo 3: 2 – 5).

Dunque? Dunque la Bibbia, che è la Parola di Dio, invita a sposarsi e a fare della propria famiglia quella cellula santa e spirituale della società.

   Mentre, invece, il sistema religioso di potere della Chiesa cattolica romana ha impedito di sposarsi e con la cosiddetta scusa di “servire meglio Dio” ha invece creato qualcosa d’innaturale e diabolico (1 Timoteo quattro:1 – 3).

   Ecco qual è il seme (non del buon grano, ma di una zizzania vera e propria) che ha ideato, seminato e piantato la chiesa cattolica e dal quale ora sorge come un frutto velenoso, la pedofilia.

   Avendo tentato di annullare ciò che Dio aveva creato sin dall’origine (e quando Genesi ci parla della creazione, ci dice che tutto ciò che Dio aveva concepito sin dall’inizio era (ed è) molto buono – Genesi 1: 4; 1: 10; 1: 12; 1: 18; 1: 21; 1: 25 -.

   E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.

   E Dio li benedisse dicendo loro: “Siate fruttiferi e moltiplicatevi” (Genesi 1:28) .

   Ecco cos’è e dove sta il buono: nell’unione dell’uomo e della donna e nel naturale e anche divino ordine di unirsi e moltiplicarsi.

   Mentre la chiesa cattolica tutto questo ha cercato di fermarlo e di vietarlo!

   Con l’apparente scusa del “servire meglio il Signore” questa specie di “chiesa” ha, di fatto, trasgredito l’ordine buono di Dio.

E cosa può venire dal trasgredire il Buono, se non il cattivo?

“E’ meglio sposarsi che ardere” consiglia la parola di Dio attraverso l’apostolo Paolo.

   Ma alcuni hanno pensato (nella loro “sapienza” di annullare la parola di Dio!

“Dai frutti riconoscerete l’albero” (Matteo 12: 33)

   Da quale albero viene fuori la pedofilia? Dall’aver ideato un sistema opposto al consiglio della Parola di Dio. E qual è questo sistema? Quello ideato dalla chiesa cattolica, che dopo tante e svariate trasgressioni hanno commesso anche questa. Di impedire il matrimonio (1 Timoteo 4: 1 -3).

   Una volta leggendo e studiando scoprii il motivo di tale divieto, che non fu determinato da ragioni realmente sante e pure; anzi, da tutt’altri motivi.

   Già, in un libro – intitolato ‘Preti sposati nel Medioevo’ – si legge che il motivo per cui fu vietato il matrimonio fu di poter evitare che alla morte dei preti sposati eventuali loro eredità (spesso dovute a lasciti loro fatti dalla gente) andassero ai loro legittimi eredi (la moglie e i figli). Infatti, abolendo il matrimonio, tali eredità sarebbero andate alla chiesa.

   Ecco le macchinazioni di questa “santa e cattolica chiesa”, che pretende di avocare a sé il diritto dell’interpretazione delle Scritture, quando di queste, invece, essa ne fa scempio e oltraggio.

   Ecco perché sono inutili e ipocrite le scuse fatte dal papa alle vittime della pedofilia, poiché è lui stesso a essere il seminatore di quella zizzania che la fa crescere e proliferare!

   La pedofilia non finirà fin quando il papato continuerà a sussistere e a pretendere di legiferare in materia religiosa, quando è esso stesso quel cancro che sta facendo ammalare il corpo.

   Di quali scuse ipocrite parlerà il papa e a quali “cambiamenti” farà appello, perché non cambierà nulla di quell’istituzione che molti chiamano “chiesa”, quando non è ormai che diventata una spelonca di ladroni, che a tutto pensano tranne che a coltivare il timore di Dio e la cura delle anime.

   Vittime di questo perverso sistema sono quindi, ovviamente in primis, i bambini abusati dai preti; ma paradossalmente anche i preti che il papa ora accuserà, per illudere ancora una volta le persone del fatto che egli vorrà fare qualcosa di “buono” (quando ha manipolato e corrotto quello che di buono Dio ha sin dall’inizio costituito e dichiarato).

   L’unico modo per estirpare la zizzania della pedofilia è di tornare alla genuina Parola di Dio, perché contiene tutte quelle sane indicazioni affinché la Chiesa di Cristo sia sana e progredisca secondo la buona, la santa e perfetta volontà di Dio, fuori dalle macchinazioni ordite da quel sistema umano e diabolico al tempo stesso che ha pensato di alterare l’immutabile parola di Dio.

   Signore illumina Tu le menti di chi vorrà seguirti conformemente alla tua Legge, uscendo e liberandosi dagli errori e dalle seduzioni umane di uomini che “nominano il tuo nome invano” e pervertono le tue sante e diritte vie (Atti 13: 10).

Nel nome di Gesù, amen.

Enzo Maniaci

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