
Noi cristiani, in fondo siamo come i fratelli ebrei… aspettiamo ancora il Messia!
No! Non per la sua seconda venuta come sta scritto, piuttosto ancora per la prima.
Penso che corrotta dalla religione e dal mondo la comunità cristiana, in verità, non abbia ancora lasciato entrare nel proprio tempio la sincera rivelazione di Gesù.
Forse solo un’altra chiesa al cui interno si prepara la sposa.
In nostro “ tempio interiore “ è carico di “ addobbi “ natalizi…molto kitsch. Pieno di tante cose a cui pensare che appannano la luminosa visione.
Gesù sì “ concretizza in fede ma se la fede non è limpida non consente l’accesso.
Noi non possiamo arrivare a Lui…Lui non può dimorare in noi.
Mt 8:20 Gesù gli disse: «Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
La nostra fede formale, la nostra adesione emotiva, il nostro zelo privo di un obbligatorio cammino nella norma hanno chiuso le porte all’ingresso dello Spirito Santo in noi.
L’evento di conversione è stato coperto da un manto di felice novità. E ci sta! va bene, persino i discepoli hanno hanno ricevuto lo Spirito Santo dopo la Sua ascensione, secondo la promessa.
Poi però per alcuni risorse realmente, altri lo attendono e per noi invece deve realizzarsi in Spirito nel nostro intimo.
Ma il Signore non può manifestarsi nell’ambiguità e non parlo di cattiveria, semmai di confusione. Egli non può operare nella nostra vita il cambiamento tanto desiderato.
Nasce in noi uno sforzo religioso che ci appesantisce e ci imprigiona.
Ci toglie visione e ci lascia percorrere il “ nostro “ cammino di fede, ma non quel sentiero impervio che è il cambiamento interiore.
Bella la Comunità, bella l’amicizia, bello il pensiero di Gesù. Una piccola città fortificata ma lo Spirito Santo spesso resta fuori dalle mura. Al suo interno se si tiene un profilo basso tutto funziona, quindi perché porsi domande?
“ da ciò escludo le Autorità che coscienti aborrono queste modalità, dal pulpito e dalla strada “. Nessun Pastore porterebbe il suo gregge al pascolo in un’altra valle passando per un dirupo.
Ci abituiamo ad un Cristo che Cristo non è…e c’è lo teniamo stretto!
Così i fratelli ebrei sono in attesa della venuta del Messia, noi aspettiamo il suo ritorno, ma in fondo siamo certi di averlo già conosciuto? Di averlo averlo ricevuto?
Davvero c’è stata una prima volta?
copyright Francesco Blaganò 01/‘25
“ IL BUGIARDO “
gommapiuma, carta e colla
35x35x35 – 2023
Non è un’offesa ma la metafora della dicotomia interiore. Essere conformi a se stessi.
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