LA REGOLA D’ORO

di Agostino Masdea – Nel sermone sul monte Gesù tratta molti argomenti; sono i principi del regno di Dio. In questo verso c’è un principio importante che riguarda il nostro rapporto con il prossimo. Questo principio è stato definito “la regola d’oro”, che come Gesù disse, racchiude in sé tutta la legge e i profeti. “Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro;”.

Prima di Gesù molti avevano pronunciato parole simili, persino un famoso rabbino, Hillel, ma in forma passiva: “non fate agli altri ciò che non volete sia fatto a voi.” Apparentemente potrebbero sembrare due frasi uguali, ma in realtà c’è molta differenza tra loro. Tutti dicono di “non fare” qualcosa, Gesù chiede invece di “fare” in favore degli altri qualcosa.

Il legalismo religioso, che è solo una miserabile parodia del vero cristianesimo, ha come priorità una serie di divieti delle cose che “non si devono fare”. Attenti a non diventare legalisti. Il legalismo lacera la gioia dalla vita cristiana e trasforma il credente in un criticone sempre pronto a giudicare gli altri. Il vero cristiano ha invece nella sua lista ha una serie di cose che “si devono fare”. Cosa vorremmo che gli altri facessero per noi? Pensiamoci per un attimo: forse chiederemmo gentilezza, rispetto, educazione, simpatia, aiuto in caso di necessità; e Gesù sembra dire: se volete che gli altri vi facciano queste cose, fatele prima voi a loro.

Si creano a volte rapporti tesi con i nostri fratelli, amici o familiari, che ci mettono in difficoltà, in imbarazzo, e non sappiamo come reagire o come comportarci. La “regola d’oro” ci viene incontro: “fai per quella persona ciò che vorresti lei facesse a te”.

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