La richiesta sbagliata

Quante cose abbiamo chiesto nella nostra vita? E quante volte ci siamo morsi la lingua per avere chiesto o detto ciò che non dovevamo? La Parola di Dio in questo giorno ci riporta ad un episodio singolare: quello di Ben-Hadad, Re di Siria, in punto di morte, e del suo fidato Hazael, (II Re 8:7-15).

Stava passando da quelle parti l’uomo di Dio Eliseo, il profeta. Quando il Re di Siria sentì questa novità cercò immediatamente di contattare il servo del Signore. Esattamente come avremmo fatto tutti noi… Ma il punto fu che il Re non era interessato a ciò che davvero vale la pena di essere interessato, (il proprio rapporto con Dio). Piuttosto, spaventato dalla sua malattia, l’unica cosa che voleva conoscere era il suo destino terreno: sarebbe morto o sarebbe guarito? Quante volte noi stessi ci siamo rivolti a Dio chiedendo qualcosa che non è assolutamente prioritario per noi. Prima di ogni cosa, dobbiamo cercare il Regno di Dio e la Sua giustizia, affinché tutto il resto ci sia sopraggiunto.

Ben Hadad si interessò soltanto alla sua vita terrena, pur sapendo, nella sua paganità, che Eliseo parlava per bocca di dio, … che tristezza! E, in più, come se non bastasse, si rivolse alla persona sbagliata per conoscere la risposta da parte di Dio: Hazael. Il re confidava nel suo servo, il quale, nonostante non sappiamo molto di lui, aveva certamente una posizione di privilegio nella corte del re di Siria. Ma Hazael non era davvero affezionato al re, anzi, al contrario, cercava la sua vita. Quando Hazael sentì la commissione del re, fu ben felice di andare. Ma, quando ascoltò l’oracolo del profeta, che riferì che il re sarebbe guarito, cominciò ad avere strani pensieri per la testa…. “Come posso allora liberarmene? – La sua malattia non è a morte!”. E, mentre Hazael stesso pensava, il profeta Eliseo continuò a dirgli che il re sarebbe guarito dalla malattia, ma sarebbe anche morto, (a causa di qualche altra motivazione) e che Hazael stesso sarebbe presto divenuto il nuovo re di Siria. Il potere aveva accecato ormai Hazael, il cui nome significa “Colui che è visto da Dio”. Forse il poverino pensava di fare qualcosa in occulto a Dio, ma non sapeva che già il Signore aveva preventivato le sue azioni! Il giorno seguente, Hazael, sapendo che la malattia del re non era a morte, prese un lenzuolo, lo bagnò di acqua, e con esso soffocò il re ben Hadad.

Amici, il male, non fa altro che generare il male, in una escalation che porta alla morte. Asteniamoci dal male e piuttosto procacciamo il bene e la pace con tutti. Sarà difficile ma devi lottare con te stesso. Non chiedere a Dio cose sbagliate: queste richieste accelereranno la tua disfatta, piuttosto che fermarla; e, non farti vincere dalla sete di potere e di orgoglio: diventerai altrimenti nemico di Dio e del Suo popolo.

Pastore Gabriele | Accademiajeshuaeuropa.it

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