La Salvezza non è scontata!

tormenti-erigtrimages-13Spesso ascoltiamo che qualche pastore, qualche predicatore o qualche leader religioso prendono grosse sbandate.

Credono che, poiché sono stati usati dal Signore in modo meraviglioso e potente, oramai posso permettersi di dire e di fare quel che vogliono. Ma il Signore come lì mette, così lì toglie. Uomini che hanno abusato del Vangelo credendo che tutto quello che facevano proveniva da Dio. Uomini ispirati a scrivere cantici religiosi hanno pensato che tutto quello che dalla loro mente uscisse, era frutto del Signore. Si sono insuperbiti, inorgogliti, credendo di avere dalla loro parte ancora il Signore Iddio. L’umiltà è quella che precede la gloria, non l’arroganza. Dopo ogni successo spirituale, dopo ogni vittoria sul diavolo e sulle forze demoniache, dovremmo immergerci nella “vasca” dell’umiltà, se non vogliamo correre questo rischio. Dio mise un freno anche per Paolo apostolo, inducendolo a restare umile per l’eccellenza delle rivelazioni che lo stesso Paolo ebbe.

“E perché io non avessi a insuperbire per l’eccellenza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca. Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me; ed egli mi ha detto: ‘La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza’. Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte”‘ (2 Corinzi 12:7-10).

Se tutti i predicatori della terra avessero inciso questo passo nella loro mente, difficilmente cadrebbero, ma il successo spirituale è peggio del successo materiale.
Bisogna stare in guardia contro i pericoli della superbia e dell’orgoglio.
Nessuno dia per scontato di essere convertito, perché l’ eventualità d’ ingannare noi stessi a tal riguardo é altissima.
Molti hanno messo in guardia altri sul pericolo dell’inferno, mentre essi stessi, in seguito, vi sono precipitati. Numerosi predicatori sono finiti in quel luogo di tormento, pur avendo esortato centinaia di volte chi li ascoltava ad applicarsi con attenzione e diligenza a scampare la propria anima. Ci viene ragionevole credere che Dio salverà coloro che, pur annunciando il Vangelo agli altri , rifiutano di essere salvati? Possono fuggire l’ira a venire coloro che trascurano ed abusano delle verità che predicano?

Disse: il predicatore Charles Spurgeon: “Conosco alcuni sarti che vestono vestiti di stracci, mentre confezionano vestiti eleganti per i loro clienti. Ci sono delle cuoche che stentano a vivere, eppure imbandiscono ricche tavolate di cibi succulenti. Credetemi, fratelli: Dio non salverà nessun uomo perché è un predicatore, né perché è un buon predicatore, ma egli salva i peccatori perché li giustifica e li santifica, rendendoli fedeli nell’esercizio del ministero. Badate a voi stessi, dunque, affinché siate ciò che cercate di persuadere gli altri ad essere e crediate con il cuore alle verità che vorreste inculcare nel cuore di coloro che predicate. Colui che vi ha ordinato di amare il prossimo come voi stessi sottintende che dovreste amare voi stessi, e non odiare e distruggere voi e gli altri”.

Ferrentino Francesco La Manna | notiziecristiane.com
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