LA SOCIETÀ MODERNA… UN’INQUISIZIONE CONTEMPORANEA

La vita di oggi per alcuni versi è peggio del rogo dell’inquisizione cinquecentesca.

Spesso consuma le vite di coloro che difficilmente si adattano a questi tempi, l’umiliazione a cui è sottoposto colui che cerca di vivere secondo principi diversi da quelli che la società impone, (pur senza essere nocivi), arde come un rogo che consuma.

Essere una “nullità” in un mondo che esalta il materiale e che raramente tiene conto del valore della persona è uno scontro molto duro. Essere se stessi piuttosto che sembrare ciò che la società vuole da noi è una prova difficile, ma ogni Goliat troverà il suo Davide.

Davide aveva un cuore a secondo del Signore dice la Bibbia, è pur nel suo essere umano era preponderante la volontà di Dio in lui.

Dio stesso aveva creato Davide, il suo cuore, il suo pensiero e il suo carattere ma la ragione divina in lui veniva naturalmente sopra ogni cosa.

Dio desidera che spendiamo la nostra vita appresso a cose del mondo?, no di certo! e più siamo coerenti con noi stessi, più faremo la Sua volontà ovvero: ciò che ha fatto creando proprio noi stessi.

Più cercheremo di formare un “noi stessi mondanamente” più saremo lontani dal Signore.

In questi tempi non c’è nulla (o quasi) che si adatti alla natura, ai ritmi e ai canoni umani secondo la creazione divina.

Non ci si accontenta delle cose fondamentali, la cultura del di più, dell’eccesso, dell’affermarsi a qualsiasi costo, lascia trasparire una società vana carica di concetti inutili.

Il fondamentale non è più fondamentale e l’effimero non è per nulla effimero.

Il nostro tempo sta trasformando il vano in qualcosa di indispensabile e l’essenziale in qualcosa di poco conto, a cui facilmente rinunciamo.

Non esiste più (o poco) il bene comune dell’uomo, ma il bene dell’uomo comune.

Intendiamoci, ciascuno ha un valore inestimabile, è un essere prezioso davanti agli occhi di Dio, ma non essendo in alcun modo paragonabili al Signore egli ci vede tutti uguali. Non esiste una “carriera” spirituale.

Egli non tiene conto del nostro “successo personale” o del nostro ego… sempre che ciò non sia al servizio della Sua gloria.

L’imperativo è vivere la società moderna. Il benessere economico, la ricchezza addirittura, la comunicazione globale, gli obbiettivi sono divenuti ordini perentori. Conquistarli un dovere, possederli una ricchezza, purtroppo a scapito del vero benessere umano.

Vivere assecondando la propria natura (e non parlo di principi o modalità aberranti), ma di realizzare noi stessi lasciando crescere il nostro particolare talento o capacità nel rispetto di se stessi e degli altri.

Di certo non mi convince il pensiero secondo il quale evolvendosi, l’uomo, ha sviluppato altre necessità, altri bisogni altri orizzonti.

A ben pensarci l’uomo nasce privo di bisogni, Dio nella sua creazione lo ha “attrezzato” di tutto: cibo? Sulla terra ce n’è quanto ne vogliamo senza neanche doverci lavorare;

Compagnia? Esistono oggi più di sette miliardi di persone sulla terra, esistono qui materie prime eccellenti come in nessun altro luogo dell’universo. Insomma viviamo in una terra di latte e miele.

Ma quali sono allora i nostri bisogni oltre all’acqua, al cibo, all’amore?

Sono così importanti perché l’uomo prevarichi l’uomo? perché uccida, perché menta o rubi?

Perché pur di ottenerli rinneghi Dio a dispetto di ogni evidenza!

Nulla nell’universo può incrinare l’equilibrio su cui si regge se non l’arroganza dell’uomo.

Egli è l’ago della bilancia, ma non dimentichiamoci mai che Dio ne è il padrone.

Pare un concetto assurdo dire che: “l’uomo non è nato per lavorare?” E non intendo applicarsi a delle mansioni, ma prestare il proprio tempo controvoglia facendo qualcosa che non ama, per procurarci il denaro per comprare cibo o cose che originariamente era disponibile gratuitamente.

…Adoro questo pensiero!

Ovviamente questa è la formula più semplice di questo concetto ma in realtà gli uomini fanno una quantità di cose inutili per gratificarsi.

Gratificarsi è la medicina che lenisce un dolore che non riusciamo a spiegarci…l’esistenza!

Da quando ci siamo allontanati dal fondamento dell’esistenza, Dio, abbiamo cercato altro che ci desse soddisfazione.

Non potendo raggiungere la pace perfetta nell’amore divino ( pur provando piacere momentaneo nel mondo) in qualche modo, restiamo, per così dire a bocca asciutta.

Ed è così che l’umanità e la terra insieme ad essa viene coinvolta in una spirale che attira verso l’oscurità.

Ed è per questo che coloro che vivono, o provano a vivere, ribaltando questo modello di pensiero si trovano la società in opposizione.

Qui, in questo mondo non vale la regola dell’essere felici con poco e se esiste è breve e intaccata repentinamente dal vivere di oggi che corre ad una velocità frenetica, per andare dove poi!

Tutti sanno tutto ma non ci sono saggi, tutti esigono rispetto per se stessi, quindi non c’è rispetto per nessuno, tutti vogliono salire in vetta e poi crollano sugli altri, tutti hanno un loro dio, ma nessuno conosce Dio.

Ed è per questo che il mondo odia chi assomiglia a se medesimo, a ciò che Dio ha creato in lui.

La società, lo sappiamo, odia ogni vera rappresentazione di Dio e la morte di Cristo ne è la testimonianza, e se tu assomigli a te stesso assomiglierai molto a Lui, a sua immagine e somiglianza si dice.

È per questo che ciò che comanda nel mondo proverà costantemente a schiacciarti, perseguitandoti, ed è per questo che il tuo premio sarà grande là dove andrai come merito della tua costanza.

Francesco Blaganò | Notiziecristiane.com

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