LA SOGLIA

L’insegnamento biblico e teso alla comprensione… e questo è certo!

lavora oltre l’intelletto anche se non ce ne rendiamo conto, scava in maniera a noi inconsapevole per renderci consapevoli, ci prepara, cambiandoci, a varcare la “soglia” della vita spirituale.

Ez 47:1 Egli mi ricondusse all’ingresso della casa; ed ecco delle acque uscivano sotto la soglia della casa, dal lato d’oriente; perché la facciata della casa guardava a oriente; le acque uscite di là scendevano dal lato meridionale della casa, a mezzogiorno dell’altare.

La domanda è: “dov’è la porta d’accesso alla “vera” vita spirituale? Dov’è il confine dal quale l’uomo può comunicare con Dio? La rupe dalla quale viene ascoltata la preghiera, la richiesta di guarigione.

Dov’è l’attimo della vera comunione, dove il limite in cui ci si accosta a Dio”.

Dov’è quell’unico varco che gli uomini spesso non vedono, dal quale per timore retrocedono, che talvolta consapevolmente rifiutano e che a volte vorrebbero aggirare.

Nel suo libro il profeta Ezechiele suggerisce in che modo accostarsi alla “soglia” che separa l’uomo da Dio.

Attraverso la visione avuta Ezechiele descrive il modo in cui attraversare il confine tra spirito e materialità.

La rivelazione ci dice che è indispensabile immergersi totalmente, senza riserve, ovvero con fede, per avere accesso alla spiritualità più sincera, ciò perché lo spirito di Dio non può essere intaccato.

La comunione con lo spirito non funziona al 99%, neanche al 99,99% ma solo al 100%! lo spirito si sa, è cosa Santa, pura! e ogni contaminazione tradurrebbe tutto in un’esperienza materiale.

Egli necessita di purezza.

Per fare ciò, essendo inscindibili, certamente dobbiamo perfezionare anche l’anima e la carne.

“Ogni momento di autentica spiritualità è privo di qualsiasi ragionamento umanamente logico. Nessuna “rotella” che gira, nessuna deduzione, niente comparazione o quant’altro possa sperare di arrivare al Signore tramite un ragionamento.

Credo che ogni qualvolta traduciamo una verità rivelata (discesa dall’alto) in un pensiero ragionato, essa può diventare stabile.

Viceversa ogni volta che cerchiamo di trasformare un pensiero calcolato e ragionato in una verità corrompiamo la verità stessa, aprendola a mille altre possibili opzioni”, non arrivando a nulla.

Lì l’uomo ha creato un concetto “comodo” che avvalora un tesi che snatura la verità, è che sostiene: “ogni uno ha la sua verità”. Ovviamente in quanto tale la verità non ha “tagli” differenti.

Chiediamo a Dio il discernimento che viene dall’alto, proprio perché quest’ordine “discendente” non corrompa la purezza dell’evento (rivelazione) originale.

Se permettete vorrei usare una “metafora”: l’acqua che sgorga dal sottosuolo affiora portando con se impurità, emerge carica di ciò che trasporta, a volte si ferma stagnante, a volte scorre su di un letto limaccioso e scura percorre il suo cammino.

quando viene dal cielo, discende pura sulle alture, s’infiltra, raccoglie tra le rocce su cui cade, scivolando in profondità, sali minerali ed altri elementi utili a chi si disseta.

Ezechiele 47:3 Quando l’uomo fu uscito verso oriente, aveva in mano una cordicella e misurò mille cubiti; mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano alle calcagna. 4 Misurò altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano alle ginocchia. Misurò altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano sino ai fianchi. 5 Ne misurò altri mille: era un torrente che io non potevo attraversare, perché le acque erano ingrossate; erano acque che bisognava attraversare a nuoto: un torrente che non si poteva guadare.

IMMERGERSI NELLO SPIRITO

In un altro modo potremmo immaginare la “soglia” come le cortine del tempio. Qualcosa che ci separa, ma che è anche l’unica via d’accesso o alla comunione con Dio.

Quante cose sono necessarie e quante ne dobbiamo abbandonare per trovarci davanti alla “soglia” oltre la quale saremo alla Sua presenza?

Sofonia 1:9 Quel giorno punirò tutti quelli che saltano la soglia, che riempiono di violenza e di frode le case dei loro padroni.

Saltare la soglia, forse, vuole dire cercare di entrare nel luogo sacro senza la giusta disposizione di cuore, senza purificazione.

Cercando con violenza di scardinare la porta d’ingresso, portandosi dietro ” bagagli” non graditi.

Ovvero cercare di approcciare Dio in modo profano come detto sopra, cercando una relazione attraverso l’Io e non attraverso l’Essere.

Relazionando con Dio come se si fosse tra uomini, a tu per tu, come persone che esprimono la loro opinione, cosa certamente impossibile, poiché nel Signore non c’è un modo di vedere, ma la VERITÀ.

Ez 43:8 come facevano quando mettevano la loro soglia presso la mia soglia, i loro stipiti presso i miei stipiti, così che non c’era che una parete fra me e loro. Essi contaminavano così il mio santo nome con le abominazioni che commettevano; perciò io li consumai, nella mia ira.

Non fu sufficiente ai pagani credere o desiderare di conoscere Dio per avere Salvezza. Ma la loro fede permise che Pietro fosse mandato a Cornelio affinché attraverso la predicazione ricevesse lo Spirito Santo.

Così In verità la “soglia” è la fede… Senza la quale lo spirito non opera.

Poiché la fede non ci chiede di indagare, la fede non ha bisogno di risposte, la fede si attiene senza cercare comprensione nella scienza, la fede ha già ottenuto perché è certezza.
La fede è quella “cosa” per mezzo della quale spostiamo là montagne.

Nel passo del Vangelo di Matteo “le nozze del re” egli chiede ad uno dei commensali, come sei entrato qui senza abito di nozze?

Mt 22: 11 Ora il re entrò per vedere quelli che erano a tavola e notò là un uomo che non aveva l’abito di nozze. 12 E gli disse: “Amico, come sei entrato qui senza avere un abito di nozze?” E costui rimase con la bocca chiusa. 13 Allora il re disse ai servitori: “Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”.

Cercare i più disparati modi di avvicinarsi a Dio, pur di non piegarsi umilmente, vuol dire Saltare la soglia “Gesù dice:” Io sono la porta delle pecore e … nessuno viene al padre se non per mezzo di me”.

Gli uomini arrivano fino al punto di avere idoli, false dottrine, i più disparati intercessori… pur di non accostarsi direttamente a Dio tramite Gesù.

Ma se Dio ha dato il Suo Unigenito figliolo a questo fine è certo questo il Suo più ambito intento. Ovvero che gli uomini arrivino a lui senza “saltare la soglia”.

LA NOSTRA SOGLIA È NELLA NOSTRA CHIESA

“La soglia è una pietra posta nel luogo dal quale si entra”.

Lo Spirito Santo mi ha fornito questa mattina, mentre passeggiavo con il mio cane, la spiegazione con la quale concluderei questo scritto”.

Dicevo la soglia è la soglia della casa e non dell’esterno. La soglia come detto prima è l’accesso alla presenza del Signore, alla Salvezza, alla comunione.

Cristo non guarda dal Signore al mondo, ma dal mondo al Signore, per questo viene come uomo.

Ora so anche perché è importante che i credenti restino nella chiesa o nella comunità in cui sono nati.

La soglia è l’accesso a Dio… è l’ingresso di casa, la casa appartiene al suo padrone o agli eredi di questo, cioè a coloro che sono nati in quella casa.

Ora so dov’è la “soglia” per l’accesso alla mia Salvezza… nel luogo in cui sono nato! nella mia casa, là dov’è la mia famiglia spirituale… la mia chiesa.

Sofonia 1:9 Quel giorno punirò tutti quelli che saltano la soglia, che riempiono di violenza e di frode le case dei loro padroni.

Francensco Blaganò | Notiziecristiane.com

copyright©francescoblagano 5/2018

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook