LA VERA FELICITÀ

Sono una delle pecore nate e cresciute nell’ovile del Signore. Intendo dire che sono nata in una famiglia cristiana dove la Bibbia era letta e creduta e la fede in Dio era un fatto scontato. Era un privilegio poter godere della sicurezza e dei benefici che il Signore provvedeva per le famiglie che si affidavano a Lui. Nonostante questo la mia infanzia e la mia adolescenza le ho trascorse senza che io sentissi il bisogno di prendere la decisione di seguire Dio, anzi, vivevo spesso la mia condizione di figlia di credenti come una prigione, accumulando la frustrazione di non poter assaggiare “i piaceri” del mondo. Quindi mi ribellavo spesso agli ordini e ai consigli dei miei genitori considerandoli di vecchia moda e troppo rigidi. Così arrivai nella giovane età a fare conti con i miei fallimenti. A vent’anni mi sentivo spaesata, confusa e soprattutto dominata dal pensiero che la vita non avesse nessun senso. Tutto quello che fino ad allora il mondo mi offrì, non riempì e non colmò il mio vuoto interiore.

Accade che in quel periodo (1990 – gli anni del post comunismo in Romania), venivano distribuiti tramite diverse missioni evangeliche degli opuscoli con brevi messaggi e riflessioni tratti dalla Bibbia che con semplici parole spiegavano il problema reale dell’uomo, la schiavitù del peccato. Mi ricordo come conservai nella mia borsa uno di quegli opuscoli senza nessuna intenzione di leggerlo, ma volli tenerlo perché aveva un bell’aspetto e l’immagine aveva destato la mia curiosità.

Uno dei giorni successivi ero nella pausa pranzo al lavoro e mi misi a leggerlo. Miracolosamente quello che lessi rispecchiò proprio la mia condizione. Le parole furono assai personali e in quel momento capii che Dio mi stava parlando, stava bussando simbolicamente al mio cuore e alla mia mente contemporaneamente, dolcemente e amorevolmente. Mi arresi! Quello fu il momento della mia conversione, della mia nuova nascita spirituale. La pace e la gioia che scaturirono dalla consapevolezza di avere un Salvatore personale, morto di propria volontà per riscattare la mia anima dalla perdizione eterna, mi davano il senso della vera e completa felicità. Sarebbe falso dire che i miei problemi sono subito scomparsi e che le cose sono andate sempre al meglio. Però quello che Dio aveva iniziato nella mia vita allora, era ormai un processo irreversibile. Nonostante io fossi a volte incoerente e incostante, Lui rimase sempre lo stesso: non abusò mai della sua forza e mi riprese pazientemente; non fu mai invadente e mi amò incondizionatamente. Questo Dio è il Dio della Bibbia, il Creatore dell’universo, il Salvatore di tutti coloro che credono nel Suo sacrificio e nella Sua risurrezione. Se vuoi conoscerlo anche tu, cercalo, leggi la Sua Parola e Lui si lascerà trovare.

La mia vita è sostanzialmente cambiata negli ultimi 4-5 anni. Se per un bel po’ di tempo ho riposato comodamente sul cuscino della “salvezza acquisita”, pensando che sia abbastanza, ultimamente ho avuto l’occasione di studiare e di conoscere Dio in maniera più profonda. Ho scoperto che la reazione normale di colui che gode dei benefici della salvezza, è quella di rispondere con il servizio, donarsi interamente, mettersi sotto il giogo del Maestro. Quindi ho scelto di riconoscere Gesù non soltanto come il mio Salvatore personale, ma anche come mio Signore, mio Padrone con pieni diritti sulla mia esistenza.

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