L’albero di sicomoro

ficus_sycomorus_sycamore_fig800Una delle storie più incredibili raccontate nei vangeli è sicuramente la storia di Zaccheo (Luca 19:1-10).

Egli era capo dei Pubblicani ed era un uomo ricco. Aveva l’appalto di riscuotere le tasse in quel distretto di cui gli era stata affidata da parte dei Romani la sorveglianza di altri pubblicani. Ai nostri giorni potrebbe essere paragonato al «capo delle imposte». Doveva essere molto facoltoso, perché era in obbligo di fornire una forte cauzione al Governo Romano per ottenere il posto di appaltatore delle tasse. Senza dubbio aveva poi accresciuto le sue ricchezze con le solite estorsioni dei pubblicani. Gerico, dati i suoi traffici commerciali, era un posto ideale dove un pubblicano potesse arricchirsi v.2.

Zaccheo cercava di vedere Gesù, la folla rappresenta la realtà che credeva di dominare con il suo lavoro e le sue ricchezze, ma in realtà lo sovrastava e gli impediva di “vedere”. Un altro elemento che gli impediva di vedere Gesù era la sua piccola statura, la sua bassezza gli impediva di vedere al di sopra della folla v.3.

Ma cosa fece Zaccheo per vedere Gesù? Corse avanti la folla. Zaccheo si rese conto che non gli era possibile vedere Gesù se non staccandosi dalla folla, dal rapporto ambiguo che aveva con la gente. Salì su di un albero, vincendo l’ostacolo della folla, al costo di apparire con questo gesto ridicolo.

Si è soliti ascoltare commenti su questo passo che mettono in risalto solo i personaggi principali che animano la scena: Gesù, Zaccheo e la folla. Mai invece su un personaggio marginale, direi inanimato: “L’albero di sicomoro”.

Era un albero di grandi dimensioni che poteva raggiungere un’altezza di 20 mt ed una larghezza di 6 mt. Lo si trovava spesso ai bordi delle strade per fare ombra ed è ancora oggi tipico di quelle zone.

Le sue foglie sono simili a quelle del gelso e i frutti ricordano un po’ i fichi. Ma è interessante sapere che le radici di questa pianta emergono all’esterno e formano una scala naturale. Salire su un albero di sicomoro è abbastanza facile e agevole.

Come credenti a volte ci troviamo nelle stesse condizioni di Zaccheo, ovvero non riusciamo a vedere Gesù poiché gli affanni della vita ci avvolgono come una folla. Dobbiamo fare uno sforzo e salire un po’ più in alto per vedere e incontrare di nuovo Gesù; dobbiamo aprirci al cambiamento, alla conversione del cuore e, nello stesso tempo, siamo chiamati ad essere come un sicomoro, ovvero strumento agevole che permette agli altri di fare l’incontro con Cristo Gesù.
Oggi si vive in un mondo piegato dal male e dal peccato. Il mondo di oggi ha bisogno di “sicomori”, persone di fede vera e punti di riferimento stabili.

Gianni Cardillo | Notiziecristiane.com

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