Le conseguenze dei social… disgregano la famiglia?

I social network e i  social media  hanno modificato profondamente il nostro modo di vivere e le nostre relazioni. Quali metamorfosi si sono verificate nelle nostre relazioni? Facebook, Instagram, Linkedin, Tik Tok, WhatsApp quale influenza esercitano sulla nostra vita di relazione o professionale? Con l’uso di questi strumenti cosa abbiamo smarrito e cosa abbiamo ottenuto? Ma soprattutto quali funzioni psitiche emozionali e mentali scatenano?  Quanto è importante rimanere connessi all’infinito? 

  • Facciamo un esempio… Il nostro amico a quattro zampe  è uscito  da  casa e non è tornato, a nulla sono servite le ricerche , non si trova più!   La disperazione incombe e nell’incertezza che gli possa essere accaduto  una disgrazia o abbia ricevuto del male,  accentua il senso di solitudine e smarrimento per  la perdita di un animale domestico a cui si è affezionati. Le medesime  sensazioni vengono provate quando si smarrisce il cellulare, lo documenta uno studio svolto da alcuni ricercatori dell’Università del Kansas; il telefonino non è solo un mezzo di comunicazione, ma è considerato come un’espansione di noi stessi. Perderlo è una tragedia soprattutto nel  ritrovarsi senza rubrica telefonica. Innegabilmente l’apparecchietto di pochi centimetri  permette di inserire note di ogni sorta: la lista dei contatti, gli appuntamenti, i vari promemoria delle ricorrenze o l’elenco della spesa ma soprattutto autorizza il  collegamento con il mondo intero.

Essere immersi nell’era dei social, degli smartphone e dei tablet, l’essere sempre connessi  e ovunque in spazio temporale istantaneo, spinge  tutti a navigare per informazioni, per ricerche o semplicemente per svago. We Are Social a fine giugno 2024 pubblicò le stime  inerente  all’impiego dei cellulari, 5,68 miliardi sono gli  utenti  individuali, ossia il 70% della popolazione mondiale; potremmo definire l’intero pianeta  sofferente da  “dipendenza mobile”?

Si, ammettendo che, in media il tempo trascorso ruota intorno a 350 minuti, all’incirca poco meno di 6 ore di cui il tempo sui social è pari 231 minuti poco meno di 4 ore. Le funzioni  di social networking consentono di instaurare nuovi rapporti amicali, basta un click per estendere le proprie conoscenze virtuali, persone mai incontrate dal vivo. La piattaforma virtuale elimina la  sostanza dell’amicizia reale basata sugli aspetti instaurati nel tempo, attraverso la  conoscenza effettiva di affetto, fiducia e la condivisione antropologica prossemica, cinisica e semiotica

Internet può essere interpretato come modo per evadere dalla realtà quotidiana, cercando riparo in un mondo illusorio e gratificante, in cui l’elemento virtuale  supera le difficoltà e le inibizioni caratterizzate nelle  reciproche azioni reali.

Globalmente  usato da tutti senza limite di età o etnie, rivela un alter ego potenzialmente accessibile, sebbene le azioni vengano percepite in modo coinvolgente ma distaccato, la cui valutazione personale appare priva   di conseguenze dannose per se  stessi o per gli altri; benché nel tempo  affiorino occulti pericoli reali a livello fisico e psicologico.

Uno schermo attraverso il quale può celarsi  la menzogna, falsificando la propria condizione psicologica o rendendo l’immagine fittizia  o totalmente astratta. La virtualità, pone dei rischi e principalmente danneggia la qualità delle relazioni famigliari,amicali e professionali. A chi non è capitato di andare al ristorante e di vedere una famiglia o gruppi di amici riuniti al tavolo per passare del tempo in allegria,  ma anziché scambiare  convivialità hanno la testa chinata verso lo smarthphone?

Quando ero bambina, la mia nonna mi ripeteva spesso una frase “Non accettare caramelle da sconosciuti, Non parlare a nessuno, non fermarti…” un insieme di raccomandazioni recitate;   un rituale prima di uscire di casa. Frequentavo la quinta elementare quando ebbi modo di riconoscere rischi,  i consigli memorizzati della nonna mi evitarono brutte vicende.

Dall’inizio del mondo minacce ed insicurezze insinuano il genere umano. La semantica del caso, legata maggiormente al processo di modernizzazione, accentua i pericoli derivanti dalla civilizzazione, specie in area mediatica. In considerazione dei pericoli del web è necessario informare gli utenti, soprattutto i più giovani; ecco alcuni schemi specificamente impiegati:

– Phubbing, l’atteggiamento di snobbo cosiddetto, è  l’atto di trascurare o ignorare  il proprio interlocutore in un contesto sociale concentrandosi  sul proprio smarthphone

– Phishing, la  truffa informatica effettuata inviando un ‘e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.), motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico- economico

– Sextortion atto aggressivo ed intenzionale di estorsione o minaccia sessuale condotto da un o più  individui, in forma coercitiva psicologica, commesso tramite strumenti multimediali

(e-mail sms chat web-cam)  allo scopo di estorcere  denaro e  ottenere prestazioni sessuali dalla vittima designata,sfruttando materiale sessuale esplicito

– Sexting scambio messaggi, audio, immagini o video  attraverso smartphone o chat di social network il cui carattere è  sessuale o sessualmente esplicito attraverso le  immagini di nudi o seminudi. fenomeno molto diffuso, anche tra i minori.

– Grooming sessuale ( adescamento) azione o il comportamento utilizzato per stabilire una connessione emotiva con una persona vulnerabile – generalmente un minore e talvolta la famiglia della vittima per abbattere le loro inibizioni. Un lento processo interattivo, in cui il cyber predatore si prende cura del mondo psicologico della vittima  attraverso vari contesti,  online, di persona e  altri mezzi di comunicazione. L’obbiettivo è l’abuso sessuale. I bambini che vengono adescati possono manifestare problemi di salute mentale, ansia, depressione, stress post traumatico e pensieri suicidi

                                                                                                                                                           – Pedopornografia è la rappresentazione di atti sessuali in cui sono raffigurati soggetti pre-puberali.

– Pornografia Minorile  rappresentazione degli organi sessuali di un minore di anni diciotto coinvolto in attività sessuali esplicite, reali o dissimulate

Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.” 1Co 7:35

I flirt via social

Negli ultimi anni, parallelamente, un’altra piaga ha raggiunto numeri esponenziali: la rottura dei matrimoni. Una delle cause dominante è imputabile all’utilizzo sconsiderato dei socia network e delle chat: Instagram, Whatsapp, Tinder, Gleender, Badoo o Happn.

Il dating online ha oramai superato il vecchio approccio vis à vis per lasciare spazio al flirting tramite smartphone. L’uso di queste app è aumentato vertiginosamente e l’effetto penetrante condiziona le relazioni di coppia  principalmente quelle in crisi. Il vedersi poco a causa degli orari di lavoro, l’eccessivo stress e pensieri dati dai vari impegni che una coppia deve affrontare possono portare a questo tipo di  atteggiamento derivato da eccessiva distanza e individualizzazione dei partner,;per alcuni la spada di Damocle consiste nel  non volersi sentire un fallimento nei confronti della propria famiglia di origine, ammettendo di aver investito molto in un legame sbagliato.

Il senso di insoddisfazione, percepito maggiormente da uno dei due partner si configura con il senso di stanchezza per non essere considerato seriamente dal proprio coniuge. Ciò turberà, sentendosi scontato e consapevolmente demotivato dall’aver inviato  infiniti  messaggi  (verbali o non verbali)  al vento.  Solitamente alla convinzione del disinteresse  si unisce l’inutilità di interagire con il proprio partner e per l’ennesima volta ritenuta  una perdita di tempo.

La reazione immediata è l’assunzione di un atteggiamento provocatorio nei confronti del partner attraverso la protesta interpersonale, sostituendo  la comunicazione verbale con una comunicazione silenziosa ma  offensiva (come ad esempio decido di non parlarti, ma di parlare via messaggio con altri quando sono con te). Lo scopo di questo atteggiamento è quello di voler punire il partner inaccessibile o egoista e di scuotere il compagno o la compagna nella  speranza di un intervento tempestivo di rivalutazione  del proprio io onde evitare il timore  di smarrirsi.

Negli ultimi decenni le coppie in fase di frustrazione hanno la tendenza di dirottare  verso una gratificazione online con un qualcuno  disponibile, nel trasmettere interesse, attenzione (elementi assenti  da tempo nella coppia).

Questa corrispondenza online procurando benessere, emana anche l’illusione di avere un’esistenza completa e appagante, andando a compensare il vuoto del rapporto reale con un sostituto clandestino online.

Inizialmente l’utente, sentendosi più tutelato, non essendo esposto fisicamente, allaccia e  ritrova vecchie amicizie, con cui  instaura un rapporto confidenziale, facilmente si lascia andare a intimità e carinerie eccessive e in breve tempo si creano relazioni intime, le cui conseguenze contribuiscono ad allargare la crisi  con il proprio partner,  confrontando  la propria relazione con quella sui social, ambita da belle le foto e da gli stati in bella mostra, attrattiva per idealizzare  fantasie di appagamento irreale.

Il fattore deterrente consente l’allontanamento dal proposito di impegnarsi  nel proprio matrimonio e nel partner e, ne aumenta  la probabilità di tradimento, giustificato dalla mancata attenzione  del partner. La tentazione  nell’avventurarsi in nuove  vicende nate sui social. In quasi tutte le coppie l’adulterio riporta, il triste epilogo, dell’essere scoperti da uno dei due coniugi.

Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. 1 Co 7 :32 -34
                                                                                                                                                                        In conclusione credo che sia doveroso ricordare cl’utilizzo dei social network contempla infinite funzioni favorevoli, ad esempio compongono un mezzo pratico ed efficace per mantenere relazioni reali, eliminando distanze e consentendo alle persone di raggiungere i propri cari o amici, specialmente per chi si trasferisce per vari motivi in altre regioni o stati; ciononostante qualcosa sta cambiando nel nostro cervello, influenzando la nostra capacità di attenzione, ma anche la memoria, perció fate attenzione quando usate i social. Cari lettori continueremo a trattare la tematica nei prossimi giorni, Dio vi benedica.

“Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi,riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi.“Efesini 5:15 -16

Lella Francese


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