LE DICHIARAZIONI PRO-PEDOFILIA DI TRE ICONE GAY ITALIANE

L’omosessualità di Pier Paolo Pasolini (1922-1975) fu al centro del suo personaggio pubblico

Anche i suoi amici parlano della sua pedofilia; Roberto Arbasino nel 2005, sempre sulle pagine del supplemento di Liberazione, Queer, scriveva : «Pier Paolo amava i minorenni, un’inclinazione che oggi sarebbe di una riprovazione assoluta».

Fonte: I giorni e le notti e La Repubblica

Il 29 agosto 1949 alla sagra di Santa Sabina a Ramuscello (vicino a Casarsa della Delizia dove Pasolini viveva in quel periodo, lavorando come insegnante a Valvasone) il ventisettenne poeta incontrò un ragazzo di quindici anni e tre cugini, due di sedici anni, il terzo di quindici. Offrì loro dei dolci e propose di accompagnarlo nel prato lì vicino per mangiare dell’uva, lì avvenne che Pasolini cominciò a baciare uno dei ragazzi mettendogli la lingua in bocca e palpandogli le carni poi, sbottonandosi i pantaloni, scacciava fuori il suo membro, facendosi masturbare fino a lussuria soddisfatta, pagando poi il ragazzo lire 10. Tutto ciò avveniva alla presenza di altri tre minori.

Dichiarazione di Pier Paolo Pasolini in seguito alle accuse ricevute

«Non posso e non voglio negare che le dichiarazioni fatte dai suddetti ragazzi rispondono in parte almeno esteriormente a verità. Del resto certi particolari mi sfuggono perché essendo sera di sagra e trovandomi in compagnia di amici avevo un po’ ecceduto nel bere: è appunto da imputarmi all’euforia del vino e della festa l’aver voluta tentare questa esperienza erotica di carattere e di origine letteraria accentuata dalla recente lettura di un romanzo di argomento omosessuale di Gide. Del resto sulle ragioni letterarie e psicologiche che mi hanno spinto a questo e almeno in parte lo giustificano potrò più esaurientemente spiegarmi con coloro che eventualmente mi dovranno giudicare. Non ho altro da dire.»

Fonte: Processo a Pier Paolo Pasolini per atti osceni e corruzione di minore

Mario Mieli, attivista gay e scrittore

Mario Mieli (1952-1983) è stato uno scrittore omosessuale, transessuale, coprofago, attivista gay con problemi di schizofrenia e ricoverato in manicomio. A lui è dedicato il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, finanziato con i fondi pubblici. I suoi pensieri sono stati considerati da Gay.it “stupendi”
Mario Mieli (1952-1983) è stato uno scrittore omosessuale, transessuale, coprofago, attivista gay con problemi di schizofrenia e ricoverato in manicomio. A lui è dedicato il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, finanziato con i fondi pubblici. I suoi pensieri sono stati considerati da Gay.it “stupendi”

Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro.

Dal suo libro Elementi di critica omosessuale, Einaudi, 1977, p. 55.

La società repressiva e la morale dominante considerano “normale” soltanto l’eterosessualità – e, in particolare, la genitalità eterosessuale. La società agisce repressivamente sui bambini, tramite l’educastrazione, allo scopo di costringerli a rimuovere le tendenze sessuali congenite che essa giudica “perverse” […]. L’educastrazione ha come obiettivo la trasformazione del bimbo, tendenzialmente polimorfo e “perverso”, in adulto eterosessuale, eroticamente mutilato ma conforme alla Norma.

Dal suo libro Elementi di critica omosessuale, Einaudi, 1977, p. 17.

Gli eterosessuali maschi proletari sono corrotti: essi accettano di farsi pagare la misera moneta fallofora del sistema per tenere a freno, in cambio delle gratificazioni meschine che ne traggono, la potenzialità rivoluzionaria transessuale delle donne, dei bambini e degli omosessuali.

Dal suo libro Elementi di critica omosessuale, Einaudi, 1977, p. 164.

Nichi Vendola, politico

Nichi Vendola (1958-) è un politico di sinistra italiano. Nel 2017 si è unito civilmente con Eddy Testa. Nel 2016 hanno acquistato il figlio di una indonesiana cittadina statunitense che nel 2018 il Tribunale di Roma ha riconosciuto come loro figlio.
Nichi Vendola (1958-) è un politico di sinistra italiano. Nel 2017 si è unito civilmente con Eddy Testa. Nel 2016 hanno acquistato il figlio di una indonesiana cittadina statunitense che nel 2018 il Tribunale di Roma ha riconosciuto come loro figlio.

[…] Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualitàad avere rapporti tra loro, o con gli adulti – tema ancora più scabroso – e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia e dalla procreazione. Le donne, da questo punto di vista, sono notevolmente più sensibili. Ma il Pci non è un organismo matriarcale”.

Fonte: La Repubblica

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