Le sue prigioni… il carcere di “Angola” in Louisiana

image (2)Sono rimasto colpito e commosso da un video-documento appena visto, nel Cd si raccontano le “storie” vissute nel carcere americano di massima sicurezza di “ANGOLA” in Louisiana.
Il carcere di Angola si chiama così per via degli schiavi che un tempo furono portati li, in Luisiana, da navi negriere.
In quel luogo si trovano persone incarcerate con molti anni di pena da scontare, ergastolani o condannati a morte.
Davanti alla video-camera raccontano di come in carcere hanno trovato il Signore.
Alcuni Pastori hanno ottenuto il permesso di predicare in quel luogo, così sono sorte chiese, diverse chiese e ciò a fatto la differenza.
Le persone parlano delle loro vite precedenti, di come erano prima di entrare in quel luogo, dei reati atroci da loro commessi.
Gregory racconta la sua storia, ha una catena tatuata intorno al collo e il marchio 666 su di una spalla. Voleva morire in modo eclatante e con un’ascia da lui costruita nel carcere, ha fatto una strage.
Una frase che colpisce di quest’uomo è ” Qui ci ricordano sempre chi siamo, ci viene ricordato ciò che abbiamo fatto, rapinatori o assassini, stupratori o pluri-omicidi”
Ma ( penso io ) Dio ha un’altro punto di “vista”  Egli vede il contenuto di un’uomo, il suo potenziale e guarda alla sua salvezza.
I detenuti parlano di Dio con profondo amore, raccontano di come Dio ha cambiato le loro vite.
Emerge fortemente e si sente a pelle, l’amore che Dio prova per loro, traspare dalle parole udite. Certo l’amore loro per Dio, ma ancora di più l’amore di Dio per loro!
Ho l’abitudine a prendere appunti sulle mie riflessioni.
Quella sera ero già nel letto, senza i miei occhiali e sopratutto senza nessuna voglia di alzarmi. Ma con un grande bisogno di scrivere.
Dissi a mi moglie: ” Hai voglia di prendere qualche nota per me?”
Lei paziente trovò carta e matita
Ah … la mia meravigliosa controparte convenevole. Quanto ti voglio bene! … Ancora di più quando non mi dici di no! Grazie Signore!
“Il Signore è splendido” Dissi ad occhi chiusi, mentre assaporavo questa “verità”…
“L’uomo da sempre imputa al Signore ciò che gli accade”…
Il Generalmente le cose buone le archiviamo in modo frettoloso, diciamo sovente:
“Grazie a Dio” gratuitamente e con poca consapevolezza.
Anche chi non crede usa questa espressione a mo’ di tutela, tipo “non si sa mai”
Le cose brutte, sconvenienti o pesanti, quelle sono sempre ” colpa di Dio “Provengono da Dio e sono a lui imputabili.”
Se esistesse veramente un Dio o “Se ci fosse Dio”… e così via.
Dio invece è infinitamente buono, lascia correre, Egli ci lascia parlare guardando oltre, mirando al suo intento, la salvezza.
Ogni uomo ha la sua indole il suo cammino, il mondo lo ha plasmato, lo ha forgiato in una data maniera. Egli ha la sua personalità e il suo bagaglio, in parte acquisito in parte ereditato.
Il peccato che da millenni lavora come un tarlo, ha corroso l’uomo nel suo interiore, ma da fuori non appare nulla… non si vede.
Molte persone hanno nel loro interiore nel loro animo insoddisfazione, cattiveria. La malvagità ha carpito il loro “io”  servono il male e il male si serve di loro. Catturati in sinistre catene pare abbiano un solo cammino davanti a loro.
Dio non vede ciò, egli guarda alla Salvezza dell’ uomo, di ogni uomo, non essendoci nessun giusto, non c’è distinzione.
Gesù non disse all’uomo crocifisso accanto a lui:” Hai sbagliato arrangiati!” Quando quell’uomo levò la voce a Dio fu ascoltato.
Qualcuno in questi giorni, chattando su un noto Network mi ha detto ” Gridare all’eterno”,  anche con Dio bisogna alzare la voce! In risposta gli ho fatto notare che “gridare” o “alzare” la voce all’Eterno può semplicemente voler dire: rivolgerla verso l’alto, verso il cielo.
Così pensavo e dettavo la mia riflessione …
Grande è il Signore.
Dio ti aspetta lungo il tuo cammino, Adamo scelse la sua strada, come molti nella Bibbia, non per questo furono privati della Divina Salvezza.
Ogni cosa lascia nella nostra anima un residuo perenne, ora quello che viene dal bene eleva portandoci verso Dio. Quello che viene dal male trattiene portandoci verso il “basso”. Esiste un solo modo per cancellare i residui negativi dalla lavagna della nostra anima. La Salvezza che viene da Dio.
Seguendo il filo del mio discorso mentale, continuavo… ” grande è il Signore” ti aspetta lungo il tuo cammino, lascia che tu lo percorra anche quando è cruento, senza mai discostarsi da te.
Dio non fermó Mosè prima che diventasse un’assassino, non fermò Davide prima che diventasse adultero e assassino anch’esso.
Egli vede, sa se il tuo cuore è per lui, che tu sia assassino o meno. Dio vede oltre.
Volti bianchi o di colore, si alternano nel racconto, scorrono sul video. Narrano le loro incredibili esperienze criminali. Cose indicibili commesse da uomini colmi di rabbia, su altri uomini.
Parlano di come, conducendo una vita inconsapevole, si sono trovati davanti ad una giuria, ad una condanna.
Parlano di come uno dei carceri più duro al mondo, in cui staranno a vita, li mette alla prova. Li umilia, li distrugge psicologicamente e fisicamente fino a fargli desiderare la morte, la propria morte.
“Poco male” dice l’uomo comune, con quello che hanno commesso! Ma Dio non ha la stessa visione. I miei pensieri non sono i vostri pensieri dice il Signore.
La vita ha colmato la sua “misura” il vaso è pieno! Stracolmo di spazzatura emana il suo fetore, intorno ad esso non c’è nulla. Non c’è più la società civile, non ci sono famiglie o amici, datori di lavoro o colleghi, negozi o strade o semafori. In quel luogo ci sono altri assassini, altri condannati, alcuni per sempre, alcuni a morte, persone per le quali non fa tanta differenza uccidere o essere uccisi, persone per le quali il timore, la paura sono costanti, notte e giorno.
Li esistono solo loro, una possibile morte suicida e Dio!
“Grida all’Eterno Egli ti risponderà”.
Dice un detenuto: “Mia madre, una donna cristiana, mi ricordava spesso questa cosa. Quando non avrai via d’uscita rivolgiti al Signore Egli ti risponderà.
Il quel luogo di solitudine dove non c’è distrazione, dove i sentimenti sono reali (la disperazione è disperazione vera), dove non c’è alterazione, esaltazione dell’io, un uomo grida al Signore.
Alcuni danno la loro testimonianza “ho sentito la voce del Signore” in quel momento ho provato l’amore che Dio ha per me, in quel momento sono stato liberato!
Ho provato una sincera gelosia per l’amore che quegli uomini manifestavano in e per Dio.
Anche a me il Signore ha dato una risposta tra le mie riflessioni.
E mi domando: ” quegli uomini, lontani da quel luogo, lontani da una condanna all’ergastolo o a morte, costretti a vita in un luogo di disperazione. Quegli uomini altrove, avrebbero trovato il Signore?
Forse avrebbero cambiato vita? Forse sarebbero morti in un conflitto a fuoco  con la polizia? O per mano di un’altro malvivente? Forse sarebbero diventati uomini “normali” avrebbero “svoltato” trovando una compagna o una famiglia? Ma! … Ma? … Ma … Avrebbero mai gridato all’eterno?
Dio in qualche modo ha scelto quegli uomini, ha visto il loro cuore. Egli sa, che seppur avvinghiato, catturato, stritolato dal male, sa! che in quel cuore c’è amore per lui. Sa che una volta liberato lo amerà per sempre. Sa che un cuore così sofferente una volta libero, non sarà tiepido o doppio, ma devoto e sincero.
Ma, coloro che sono stati uccisi da quegli uomini? Colei che è stata violentata? Come avranno la loro giustizia? Non ci è dato di saperlo. Dio non ci dice cosa fu di Abele, di Uria o di chi altro.
II Samuele capito 11 versi… Davide si rende colpevole di adulterio e di omicidio.
14 La mattina seguente, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mezzo di Uria
15 Nella lettera aveva scritto così:” Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia”
Quale assurda cattiveria!
Dio non risparmia a Davide la punizione che gli aspetta…
II Samuele capitolo 12 versi…
9 Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai fatto uccidere Uria, l’ittita, hai preso per te sua moglie e hai ucciso lui con la spada dei figli di Ammon.
10 Ora dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, perché tu mi hai disprezzato e hai preso per te la moglie di Uria l’ittita”
11 Così dice il Signore:” Ecco io farò venire addosso a te delle sciagure all’interno della tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che si unirà a loro alla luce di questo sole.
Romani capitolo 8 versi…
7 Infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo
8 e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio
9 Voi però non siete nella carne ma nello spirito, se lo spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo spirito di Cristo, egli non appartiene a lui.
10 Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito da vita a causa della giustificazione.
11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
image (2)
Francesco Blaganò | notiziecristiane.com

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook