Lesbica si converte dopo aver avuto dei sogni sul rapimento in cui Dio le dice di ravvedersi

Brasile – Mi chiamo Kamila Thais sono stata abbandonata quando avevo soli 8 mesi, insieme alle mie tre sorelle. Sono cresciuta con mia nonna (tra l’altro molto violenta) in una famiglia cristiana, ma completamente perturbata. Sono cresciuta ribelle contro tutto e tutti, con la mancanza dei genitori.

A 16 anni ho cominciato a lavorare ed è stato lì che ho cominciato ad approcciarmi con le donne. Sono stata con la mia prima ragazza e il mio modo di vedermi è cominciato a cambiare: ho iniziato ad atteggiarmi come un uomo. A 18 anni ho deciso di mollare tutto e di “accettarmi” (mia mamma già aveva dei sospetti); non ne potevo più, volevo essere rispettata. Mi sono allontanata da Dio a 12 anni, quando non volevo più saperne della chiesa. Sono cresciuta con molti problemi emotivi. A 18 anni avevo iniziato ad uscire con gli “amici”, a bere e a fare uso di droghe, e a 19 avevo conosciuto degli spacciatori LGBT, e sprofondavo sempre più in basso. Ho cominciato a frequentarmi con tante donne; non riuscivo a fermarmi (fino a rimanere fuori casa per 5 giorni consecutivi). Rientravo strafatta, ubriaca, drogata. Ho cominciato a vendere droga, e con questo sono iniziati gli scontri con uomini o donne. Mi sono ritrovata con la pistola dei trafficanti puntata in faccia, ma oggi credo che Dio è stato sempre al mio fianco. Andavo a letto con le donne per soldi e ho iniziato ad essere dipendente dalla cocaina. A 20 anni ho conosciuto una donna che avrebbe cambiato la mia vita. Ho finito per unirmi molto a lei e a soffrire molto. Sono stata delusa e sono entrata in depressione. Ho passato alcuni mesi in una profonda depressione nella quale ogni giorno provavo ad uccidermi, ma non ci riuscivo mai: qualcosa mi proteggeva sempre. A volte, nonostante convivessi, non ero felice della mia vita. Tutto era sbagliato, non sentivo più quella felicità, quella falsa felicità che mi stava trascinando nell’abisso.

Un giorno, in cucina, ho preso quattro bustine di veleno per topi e, nella disperazione, le ho ingerite. Sapevo che sarei morta, che non sarei più tornata indietro, ma Dio stava sempre con me. Ho cominciato a stare male, il battito cardiaco si è accelerato e nella disperazione ho iniziato a piangere e a chiedere a Dio perdono, ché volevo uscire da quella vita! Dio si è preso cura di me. Non ho avuto nessun problema di salute. Dopo aver pregato, tutto il dolore è passato. Ma ho continuato a vivere, nelle droghe, nell’alcol. Avevo avuto alcuni sogni strani sul Rapimento, in cui io rimanevo sempre. Una voce mi diceva che se non mi fossi ravveduta, sarei rimasta. Finché un giorno ho deciso di lasciare la donna con cui stavo e tornare a casa. Ero da alcuni giorni a casa, ma ancora non cambiava nulla: sentivo ancora quel vuoto e quella tristezza, senza Dio. Finché un giorno Dio mi mostra l’ultimo sogno, per mezzo del quale ho deciso di convertirmi. Era sul Rapimento.

ECCO, IO VI DICO UN MISTERO: NON TUTTI MORREMO, MA TUTTI SAREMO TRASFORMATI, IN UN MOMENTO, IN UN BATTER D’OCCHIO, AL SUONO DELL’ULTIMA TROMBA. PERCHÉ LA TROMBA SQUILLERÀ, E I MORTI RISUSCITERANNO INCORRUTTIBILI, E NOI SAREMO TRASFORMATI. 1 CORINZI 15:51-52

Mi trovavo di fronte a Dio (mi sentivo così piccola e sporca come mai prima). È stata l’esperienza più incredibile che abbia mai avuto con Lui; eppure è stata così reale. Dio mi diceva di ravvedermi perché stava tornando e voleva usarsi di me. Quel giorno mi sono svegliata piangendo e ho deciso di cambiare.

PERCHÉ IL SIGNORE STESSO, CON UN ORDINE, CON VOCE D’ARCANGELO E CON LA TROMBA DI DIO, SCENDERÀ DAL CIELO, E PRIMA RISUSCITERANNO I MORTI IN CRISTO; POI NOI VIVENTI, CHE SAREMO RIMASTI, VERREMO RAPITI INSIEME CON LORO, SULLE NUVOLE, A INCONTRARE IL SIGNORE NELL’ARIA; E COSÌ SAREMO SEMPRE CON IL SIGNORE. 1 TESSALONICESI 4:16-17.

amorepurogesu.com

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