L’evangelizzazione dei giovani “atipica e alternativa” del millennio

L’evangelizzazione, o per meglio dire il modo di vedere la predicazione dell’evangelo, nei giovani cristiani di oggi sembra sia un po’ cambiata, rispetto la nostra generazione.

Cosa intendo? Innanzitutto bisogna essere consapevoli che la nostra nazione rimane tra le prime nella classifica mondiale ad essere una nazione con un popolo pigro, e distratto, pertanto statistiche tali possono influire e  ripercuotersi nei pochi stimoli, verso quello che dovrebbe succedere nella proclamazione dell’evangelo con un contatto tu per tu e di persona, in luoghi pubblici o privati , piazze, strade, infrastrutture ecc.

I Giovani di oggi si muovono sempre di meno. Stanno ore seduti a scuola e anche a casa davanti alla tv o al computer. Sono pigri.

Buttati sul divano a seguire la puntata di una fiction, magari mangiando uno snack, o seduti per chattare o mandare messaggi su Facebook al pc. Statistiche parlano di una generazione seduta, con oltre il 60% degli adolescenti che trascorre tra le 10 e le 11 ore quotidiane tra la sedia in classe e la poltrona di casa. Persino la televisione, dopo anni di calo,  sta tornando tra le abitudini dei ragazzi e quando si spegne la tv, si accende il computer, soprattutto di notte. Questa fotografia della generazione dei ragazzi ‘pigri’ emerge dall’edizione 2011-2012 dell’indagine “Abitudini e stili di vita degli adolescenti”, realizzata dalla Società italiana di pediatria (Sip), che ha coinvolto un campione nazionale rappresentativo di 2081 studenti.

Noi come genitori dobbiamo fronteggiare questo problema, cercando di educare i giovani al movimento e dare la buona testimonianza nel non isolarsi in un mondo parallelo ovvero quello del web.

Così forse si pensa che evangelizzazione non vuol dire più parlare alla gente di GESÙ, perché in un mondo web, ormai è una cosa fuori stile e non di moda e un po’ si ci vergogna anche, se poi mi vedessero per strada mi prendono per bigotto… Se si può parlare con amici nei social network, perché devo andare in giro a parlare di Gesù?

Si può parlare di Gesù anche in privato via Chat e magari “comportarsi bene” da vero cristiano ,aiuterebbe forse a suscitare domande al collega di università, o il collega di lavoro? e quindi poi testimoniando bene, chissà verrebbe a Cristo?

La predicazione del Vangelo non è mai fuori moda! Non è sostituita dal web, social network o chissà cosa altro.

Chiaramente si ci può usare il web per la predicazione del vangelo, ma non deve essere motivo di non andare fuori a predicare dove la battaglia è viva, nel cuore della città o paese…!

Dove é l’evangelizzazione corporativa?
Dove si fa Chiesa quando si ci sta fermi?
Dove si trova la squadra compatta e unita nella preghiera?
Dove si ci cerca di raggiungere la gente?

Una evangelizzazione che si muove nella movida e una evangelizzazione d’impatto!!! Quando si evangelizza nel cuore della città, il popolo di DIO fa rumore e non é isola, bensì corpo.

Noi adulti Chiesa Evangelica di CRISTO abbiamo una grande responsabilità, fare di tutto per poter portare i nostri giovani fuori a predicare l’evangelo, come i nostri “padri “spirituali nella fede ci hanno insegnato!

Impossibile questo? No…! Difficile probabilmente, ma dipende da noi dare il buon esempio per essere e ritornare alla predicazione aperta e d’impatto.

Ernesto Scilipoti | Notiziecristiane.com

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