Nella Sacra Bibbia vi sono insegnamenti elementari e più complessi, secondo quello che è asserito in essa:
Ebrei 6:1-3 – Perciò, lasciando l’insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello perfetto, e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, della dottrina dei battesimi e della imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno. E così faremo, se pur Dio lo permette.
Questa dottrina risale all’Antico Testamento, e diventa necessario comprenderne il pieno significato e gli utilizzi corretti.
Innanzitutto chiariamo che si tratta di un gesto simbolico: non è la mano di chi si impone che determina nulla di particolare o di esoterico! E’ il gesto che, essendo accompagnato dalla preghiera e dalla fede sia di chi impone le mani sia di chi riceve l’imposizione, mette in moto il braccio del Signore.
Matteo 21:22 – E tutto ciò che chiederete in preghiera, avendo fede, lo otterrete
Ebrei 11:1 – Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono
Toccando la persona, si chiede al Signore di far scendere su di lei la Sua grazia, la Sua benedizione e, allo stesso tempo, si prega, si intercede affinché il Signore agisca.
La mano ha un’importanza fondamentale per l’uomo, ecco perché Dio si serve di questo gesto, alle volte addirittura istintivo di imporre le mani, per manifestarsi, esprimere la Sua tenerezza, la Sua protezione, la Sua grazia e la Sua volontà di guarirci.
Antico Testamento: Scelta dei Leviti e dei capi del popolo
Nell’Antico Testamento l’imposizione delle mani era un atto simbolico di dedicazione, consistente nel posare le mani su una persona o un animale per trasmettergli una potenza, un dono o una maledizione.
In particolare le mani venivano imposte per consacrare i Leviti al ministerio sacerdotale e i capi del popolo come fece Mosè scegliendo Giosuè alla guida del popolo di Dio. Allo stesso modo, Giacobbe trasmise autorità sulle tribù attraverso l‘imposizione delle mani.
Genesi 48:14 – Allora Israele stese la sua mano destra e la posò sul capo di Efraim che era il più giovane, e posò la sua mano sinistra sul capo di Manasse incrociando le mani, benché Manasse fosse il primogenito
Numeri 8:10 – Farai avvicinare i Leviti davanti al SIGNORE e i figli d’Israele imporranno le mani sui Leviti
Numeri 27:18-20 – Il SIGNORE disse a Mosè: «Prendi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo Spirito; imporrai la tua mano su di lui; lo farai comparire davanti al sacerdote Eleazar e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini in loro presenza, e lo farai partecipe della tua autorità, affinché tutta la comunità dei figli d’Israele gli obbedisca
Antico Testamento: Offerta del sacrificio
L’imposizione delle mani diventava anche importante nel momento in cui si offriva un sacrificio al Signore. Attraverso questa imposizione le iniquità transitavano sul capro in offerta.
Numeri 8:12 – Poi i Leviti poseranno le mani sulla testa dei tori e tu ne offrirai uno come sacrificio per il peccato e l’altro come olocausto al SIGNORE, per fare l’espiazione per i Leviti
Levitico 1:4 – Poserà quindi la sua mano sulla testa dell’olocausto, che sarà gradito al suo posto, per fare l’espiazione per lui
Levitico 16:20-22 – E quando avrà finito di fare l’espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l’altare, farà accostare il capro vivo. Aaronne poserà ambedue le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra esso tutte le iniquità dei figliuoli d’Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di questo, lo manderà via nel deserto. E quel capro porterà su di sé tutte le loro iniquità in terra solitaria, e sarà lasciato andare nel deserto
Quindi, riassumendo, nel Vecchio Testamento la dottrina dell’imposizione delle mani era praticata fondamentalmente per trasferire qualcosa a qualcuno: un compito sacerdotale o civile, ovvero il peccato nel caso degli olocausti. Sappiamo che le azioni del Vecchio Testamento sono state completate nel Nuovo Patto in Cristo Gesù e che dette cose sono un’ombra per le azioni future, ma viene naturale chiedersi nel Nuovo Testamento cosa si dice a riguardo dell’imposizione delle mani.
Colossesi 2:17 – tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo!
Nuovo Testamento: La trasmissione della benedizione e la ricezione dello Spirito Santo
Nel Nuovo Testamento l’imposizione delle mani ha molti significati, e resta ugualmente in piedi come pratica spirituale essendo stata praticata direttamente dallo stesso Signore Gesù Cristo.
Matteo 19:13-15 – Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli sgridarono coloro che glieli presentavano. Gesù però disse: Lasciate i piccoli fanciulli e non vietate loro di venire a me, perché di tali è il regno dei cieli. E imposte loro le mani, si partì di là.
Marco 10:15-16 – In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrerà punto in esso. E presili in braccio ed imposte loro le mani, li benediceva
Atti 8:14-17 – Allora gli apostoli, che erano a Gerusalemme, saputo che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio, mandarono da loro Pietro e Giovanni. Essi andarono e pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo; infatti non era ancora disceso su alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Quindi imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Allora imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo
Atti 19:5-6 – Udito questo, furono battezzati nel nome del Signor Gesù; e dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su loro, e parlavano in altre lingue, e profetizzavano
Nuovo Testamento: La guarigione
Un altro aspetto importante che veniva assecondato attraverso l’imposizione delle mani, era la guarigione degli ammalati. Anche qui, Gesù diede l’esempio, seguito in questo dai discepoli.
Marco 6:4-5 – Ma Gesù diceva loro: «Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua. E non vi poté fare alcuna opera potente, ad eccezione di pochi malati a cui impose le mani e li guarì
Marco 8:22-23 – E vennero in Betsaida; e gli fu menato un cieco, e lo pregarono che lo toccasse. Ed egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuori dal villaggio, e sputatogli negli occhi ed impostogli le mani, gli domandò: Vedi tu qualche cosa?
Luca 4:40 – Al tramontar del sole, tutti coloro che avevano degli infermi colpiti da varie malattie li condussero da lui; ed egli, imposte le mani su ciascuno di loro, li guarì
Marco 16:17-18 – Or questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: Nel nome mio cacceranno i demoni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti; e se pur bevessero alcunchè di mortifero, non ne avranno alcun male, imporranno le mani agl’infermi ed essi guariranno
Atti 9:17 – Anania dunque andò ed entrò in quella casa; e, imponendogli le mani, disse: Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo
Atti 28:8 – Or avvenne che il padre di Publio giaceva a letto, malato di febbre e di dissenteria; Paolo andò a trovarlo e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì
Nuovo Testamento: La conferma del ministero
Atti 6:5-6 – E questo ragionamento piacque a tutta la moltitudine; ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e Nicola, proselito di Antiochia; e li presentarono agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani
Atti 13:2-3 – Or, mentre celebravano il servizio al Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati. Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono
I Timoteo 4:14 – Non trascurare il dono che è in te, il quale ti fu dato per profezia quando ti furono imposte le mani dal collegio degli anziani
II Timoteo 1:6 – Per questa ragione ti ricordo di ravvivare il dono che è in te per la imposizione delle mani
Riassumendo, dunque, anche nel Nuovo Testamento l’imposizione delle mani è una pratica che è stata riconosciuta attraverso il ministero prima di Gesù, poi dei Suoi discepoli. Però dobbiamo sottolineare alcune cose importanti:
- L’imposizione delle mani avviene attraverso chi è titolato a farlo.
Il cristiano che pratica l’imposizione delle mani deve essere titolato a farlo, e il titolo viene naturalmente ad essere l’unzione dello Spirito Santo e lo stato di grazia del credente all’esterno della Chiesa e/o nella tua vita nel momento in cui preghi per un malato affinché possa essere guarito o affinché un fratello o una sorella ricevano lo Spirito Santo in una riunione di preghiera fatta per esempio in casa.
Nel caso invece in cui noi abbiamo una preghiera in Chiesa ovvero si portano i malati avanti al pulpito per una preghiera di guarigione, sarà cura degli anziani della Chiesa praticare l’imposizione delle mani. A maggior ragione, poi, quando si parla di conferma al ministero o della ricezione dello Spirito Santo. A conferma di quanto detto possiamo anche leggere il seguente versetto
I Timoteo 4:14 – Non trascurare il dono che è in te, che ti è stato dato per profezia, con l’imposizione delle mani da parte del collegio degli anziani.
In Atti 8 notiamo che in Samaria il diacono Filippo attese che la comunità di Gerusalemme inviasse due apostoli, Pietro e Giovanni, per esercitare il ministero della imposizione delle mani affinché i samaritani ricevessero il dono dello Spirito Santo. Questo ci fa anche pensare che se non vi sono necessità impellenti, diciamo, è sempre opportuno rimandare alla Chiesa l’esercizio della funzione dell’imposizione delle mani, e questo, ripeto, solo per non essere troppo “leggeri”. Non è ne uno scherzo ne una finzione. Il dono del Signore, in qualunque maniera, e a ciascun credente, viene confermato dal Collegio degli anziani.
Giacomo 5:14-15 “Qualcuno di voi è infermo? Chiami gli anziani della chiesa, ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore, e la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo risanerà, e se ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati
Vivere nella Chiesa, significa vivere come membra del Corpo di Cristo (I Corinzi 12), e poiché vi è diversità di doni, ogni anziano riceve il dono di manifestare lo Spirito per il bene di tutti. Lo Spirito dona un messaggio di sapienza ad uno e di scienza all’altro; ad un altro, lo stesso Spirito, dona fede, ad un altro ancora, l’unico e stesso Spirito, concede i doni di guarigione. E’ volontà di Dio che vi sia complementarità dei carismi affinché possiamo sentire il bisogno gli uni degli altri e ciascuno abbia il suo posto unico e, insieme, nel complesso, possiamo riunire la ricchezza immensa di Cristo.
- L’imposizione delle mani avviene solo per i casi descritti sopra.
Oggi, nelle Chiese, si fa troppo presto ad imporre le mani e a volte il gesto diventa puro spettacolo, con i risultati che il Vangelo viene messo in ridicolo. In queste Chiese moderne, purtroppo, le mani hanno molta attività, mentre le ginocchia per lodare Dio hanno perso molto terreno. Sarebbe meglio che si tenesse tra le mani una Bibbia aperta per leggere bene il pensiero del nostro Signore Gesù Cristo, piuttosto che usare le mani a sproposito.
Con la imposizione delle mani si vorrebbero finanche cacciare i demoni, ma se leggiamo attentamente la Parola di Dio, ed in particolare il Nuovo Testamento, notiamo che Gesù e gli Apostoli hanno sempre cacciato i demoni soltanto con la parola e mai usando tale gesto simbolico.
- L’imposizione delle mani non si opera nel caso di indemoniati.
Tutte le persone che esercitano un ministero per il quale devono anche imporre le mani, dovrebbero sempre cominciare a prepararsi con la preghiera e il digiuno, non dimenticando mai che è nel nome di Gesù, e non nel loro nome, che impongono le mani, “nel mio nome” dice Gesù in Marco 16:17.
Bisogna, pertanto, sviluppare un atteggiamento interiore di povertà di fronte al ministero che comporta l’imporre le mani, prendere coscienza di essere “servi” e strumenti e che tutta la nostra ricchezza viene da Cristo.
- L’imposizione delle mani non si opera nel caso di indemoniati.
Matteo 8:16 – Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati
Matteo 17:18 – Gesù sgridò il demonio e quello uscì dal ragazzo, che da quel momento fu guarito
Matteo 17:21 – Or questa specie di demoni non esce se non mediante la preghiera e il digiuno
Marco 1:25-26 – E Gesù lo sgridò, dicendo: Ammutolisci ed esci da costui! E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui
Marco 5:8 – Gesù, infatti, gli diceva: Spirito immondo, esci da quest’uomo
Marco 9:25-26 – Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non rientrarvi più. Lo spirito, gridando e straziandolo forte, uscì
Luca 9:42 – E mentre il fanciullo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e lo torse in convulsione; ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il fanciullo, e lo rese a suo padre
Luca 10:17 – Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel tuo nome
Atti 16:18 – Così fece per molti giorni; ma essendone Paolo annoiato, si voltò e disse allo spirito: Io ti comando, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei. Ed esso uscì in quell’istante
Gli apostoli non imposero mai le mani sopra gli indemoniati, e così fece il Signore Gesù Cristo. Ci pare opportuno imitarli da questo punto di vista.
Nelle comunità cristiane, queste manifestazioni extrabibliche stanno attirando tantissime persone che si recano in massa non per ascoltare la Parola di Dio, ma per assistere a manifestazioni spettacolari e umane. L’uomo di Dio ha il dovere di attirare le anime non a queste idiozie ma al Signore Gesù Cristo, e capire bene se queste anime sono nate di nuovo, se il Cristo è diventato il Signore della loro vita, e se hanno accettato Gesù come loro personale Salvatore.
I Timoteo 5:22 – Non aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per non farti complice dei peccati altrui. Conservati puro.
Gabriele Paolini – notiziecristiane.com
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