L’Italia diventa ‘gender free’, la teoria del ‘terzo sesso’ arriva anche da noi

Via libera ai cartellini per il ‘terzo sesso’ in tutti i luoghi pubblici.

Una città totalmente “gender free”, ma questa volta, purtroppo, si parla proprio dell’Italia. Succede infatti a Reggio Emilia, dove il Comune ha recentemente disposto l’adozione di un protocollo totalmente orientato verso la comunità Lgbt. Non solo norme per contrastare le discriminazioni per motivi sessuali, ma una vera e propria rivoluzione che sta coinvolgendo tutti i luoghi pubblici.

Asl, Università, Istituto penale, uffici del Comune e della Provincia, fino ai cantieri: da oggi sarà possibile identificare persone del cosiddetto “terzo sesso” e verrà contemplato l’alias scelto per questa “transizione”. Così, a completare il tutto, saranno i bagni pubblici, che non prevederanno più soltanto l’opzione maschio/femmina ma anche un’alternativa ibrida tra i due.

Festeggiano i membri della comunità “Arcigay” di Reggio Emilia, grati al sindaco per queste assurde iniziative. Ma le richieste del mondo Lgbt non si fermano qui, come se quello fatto finora non bastasse. Diverse sono le pressioni che arrivano alle istituzioni regionali per approvare una legge sulla maternità surrogata.

Vocecontrocorrente.it

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