
Nella Bibbia, Gesù si rivolse a Simone con queste parole: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” (Matteo 16:18).
Questo è un brano cruciale nel cristianesimo, particolarmente rilevante per la dottrina cattolica, dove si interpreta come l’assegnazione del primato di Pietro come primo papa.
Ma, secondo la Sacra Scrittura, qual’è l’interpretazione esatta?
Innanzitutto, il verso che abbatte completamente il muro sul quale il Cattolicesimo ha costruito la dottrina del papato, è nel Vangelo di Matteo 23:9, dove lo stesso Gesù Cristo, rivolgendosi ai Giudei, ordinò e disse: “Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.”
Con ciò Gesù non intende proibire ad un figlio di chiamare padre il suo genitore. La parola “padre” è usata qui per indicare autorità, preminenza, diritto di comandare e di rivendicare per se riverenza ed ubbidienza, in questo senso Dio solo può essere chiamato Padre, e non è lecito dare questo titolo agli uomini. Ecco, perché secondo Gesù è vietato attribuire ad un uomo il titolo di “papa” e “santo padre”.
Ma continuiamo con la spiegazione:
“ed Io (Gesù) altresì ti dico, tu sei Pietro…”
Come Pietro aveva detto, per rivelazione celeste: «Tu sei il Cristo», così Gesù gli dice: «Tu sei Pietro». In questo caso, il nome di Pietro fu qui confermato dal Signore all’apostolo, in segno di onore a motivo della sua fede e della confessione chiara, franca e risoluta da lui fattane in questa circostanza prima di ogni altro discepolo, cioè “Tu sei il Cristo, l’unigenito Figlio di Dio”.
Questo è il verso che i credenti cattolici hanno più di tutti interpretato erroneamente, fondando su di esso la dottrina del papato.
Le parole di Gesù a Pietro, quindi, vanno intese in questo modo: «Caro Pietro, Dio ti ha dato di conoscermi, e tu per primo, fra i miei discepoli, mi hai confessato come “il Cristo”, il Figlio di Dio; ed io altresì ti dico: “Tu sei Pietro”, e io ti darò il privilegio e l’onore, quando ne sia venuta l’ora, di essere il primo ad adoperare le chiavi della predicazione cristiana per aprir le porte del regno di Dio a migliaia di credenti».
Il privilegio promesso a Pietro, è cosa del tutto personale, non trasmissibile, di natura onorifica e che fa di lui non il capo ed il padrone della Chiesa. Cristo la chiama “la mia Chiesa”, appartenenza a Cristo espressa anche dall’apostolo Paolo, quando dice: “Egli è il capo del corpo, cioè della Chiesa” (Colossesi 1:18).
Il Capo della Chiesa è Cristo, non il papa!
E il Vicario di Cristo è lo Spirito Santo, non il vescovo di Roma!
La Bibbia dice con fermezza che “l’unico mediatore tra Dio e l’uomo è Gesù Cristo”, non il papa, o la “madonna” o alcun “santo cattolico”. Gesù!
@inprimopiano
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