Luoghi di culto presi di mira nonostante la pandemia

Mentre il virus letale in questi mesi si diffondeva, il regime cinese perseguitava comunità e chiese domestiche, distruggendo luoghi di culto e vessando i credenti.

Nonostante la pandemia anche le chiese protestanti continuano a essere prese di mira, e non vengono risparmiate nemmeno le chiese delle Tre Autonomie gestite dallo Stato. I luoghi di culto vengono distrutti e le comunità molestate.

Un fedele di una Chiesa domestica del borgo di Xuzhuang, nell’area metropolitana di Dengfeng, una città nella provincia centrale dell’Henan, ha riferito a Bitter Winter che alcuni funzionari si sono recati nella sede della chiesa per verificare se i requisiti della serrata fossero stati implementati.

Il credente ha aggiunto: «Quando hanno visto alcuni versetti della Bibbia scritti sulla lavagna, ci hanno rimproverato dicendo che “la Cina è la terra del Partito Comunista e non ci è permesso avere credenze religiose”. Mentre dicevano queste cose hanno spaccato tutto e poi se ne sono andati chiudendo a chiave la porta. Sono tornati nel pomeriggio per scattare delle fotografie».

Un impiegato dell’amministrazione della contea di Xinmi nell’Henan ha riferito a Bitter Winter che all’inizio di marzo, le autorità comunali hanno ordinato a ogni borgo e municipalità di svolgere ispezioni porta a porta alla ricerca di distici religiosi. Sono state incaricate di rimuovere immediatamente qualsiasi distico avessero trovato, senza eccezioni, e di cooperare con l’Ufficio per la sicurezza pubblica e altri dipartimenti per scoprire dove erano stati prodotti.

Nonostante la gravità dell’epidemia di coronavirus, l’amministrazione di ogni borgo ha mandato numerosi dipendenti alla ricerca di distici religiosi. In questi mesi, sono stati rimossi i distici di 14 famiglie nel villaggio di Huangzhai nel borgo di Laiji, amministrato da Xinmi.

I distici cristiani sono stati rimossi dai negozi e dalle abitazioni dei residenti.

Il proprietario di un negozio ha detto a Bitter Winter: «I dipendenti dell’amministrazione hanno rimosso i distici dall’ingresso del mio negozio sostenendo che è vietata qualsiasi menzione a “Dio” o al “Signore”. Hanno minacciato di farmi chiudere se avessi nuovamente esposto dei distici cristiani».

Fonte Bitter Winter

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook