Madhya Pradesh, arrestati quattro cristiani pentecostali

Tra i detenuti, anche il pastore Karan. I poliziotti fanno irruzione nella Bethel Church e interrompono le preghiere per l’Avvento. Sajan K George: “Nelle piccole aree remote Gesù è l’unico rifugio”.

Mumbai – La polizia del Madhya Pradesh ha arrestato quattro cristiani pentecostali, tra cui un pastore. Il 10 dicembre scorso [domenica] gli agenti hanno fatto irruzione nella Bethel Church, nel villaggio di Kalibai, distretto di Dewas. Lì erano radunate circa 30 persone, raccolte in preghiera nella seconda domenica di Avvento. I poliziotti hanno fermato il pastore Karan e i fedeli Kiram, Bhikha e Bagwan Singh. Poi li hanno trasportati alla stazione di Khategaon, dove sono tutt’ora detenuti. Ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), denuncia l’illegalità dell’arresto e lamenta: “È solo l’ultimo episodio di intolleranza contro i cristiani”.

Secondo il presidente del Gcic, “i cristiani sono sempre più intimiditi e molestati. Tra di loro c’è una palpabile paura, soprattutto durante questo periodo di Avvento, dove nelle piccole chiese avvengono servizi di preghiera e funzioni in preparazione alla nascita del Nostro Signore Gesù Cristo”. Sajan K George cita anche la legge anticonversione, “strumento di molestie da parte dei gruppi radicali di destra, con cui essi accusano i cristiani di conversioni estorte con la forza e spingono la polizia ad intervenire in maniera tempestiva per arrestarli”.

In Madhya Pradesh è in vigore la famosa legge anticonversione, nel 2013 emendata in senso ancora più restrittivo, che punisce chi tenta di convertire gli indù al cristianesimo. Il Madhya Pradesh Freedom of Religion Act è entrato in vigore nel 1968 e dovrebbe vietare le conversioni ottenute con forza o con soldi. Tuttavia, tale provvedimento viene sfruttato in larga parte per perseguitare i cristiani, producendo false accuse di conversioni forzate, e chi decide di abbracciare religioni diverse dall’induismo.

L’attivista cristiano conclude: “Nelle piccole aree remote dove Gesù è l’unico rifugio per le persone, dove la gente viene e sperimenta il profondo senso di pace e appartenenza alla comunità di fedeli, i gruppi estremisti interrompono i momenti di adorazione. Essi usano la violenza malmenando anche donne e bambini”.

Nirmala Carvalho | Asianews.it

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook