Meluzzi: «Poteri forti usano Fedez come arma di distrazione di massa»

Il caso Fedez-Rai-Primo Maggio non va sopravvalutato o, quantomeno, va inquadrato nel suo reale contesto. Quanto accaduto prima, durante e dopo il concerto di Primo Maggio è soltanto uno specchietto per le allodole, la punta dell’iceberg di una rivoluzione globalista, in cui di spontaneo e di popolare c’è ben poco. In questo scenario, il noto rapper milanese è soltanto una “parte in commedia”, destinata probabilmente a uscire di scena, nel momento in cui non sarà più utile ai poteri forti. Questa, in sintesi l’opinione espressa a Pro Vita & Famiglia da Alessandro Meluzzi. Lo psicoterapeuta è sempre più convinto della natura apocalittica dello scenario attuale, in cui la popolazione è sempre più intontita e ipnotizzata dagli idoli del momento, da non rendersi conto della gravità della situazione.

Professor Meluzzi, qual è la prima impressione che ha ricavato dal caso Fedez-Rai-Primo Maggio?

«Non saprei, ormai, cosa ci sia aggiungere che non sia già stato detto. Questa vicenda è del tutto allineata al pensiero dominante, alla strategia di Amazon e del Nuovo Ordine Mondiale per trasformare questa sconcezza in qualcosa di cui le persone normali dovrebbero discutere: tutto ciò fa parte del gioco».

Perché la politica sempre più tende a servirsi delle star dello spettacolo per veicolare le sue battaglie ideologiche?

«L’attuale classe politica di destra e di sinistra è asservita al Big Pharma, mentre Fedez è un elemento di distrazione di massa. Sono tutti allineati nell’occuparsi di vaccini e pass, ormai le multinazionali del farmaco sono sostituite dagli stati. Fedez fa semplicemente parte della coreografia. I personaggi dello spettacolo vengono utilizzati perché sono perfettamente funzionali ad Amazon, alle multinazionali. Essi vengono creati e distrutti in una sorta di scenografia. Se ci facciamo caso, un altro guitto utilizzato da anni dal potere, come Beppe Grillo, adesso viene messo in ombra, così come, in futuro, verrà messo in ombra Fedez. Sono tutte comparse, teatranti, guitti che il fortissimo potere delle élite evoca e usa per poi buttarli direttamente nella spazzatura una volta che li ha usati. Anche questa è una cosa che va compresa, altrimenti non ci capisce nulla di tutto quello che sta intorno».

Lei è stato militante comunista negli anni ’70, Cosa ne è stato della sinistra che un tempo conduceva le lotte operaie e che oggi ha il suo riferimento in un miliardario come Fedez?

«Di quale sinistra stiamo parlando? Le spoglie di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer si staranno rivoltando nella tomba. Com’è possibile definire Enrico Letta un uomo di sinistra? È un ex democristiano agli ordini delle multinazionali e il suo è il partito delle multinazionali».

Eppure, la gente usa ancora il termine “sinistra” per indicare quello schieramento politico…

«La “gente” è diventata un popolo di zombie, basta vedere come le persone girano con le mascherine, sono tutte come fantasmi. È uno scenario veramente apocalittico, non so se ce ne rendiamo conto. Se non iniziamo a prenderne atto e continuiamo a parlare di destra e sinistra, di Fedez, di Letta e Salvini, è la dimostrazione che anche noi siamo in balia di questa ipnosi».

Fedez ha gridato alla censura, ma, al tempo stesso, fa propaganda a un ddl che, di fatto, la censura la ripristina…

«In realtà la censura è già in atto. Quello che sto dicendo ora a lei, in televisione non potrei mai dirlo, mi arresterebbero! Un sistema di censura più efficiente di quello attuale non si era mai visto».

Quindi il polverone che è venuto fuori sulla querelle Fedez-Raitre, è tutta una farsa?

«È un’arma di distrazione di massa, nel momento in cui si sta attuando la più straordinaria rivoluzione biotecnologica nella storia dell’umanità. Siamo nel pieno di quella biopolitica che Foucault descriveva cinquant’anni fa. Peccato che quelli della mia generazione, che Foucault lo hanno studiato, si ritrovino ora a fare gli sbirri».

Che dire, infine, di Fedez paladino del ddl Zan? Proprio lui, che, fino all’anno scorso, si esibiva in canzoni omofobe…

«Lasciamo perdere l’omofobia… Direi, piuttosto, che c’è un problema di eterofobia. Chiunque oggi vada dicendo che i bambini nascono da un uomo, da una donna, da un padre e da una madre, sarà arrestato. Se c’è un reato di fobia d’opinione è quello che si realizza nei confronti di quelli che parlano di famiglia nella sua vera natura».

https://www.provitaefamiglia.it/blog/meluzzi-poteri-forti-usano-fedez-come-arma-di-distrazione-di-massa

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