Meravigliosa testimonianza di Tiziana Merolla

Mi chiamo Tiziana, sono nata a Napoli 57 anni fa, in una famiglia cattolica non praticante, né zelante, ma molto osservante delle Tradizioni, quindi ho ricevuto tutti i sacramenti di routine che ho onorato fino all’età di 14 anni.

La Religione è sempre stata fondamentale per me e, nonostante la mia giovane età, la vivevo appieno, fino al punto di voler diventare suora. Pochi mesi prima di entrare in convento come prenovizia, mio padre abbracciò la fede Cristiana Evangelica e per la prima volta entrò in casa mia la Parola di Dio. Sì, proprio così, perché fino a quel momento in casa era entrata solo la parola dell’ uomo e la sua religione. Mio padre tornava dal culto con un volto felice e gli occhi arrossati per il gran pianto e sempre piangendo ci parlava di un Gesù completamente diverso da come lo conoscevamo. Dopo meno di un mese anche mia mamma iniziò a frequentare la comunità evangelica ma io avevo mille perplessità, volevo consacrare la mia vita a Gesù prendendo i voti, vivendo in un convento… Poi un giorno mia mamma mi chiese di accompagnarla in chiesa. D’istinto le risposi di sì.

La Domenica mattina andai con lei, entrai in un locale piccolo, spoglio, con un pavimento rotto e una plastica che ricopriva le pareti, non c’era l’altare maggiore, niente statue, candele, fiori, niente… un niente simile a quello che scoprii di avere nel mio cuore. Mi sedetti e iniziai ad osservare tutti, come erano diversi, si conoscevano, si salutavano con un sorriso scambiandosi la Pace e appena si sedevano chinavano il capo per pregare e poi leggevano la Bibbia, la cosa mi piacque molto e il mio atteggiamento iniziava ad essere meno critico e lo divenne sempre di meno quando arrivò il pastore, un uomo alto e grosso (più di 200 kg) che salì sul pulpito, alzò le braccia e gridò a gran voce: “Pace a tutti!!!”. Non so descrivere come quelle semplici parole mi entrarono nell’anima, io sentii quella Pace e iniziai a piangere, un pianto continuo che durò fino a 35 minuti oltre il culto… ancora sento la voce di mia mamma che cercava di farmi smettere e quella dei fratelli che si erano trattenuti per chiudere la chiesa che le dicevano: “Sorella lasciala piangere, non preoccuparti per noi, lei sta vivendo l’esperienza più bella della sua vita”. Sono trascorsi 43 anni da quella mattina e posso dire che quei cari fratelli avevano ragione, non dimenticherò mai quel giorno, fu il giorno in cui incontrai Gesù e Lui cambiò la mia vita. Ho vissuto momenti bellissimi ma non sono mancate le tempeste, ho sofferto per lutti, malattie, ansie, attacchi di panico, ho scoperto di avere un tumore al polmone destro di 4mm (dal quale Dio mi ha guarita) ma ho anche scoperto che non sono stata mai sola, Dio mi ha sempre sostenuta col suo amore.

Oggi sono una donna felice, ho un marito cristiano, un figlio di 27 anni che ha accettato Gesù quando ne aveva solo 15 e insieme serviamo il Signore. Oggi posso solo ringraziare Dio per come mi ha salvata dall’idolatria e dalla religiosità nelle quali credevo di trovare la salvezza, che viene solo da Gesù, credevo che con le opere meritorie, le rinunce e le penitenze mi avrebbero fatto guadagnare la vita eterna, sottovalutando così il sacrificio della croce. Gesù aveva pagato il mio riscatto e io non dovevo fare altro che accettarLo, nessuna opera umana sarà sufficiente a farci meritare la salvezza, solo Gesù e a Lui solo darò la gloria e il mio ringraziamento.

Tiziana Merolla 

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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