METTERE DIO AL PRIMO POSTO NELLA PROPRIA CASA

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famiglijkjmikadi Rex Humbard –  “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne”. Genesi 2:24  –  Così come madre aquila protegge i suoi piccini e allo stesso modo li guarda mentre sviluppano l’abilità dell’avere cura di loro stessi, così ogni membro di una casa cristiana dovrebbe proteggere ed incoraggiare gli altri della sua stessa casa.

Il matrimonio è bellissimo! E’ l’unione di un uomo e una donna, essi si compiacciono nella compagnia reciproca e con i voti fattisi pubblicamente testimoniano davanti a Dio e al mondo che vogliono stare insieme per tutta la vita. Non desiderano più andare per strade separate, ma sono interessati alla chiamata comune di stabilire la loro propria casa. La parola di Dio ha molto da dire circa le responsabilità dell’uomo e della donna dopo che essi hanno “fatto il voto”. E vorrei focalizzare la vostra attenzione sull’importanza di adempiere queste responsabilità col mettere Dio al primo posto in casa.

Una casa che nega Dio non è una vera casa. Potrebbe avere l’apparenza esteriore di una casa, ma non è una vera casa se non ha Dio come suo centro. Non importa se tu sei un comune lavoratore o il presidentedi un’enorme industria: se tu non conosci Dio e non lo metti al primo posto nella tua vita e nella tua casa, la tua vita sarà un totale fallimento e la tua casa una casa infelice.

La famiglia è stata istituita da Dio e non dall’uomo. La casa deve essere un luogo di pace e tranquillità, chiusa ai rumori esterni del mondo. Dio nella sua infinita sapienza sapeva che ogni membro della famiglia aveva bisogno di un luogo di rifugio dove ristorare il suo corpo e sentirsi contento, con la consapevolezza di essere amato dagli altri membri. La casa doveva essere il fondamento per l’istruzione della parola di Dio, un posto dove i bambini avrebbero imparato “il timore e l’ammonizione del Signore”.

Ma quante case riflettono l’intenzione di Dio? Tu devi chiederti: “Sto io vivendo nel modo come dovrei?” “Vorrei seriamente che i miei figli camminassero nelle mie orme? Ho insegnato al mio bambino la via che dovrebbe prendere così che quando sarà adulto non se ne dipartirà?” Non dimenticare: i bambini imparano osservando i loro genitori.

Un bambino di sei anni e suo padre correvano in macchina sull’autostrada quando furono fermati da una macchina della polizia. Il padre disse: “Guardi, vado di fretta, qui ci sono cinque dollari per dimenticare l’accaduto”. Il poliziotto mise i soldi nel portafoglio e disse a sé stesso: “Una bustarella va bene, tutti lo fanno”. Quando il bambino ebbe otto anni stava ascoltando suo zio mentre raccontava agli adulti durante la cena, come aveva defraudato un po’ sulle tasse. “Tutti lo fanno” disse lo zio.

A sedici anni il ragazzo trovò lavoro in un supermercato e udì il suo capo dire: “Metti queste mele marce sul fondo del cesto. Va bene tutti lo fanno”.

Quando ebbe diciannove anni ed entrò nell’università; il suo compagno di stanza gli offrì in vendita i risultati di un esame importante. “Sicuro, perché no? tutti lo fanno” disse il ragazzo. Ma egli fu scoperto ed espulso dal college. A casa suo padre era furioso: “Come hai potuto farmi questo?” gridò. Se c’è una cosa che gli adulti non sopportano è vedere i loro figli imbrogliare. Ma papà e mamma, io vi dico che se loro vi vedono chiudere un occhio sulla legge, i vostri figli faranno lo stesso. Se tu giuri su una bugia, loro giureranno e mentiranno. E’ tempo per i genitori di smettere di pretendere dai loro figli qualcosa che loro stessi non praticano. In questo tempo il mondo soffre perché il concetto di casa è decaduto. E’ difficile trovare una nazione, una città o una comunità dove il crimine non abbondi in ogni luogo.

Molti cercano di analizzare il problema. Gli psichiatri, i sociologi, gli economisti e i politici; sono tutti alla ricerca delle risposte. Mi ricorda una vignetta che lessi una volta in un giornale. Raffigurava un meccanico alle prese con una macchina. Parti della macchina erano sparse su tutto il pavimento del garage mentre il suo amico nella macchina gridava: “Ehi, ho trovato il guasto. E’ senza benzina!”

Questa è una figura d’oggi. La maggioranza delle persone corrono in giro, cercando di scoprire il problema. Io so quale è il problema: siamo senza Dio! Dobbiamo riportare Dio nelle case se vogliamo vincere in questi tempi travagliati. Il luogo per insegnare il rispetto e l’ubbidienza alle autorità non è nel penitenziario, ma nel box dove giocano i nostri bambini. Il tempo per la salvezza non si trova dopo l’avere scoperto che il salario del peccato è la morte, ma prima. Nel 1855 gli Stati Uniti furono riconosciuti come una delle nazioni più sottomesse alle leggi del mondo. Cento anni dopo era la nazione più criminale sulla faccia della terra. Tutti si domandano: “Cos’è andato male?” Ritorna indietro col problema e troverai una caduta morale nelle famiglie e nelle case.

E’ tempo per noi di ristabilire la fede e i principi di Dio nelle nostre vite e nelle nostre case. Se si fallisce in casa, la fondazione intera del paese cadrà e si frantumerà. Dobbiamo fare delle nostre case luoghi dove il padre è padre, dove la madre è madre e i figli sono i figli che devono essere; rimanendo alla presenza di Dio e temendo i Suoi comandamenti. Allora la benedizione di Dio resterà su di loro. Un altare familiare o un tempo devozionale con la famiglia riunita dovrebbe essere una parte della vita cristiana come lo è il mangiare nella vita di ogni giorno.

Imparare dalla parola di Dio è necessario per l’intera famiglia. E i genitori sono esortati ad insegnare la parola ai bambini e ad essere degli esempi: “Le inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando sei seduto in casa tua, quando cammini per strada, quando sei coricato e quando ti alzi” Deuteronomio 6:7 .

Un pastore, in occasioni di visite pastorali, si recò in visita a casa di un agricoltore appartenente alla sua chiesa. Trovò la moglie dell’agricoltore indaffarata in cucina lavando la scrematrice. Il lavello era pieno delle parti d’acciaio e il ministro, conoscendo la vita di un agricoltore, insistette che essa continuasse col suo lavoro mentre discutevano sulle faccende della chiesa. Ad un certo punto, il suo bambino venne nella stanza con una rivista in mano: “Mamma” le chiese corte semente, “Cosa significa questa figura?” La madre lasciati da parte i pezzi della scrematrice lavò le mani, le asciugò e si sedette al tavolo con suo figlio. Pazientemente rispose a tutte le sue domande. Finalmente soddisfatto il bambino lasciò la stanza, felice”. “Ora comprendo perché i tuoi bambini sono così educati e ti amano tanto” commentò il pastore. La moglie dell’agricoltore ritornata al lavello replicò: “Suppongo che laverò ancora questa scrematrice, ma mai più mio figlio mi chiederà quella particolare domanda”.

E’ tempo di riesaminare i nostri valori. Cos’ha più valore nel mondo dopo l’avere Dio nella tua vita e nella tua famiglia? E‘ la famiglia che Dio ti ha affidato più importante della scrematrice? Più importante che essere presidente di una compagnia? Più importante dei soldi in banca? Amore e interesse genuino pagano incalcolabili dividendi a tutti i membri di una famiglia. Le Scritture in Ro. 12:10 “Amatevi teneramente gli uni gli altri ” . Non chiedere tutto per te stesso, ma onoratevi gli uni gli altri e procurate la felicità altrui. Funziona in due modi; non puoi emanare profumo verso qualcuno se prima non ne hai messo un po’ su di te. Questo è importante sia tra moglie e marito che tra genitori e figli.

A volte il marito toma a casa così preso dal lavoro che difficilmente dà un po’ del suo tempo alla moglie. Le mogli ugualmente possono risultare così impegnate nel tenere la casa immacolata che quando i loro mariti tornano a casa l’unica cosa che dicono è: “Togliti le scarpe prima di entrare in soggiorno. Ho appena finito di pulire la moquette”.

Non mormorate l’uno contro l’altro. Se tuo marito vuole giocare a tennis e tu invece no, lascialo andare e digli di tornare presto a casa. Sorridi quando lo dici ed egli tornerà in anticipo. Mariti, se le vostre mogli vogliono fare compere e voi invece no, lasciatele andare senza lamentarvi su quanto tempo prenderanno. Dovrebbe esserci rispetto reciproco tra marito e moglie.

Non fate troppi debiti. Molti hanno difficoltà nelle loro case perché sono come ragazzini che decidono di avere una bella casa, la macchina più potente e il guardaroba firmato. Dopo un po’ prendono la matita e scoprono che la somma da pagare ha totalizzato tre volte il salario! Tu puoi comprare la via diretta verso i guai, come questi tipi e ciò ricadrà sulla tua casa. Una casa che non ha unità è una casa che ha bisogno di ritornare a Dio. La Bibbia ci ammonisce in Mr. 3:25 “Se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non può durare ” in Efesi 5:25 dice: “Mariti amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei ” ed in Tito 2:4 “Per insegnare alle giovani ad amare i loro mariti, ad amare i loro figli”.

Molte case oggi sono in tumulto, sull’orlo del collasso. Padri contro le madri, figli contro i genitori, litigando e bisticciando in ogni luogo. L’unica risposta è per ogni membro, il pentimento. E’ tempo per i padri e per le madri, ragazzi e ragazze di stare davanti a Dio e dire: “Signore ho peccato e fallito, voglio rinascere nel tuo regno e servirti per il resto della mia vita”. Beltshatsar vide lo scritto della mano sul muro e udì Daniele interpretare il messaggio di Dio: “Tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante’’. Se c’è qualche messaggio oggi che dovrebbe essere scritto attraverso gli Stati Uniti e in Europa e in tutto il mondo, è che le nostre case hanno peccato. Hanno fallito, sono state pesate sulle bilance e trovate mancanti. Se Dio parla al tuo cuore, pentiti ora. Comincia oggi a stabilire i principi cristiani che dovrebbero essere in casa tua. Non è mai troppo tardi per cambiare, per essere quel padre, quella madre, figlio o figlia che Dio vuole tu sia. Metti Dio al primo posto e Lui benedirà la tua casa.

Fonte: http://www.chiesadiroma.it/

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