Mi ha messo una felicità nel cuore che non si può spiegare…

sinal-divino-no-ceuMi chiamo Donatello ho 17 anni e sono molto felice di raccontare la mia testimonianza. Spero che il Signore possa toccare i cuori di chi legge come ha fatto con me.

Sono un ragazzo che grazie a Dio non ha mai fatto esperienze particolari nel mondo. Sono nato in una famiglia dove già si serviva Dio come parte attiva della nostra vita, però nonostante i miei genitori fossero cosi attaccati a Dio io non sentivo affatto ciò che loro sentivano: avvertivo, invece, un profondo vuoto nel cuore…. Mi sforzavo di riempirlo con le amicizie e i divertimenti, con i videogiochi. Andavo comunque in chiesa e seguivo ciò che Dio diceva per mezzo dei suoi servi predicatori ma non sentivo niente dentro. Frequentavo anche il campeggio evangelico con i miei amici di chiesa e lì accadeva qualcosa di diverso: Dio mi parlava e mi esortava ad aggrapparmi a Lui però mi rifiutavo sempre di farlo perché vedevo il tutto come una macchinazione religiosa. Finché un giorno, in un campeggio, Dio mi parlò durante un culto e al momento della preghiera, il pastore fece un appello: mi alzai e mi avvicinai al pastore per  pregare e, mentre ero lì, avanti, con gli occhi chiusi, dissi: << Signore salvami e perdona i miei peccati>>. Il Signore quella sera mi liberò da tutto,  mi diede una felicità, una pace che non si può spiegare. Tuttavia non ero ancora sicuro di ciò che stavo facendo, ero condizionato troppo da ciò che mi circondava e credevo anche di essere troppo lontano da Dio: ricercavo quella  “salvezza” che i pastori predicavano e che i miei genitori avevano già sperimentato. Sono sempre stato un ragazzo facilmente condizionabile, mi fidavo troppo degli altri e davo “l’anima” a chiunque fosse mio amico, ma soprattutto ero troppo insicuro, non credevo in me stesso.
Dopo quell’esperienza al campeggio continuai a servire il Signore per ricercare la salvezza: Dio non rispondeva. Andavo in chiesa, alla scuola domenicale come avevo sempre fatto però questa volta andavo con la voglia di fare la volontà di Dio e la gente lo vedeva, ma avevo la falsa convinzione che la salvezza  ti rendesse perfetto da subito, un santo.

All’inizio cercavo Dio con decisione, ne facevo l’unica ragione di vita, cercavo quella felicità che vedevo nelle persone che conoscevo già salvate; fu un periodo bellissimo della mia vita perché servivo Dio e Lui mi benediceva. In quel periodo frequentavo amici evangelici: loro avevano già sperimentato Dio nella loro vita e io notavo un gran cambiamento; erano per me un punto di riferimento e Dio si usava di loro per parlarmi e trasmettermi qualcosa di mai visto. Cercavo il Signore e lui mi benediceva fino a quando tutto finì…… Alcune scelte sbagliate mi fecero allontanare da questi e in quel momento mi crollò il mondo addosso . Mi allontanai da Dio. La mia vita prese una brutta piega e abbandonai l’idea di servire Dio definitivamente. Avevo 16 anni quando questo accadde e iniziai a voler fare le mie esperienza nel mondo: mi innamorai e la mia vita prese una nuova direzione. Inizialmente ero apparentemente felice perché avevo amici, ero innamorato e con lei andava tutto bene. Pensavo di avere tutto ciò che avevo sognato, non mi serviva nient’altro. Però mi resi conto ben presto che questo era l’errore più grande che potessi fare. L’amore che provavo non era corrisposto come io volevo e fu molto difficile andare avanti. Ero depresso e mi chiedevo quale fosse lo scopo della mia vita. Andavo ai culti ma li seguivo come una abitudine, per far piacere ai miei genitori. In questo periodo ebbi anche un radicale cambiamento di carattere: non ero più il Donatello che si fida della gente ma il Donatello ribelle contro i suoi genitori e non mi fidavo più di nessuno forse neanche più di me stesso… Successivamente iniziai con alcuni giovani evangelici a frequentare una carissima sorella che ci parlava di Dio e ci spronava a fare una esperienza seria con Lui. Alternavo momenti di felicità e momenti di depressione, era bruttissimo!!!!
Nonostante tutto questo, grazie a quella sorella stavo iniziando a riavvicinarmi a Dio. Tutto continuava finché ci fu una settimana in cui nella mia chiesa c’erano i culti tutte le sere. Una sera in particolare il Signore mi parlò tramite un pastore che disse sul pulpito una frase molto forte: << Il diavolo ti vuole scoraggiare dicendo che sei niente per Dio, non servi a niente nella vita ed è inutile che continui a cercare la felicità. Dio invece ti ama e sei la cosa più importante per Lui: sei suo figlio e vuole vederti felice>>. Nella mia testa dicevo: << Dio mi ama? Ha mandato suo figlio Gesù Cristo a morire sulla croce per me,per salvarmi e io che faccio dico che sono inutile? >>. Quella sera ci fu un appello. Andai avanti e pregai con tutto il cuore e chiesi: << Gesù se tu mi liberi dal problema della depressione e mi rendi felice io ti donerò tutta la vita >>.

Dio non si fece attendere. Due giorni dopo, un martedì ci ritrovammo a parlare con un mio amico della mia depressione e del problema che avevo con la persona di cui mi ero innamorato e giungemmo alla conclusione che solo Dio ti può dare tutte le soddisfazioni nella vita, solo Dio ti può dare la vera felicità. Da quella sera Dio mi salvò mi liberò da tutto, mi mise una felicità nel cuore che non si può spiegare: ero talmente felice che non riuscivo a togliermi il sorriso dalla faccia. Finalmente ho trovato la felicità, ho trovato tutto ciò che cercavo. Dio mi ha salvato per grazia, perché mi ama. Caro amico questa gioia la può donare anche a te, solo se tu dai tutto il tuo cuore a Lui.

da: http://www.evangelicimatera.it/

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