Missionari portano il Vangelo nelle regioni più fredde del mondo

RUSSIA – I missionari stanno portando il Vangelo nelle città “a basse temperature” della Russia settentrionale, concentrando l’attenzione sugli abitanti che non conoscono Gesù Cristo affinché lo possano accettare come loro Signore e personale Salvatore.

Le basse temperature della regione russa della Yakutia, con una temperatura media di 42 gradi sotto lo zero, non sono state un impedimento per i missionari dell’Associazione slava evangelica (SGA) che hanno svolto il loro lavoro evangelistico fornendo supporto alle chiese locali.

Il team di missione, guidato da Eric Mock, si è recentemente recato nella città di Yakutsk , capi-tale della regione russa di Yakutia, e ha condiviso questa “fredda” esperienza di evangelizzazione sostenendo sotto la neve, le chiese con alcune donazioni.

Con temperature così basse, anche fare la spesa per il cibo può essere difficile e mantenere il caldo è essenziale. Pensando a ciò, la SGA ha equipaggiato i membri della chiesa in diversi paesi a bassa temperatura, con la distribuzione di abbigliamento invernale, carburante, stufe e cibo.

Un altro paese che partecipa alla campagna “Winter Heat” di SGA è l’Ucraina. La regione del Donbass nella parte orientale del paese è ancora un’area instabile in cui il conflitto tra Russia e Ucraina continua ancora silenzioso.

“Ci sono persone che rimangono in quella regione catturate nel fuoco incrociato, vivendo in case dove anche le finestre sono state fatte saltare. E la gente del luogo ha coperto le finestre con materiali di fortuna, cercando di scaldarsi. Con l’inizio del freddo c’è molta paura, soprattutto per anziani e i bambini piccoli. Mantenerli al caldo è molto difficile”, ha dichiarato Eric Mock a MNN Online.

Mock rileva che l’obiettivo principale del progetto “Calore d’inverno” non è solo quello di soddisfare bisogni tangibili, ma di vedere intere vite cambiate mentre le persone scoprono la gioia in Cristo.

“Se fosse solo per le coperte e le stufe, davvero non dovremmo percorrere tanti chilometri per essere parte di essa, perché io davvero non so ripristinare la loro vita. Ma il Vangelo è fondamentale. Pertanto, il ministero della compassione diventa l’azione che svolgiamo e la costruzione di ponti, che permettono al Vangelo di essere trasmesso in modo da trasformare le loro vite”.

Notiziecristiane.com

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