Mondo: Povertà estrema dilagante

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persecutionDati incredibili e drammatici emergono dai sempre più  frequenti reportage che arrivano attraverso i media in tutto il mondo. In pochissimo tempo decine di milioni di persone nel mondo sono state sbattute contro il muro della fame nera.

Abbiamo sempre saputo dalla Parola di Dio che sarebbero arrivati tempi di fame come preludio della comparsa dell’Anticristo, ma adesso che li stiamo cominciando a vivere assumono davvero un gusto diverso.

LE fonti statistiche ufficiose e ufficiali concordano sommariamente che nel mondo il 13% della popolazione detiene il 98% della ricchezza di tutto il globo.

Questo significa, facendo due conti alla mano, che circa il 79% della popolazione è messo ala stregua e alla fame. Notizia terribile e che esaspera chiunque e soprattutto incoraggia l’emersione delle differenze religiose e culturali.

Mi spiego meglio: Fino a quando uno sta bene e non soffre di particolari disagi, è incoraggiato a mantenere il proprio stato e dunque a cercare di sopprimere, a meno di eccezioni la lotta per i propri ideali in quanto questa lotta potrebbe pregiudicare la propria posizione sociale. Ma, con l’avvento della crisi, e di persone che in maniera sempre più aperta non hanno più nulla da perdere, cominciano ad emergere pulsioni primitive e quindi a venire fuori aspri conflitti e lotte che tendono a far prevalere il cosiddetto istinto di prevaricazione e sopravvivenza su tutto il resto, sulle regole, sulla pace e sull’armonia.

In questo senso leggiamo le efferate azioni di terroristi che usano perfino bimbi a 10 anni senza scrupoli: è una guerra santa. Ma quei bimbi partecipano non avendo piu genitori probabilmente a proteggerli.

Anche in Italia la situazione non è migliore. Il nervosismo fra la gente è ormai dilagante. Chiunque tende a mantenere la propria posizione e vengono meno solidarietà e fratellanza. Perfino il governo italiano, preso a non crollare e a mantenere il proprio stato molto biecamente continua a credere che tutto sia possibile fare. MA un monito si alza ormai da più parti: la gente è al collasso e causa forza maggiore, non può più pagare per i biechi errori e per la grande ingordigia di chi ci comanda. Quindi a questo punto, qualsiasi azione volta a recupero di ulteriori tasse sarà soltanto un fallimento. LA gente non segue più. Quei pochi che ancora resistono non possono coprire tutto e tutti: questo è il principio dei dolori. Fino a che non arriverà quel benefattore dell’Anticristo a risolvere i problemi economici della gente. …

Fratello Gabriele

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