Muos acceso, siciliani cavie degli USA

foto-3-820x755Oggi va in scena l’ennesimo atto di alto tradimento perpetrato dai rappresentanti politici italiani nei confronti dei cittadini. C’è poco da girarci attorno, gli “scarsi” uomini e donne eletti dai cittadini a rappresentarli nei tavoli istituzionali hanno perpetrato un danno incalcolabile. L’ex governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, l’ex Ministro Ignazio La Russa, l’ex assessore regionale originaria proprio di Niscemi Rossana Interlandi. Tutti responsabili in concorso di quella che oggi è una vicenda che si arricchisce di un capitolo ancora più agghiacciante. Hanno svenduto la nostra salute agli americani. Punto e basta. Niente buonismi o giri di parole. E non si torna indietro. Ci stiamo provando in mille modi a fermare questo scempio, in Regione Siciliana, alla Camera dei Deputati, in Senato della Repubblica ed in Parlamento Europeo. Quando viene concesso qualcosa agli americani, difficilmente potrà essere reso. Eppure la colpa è nostra, è nostra per aver demandato a persone come queste la nostra salute.

Dal 9 marzo 2016 e sino a venerdì 11 marzo, le antenne di contrada Ulmo del Muos di Niscemi sono state accese alla massima potenza, prove tecniche di trasmissione utili a stabilire se le radiazioni fanno male. I cittadini da oggi sono ufficialmente delle cavie umane. Un atto di una gravità assoluta. Un chiaro e pericoloso esempio del danno che possono fare gli uomini sbagliati in politica. Ma cosa sta avvenendo in queste ore a Niscemi? È stata programmata per questi giorni infatti l’accensione dell’impianto satellitare a seguito della decisione del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo che intende verificare sul campo la reale pericolosità delle emissioni elettromagnetiche della struttura. Con ordinanza del 26 febbraio scorso i giudici hanno disposto il completamento dell’attività di controllo, che avverrà attraverso la misurazione delle emissioni prodotte delle parabole e delle antenne. Per questo motivo a partire da domani gli impianti verranno messi in esercizio limitatamente al prelievo delle misurazioni. Ovviamente il Movimento cinque stelle ha immediatamente contattato la prefettura di Caltanissetta affinché sospenda le operazioni “in assenza delle indispensabili condizioni di sicurezza che garantiscano l’incolumità della popolazione”: i cittadini non sono topi da laboratorio.

L’obiettivo sarebbe quello di compiere le operazioni di ‘verificazione’ del campo elettromagnetico. Applicando la normativa tecnica di settore, dovrà essere misurato il campo elettromagnetico prodotto secondo il principio del “caso peggiore”, quindi nelle più gravose condizioni d’esercizio con tutte le antenne in funzione alla massima potenza. In queste ore gli attivisti No Muos, le Mamme No Muos e decine di cittadini stanno cercando di far sentire ancora la voce della comunità proprio dinanzi alla sventurata base americana. Ancora una volta intanto stiamo cercando di mettere delle pezze al danno incalcolabile creato proprio dai rappresentanti dei cittadini del passato. La questione Muos ha ovviamente delle declinazioni che non riguardano solo la salute dei cittadini, tra queste anche il fatto che trattasi di un obiettivo “sensibile” che espone il nostro territorio a pericoli di natura militare. Proprio un bel regalo. Se gli americani tengono tanto a queste antenne, se le facessero davanti la Casa Bianca.

Ignaziocorrao.it/

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