Natura: Scoperto l’olinguito, prima nuova specie di carnivoro americano in 35 anni

olinguito2_h_partbI suoi resti erano nei musei da circa un secolo ma era stato confuso con un’altra specie. Originario dal sudamerica, lungo 35 cm, pesa quasi un chilo Scoperto l’olinguito, prima nuova specie di carnivoro americano in 35 anni I suoi resti erano nei musei da circa un secolo ma era stato confuso con un’altra specie.È come il caso di quella persona che va all’anagrafe e si trova con il nome di un altro. Solo che questa volta la «carta d’identità fasulla» è durata per circa un secolo e lui, il povero olinguito, si è trovato sino al giorno di Ferragosto 2013 a essere classificato da un’altra parte nell’albero della vita. Ci sono voluti i ricercatori del Museo di storia naturale di Washington, guidati da Kristofer Helgen di Smithsonian Institution, che hanno pubblicato lo studio sulla rivista specializzata Zookeys a restituire all’olinguito la dignità di specie e a farlo diventare l’ultimo membro della famiglia dei Procyonidae, quella che annovera gli orsetti lavatori. E a diventare il primo carnivoro da 35 anni «scoperto» sul continente americano. Olinguito, il nuovo carnivoro americano

DAL SUDAMERICA – L’olinguito, originario delle Ande, è un animaletto lungo 35 centimetri, di circa 900 grammi di peso, con una testa che lo fa assomigliare a un orso di peluche con grandi occhi e un corpo simile a un gattone con il pelo folto bruno-rossiccio. Vive nelle foreste tropicali di Ecuador e Colombia, dove le popolazioni locali lo chiamano neblina, che in spagnolo significa foschia, perché lo si intravvede a fatica nella foschia che avvolge perennemente gli alberi delle foreste di montagna tra i 1.600 e i 3 mila metri d’altezza. E da cui deriva il suo nuovo nome scientifico: Bassaricyon neblina.

CONFUSO CON IL CUGINO – L’olinguito, che finora era stata confuso con il suo cugino più grande, l’olingo, mangia un po’ di tutto, ma soprattutto frutta, è attivo di notte e si riproduce facendo nascere un solo piccolo per volta. I suoi resti si trovavano al museo di Washington da un secolo, ma solo ora uno studio più accurato ha permesso di classificarlo nel modo giusto, facendolo diventare la prima nuova specie di carnivoro americana da 35 anni a questa parte. Lo studio è durato ben dieci anni, in cui gli scienziati hanno analizzato il 95% dei resti di olingo conservati nei musei di tutto il mondo e quelli negli zoo, controllando il loro Dna. Solo allora si sono convinti – verificando inoltre che i denti e il cranio erano più piccoli, e che la pelliccia era più densa con peli più lunghi – che una parte dei resti doveva appartenere a un’altra specie, che è stata battezzata olinguito.

SEGRETI – «La scoperta dell’olinguito dimostra che il mondo non è ancora completamente esplorato e contiene ancora dei segreti», ha commentato Kristofer Helgen. «Se animali importanti come i carnivori possono essere ancora scoperti, quali altre sorprese ci attendono? Descrivere e classificare le specie è la prima tappa per comprendere tutta la ricchezza e la diversità della vita sul nostro pianeta». Tutti gli olinguito del mondo ringraziano per il loro ritrovato status. E sperano però che ora li si lasci in pace, visto che il 42% del loro habitat è già stato distrutto per fare spazio a zone coltivate e aree urbane.

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