Nella palude dello scoraggiamento

Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Com’è scritto: “Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello”. Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.

Questo era il grido di trionfo dell’apostolo Paolo ed è il grido che ogni credente può emettere se riporta vittoria sullo scoraggiamento. Purtroppo, tutti possiamo scoraggiarci, ma dobbiamo ricordare che lo scoraggiamento è un’arma di Satana per atterrarci e privarci della nostra gioia ma, come figli di Dio, abbiamo la piena facoltà di essere vittoriosi su ogni forma di scoraggiamento. Si racconta che una signora aveva un piccolo uccellino chiuso in gabbia che cantava tutto il giorno. Quel piccolo uccellino era felice e portava gioia con il suo canto in quella famiglia. Un giorno la signora stava pulendo la casa e pensò di farne un favore all’uccellino pulendogli il fondo della gabbia con l’aspirapolvere che stava usando per la casa.

In un momento di distrazione, avvicinò troppo il tubo verso l’uccellino e questo fu risucchiato nel sacco dell’aspirapolvere. La donna, freneticamente, spense l’aspirapolvere e aprì il sacco dove finiva la polvere. Mise le mani dentro e cominciò a scavare nell’immondizia fino a quando riuscì a trovare il piccolo uccellino. Lo prese, pulì dolcemente la sua bocca, i suoi occhi, spazzolò delicatamente le piume, ma quel piccolo uccellino non cantò più. Quell’uccellino perse per sempre il suo canto. C’è qualcuno che ha perso il suo canto? C’è qualcuno che è stato risucchiato dal diavolo nella polvere? C’è qualcuno che si trova nel sacco dell’aspirapolvere? Sicuramente, uno degli impegni del nemico delle anime nostre è quello di toglierci la gioia, di risucchiarci nella polvere, facendo di tutto per scoraggiarci.

Dobbiamo tener presente che noi serviamo un Dio che è più forte del diavolo. Se ti trovi nella polvere dello scoraggiamento, allora sappi che il Signore vuole tirarti fuori, dovrai pulire i tuoi occhi, la bocca, dovrai scuotere la polvere e dovrai avere fiducia nel Signore, perché Egli ti darà un nuovo canto. Non permettere che il diavolo ti privi del canto. Quel piccolo uccellino non cantò più, perché era rimasto scioccato da quello che gli era accaduto. Molti sono come quest’uccellino: rimangono scioccati per quel che accade loro e anche se escono fuori dalla polvere, non hanno più la loro gioia, né il loro canto. Il Signore vuole restituirti il tuo canto, vuol darti un cantico di gioia e allegrezza. Se sei stato risucchiato nella polvere, se ti trovi ancora nella polvere, il Signore ti vuole tirare fuori. Pulisci la tua bocca, asciuga i tuoi occhi, la polvere, prendi coraggio e ricomincia a cantare. Davide si era trovato in mezzo alla polvere dello scoraggiamento, ma disse:

“Ho pazientemente aspettato il SIGNORE, ed egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido. Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal pantano fangoso; ha fatto posare i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi” (Salmo 40:1-2).

Se il Signore sentì Davide, sentirà anche te. Non rassegnarti allo scoraggiamento e aspetta pazientemente l’opera del Signore nella tua vita.

Angelo Gargano

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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